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Published On: Mar, Ott 4th, 2016

Giornata mondiale degli animali | Diamo Voce a chi non ha Voce

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Oggi, 4 ottobre,  San Francesco, è la giornata mondiale degli animali.

Naturalmente le prime pagine del web parlano di questa giornata, ci sono migliaia di iniziative in tutta Italia e nel mondo, l’obiettivo è di sensibilizzare sullo stato degli animali ed eventualmente donare o aiutare le associazioni  che da anni sono in prima linea nella difesa degli animali.

Diamo voce a chi non ha voce, perché gli animali, e in genere sempre i più deboli, non hanno la voce per far vedere al mondo le sofferenze, lo sfruttamento, i maltrattamenti che spesso subiscono. Non sto parlando solo di cani e gatti.  Con tutto il rispetto scrivo “solo”, perché amo i cani e amo i gatti, ma trovo allarmante la definizione che divide gli animali d’affezione da quelli di allevamento. Non sono forse tutti animali? (come noi siamo tutti umani, indipendentemente da razza, religione o orientamento sessuale. E per essere più precisi, siamo in primis tutti animali) 

Tutti gli animali sono uguali, dal mio punto di vista, un cane, una mucca, un maialino, una tortora, o un coniglio. Tutti gli animali hanno gli occhi per vedere, un cuore per provare emozioni, la sensibilità di essere felici o tristi,  e anche il dolore, si, un cuore per provare anche il dolore e  la pelle per sentirlo, il dolore.

Diamo voce a chi non ha voce, perché i dati sono allarmanti e ci si deve rendere conto che gli animali uccisi ogni anno  nei macelli per la nostra alimentazione, per i nostri vestiti sono 70.000.000.000.

70 miliardi.

Questo è il numero di animali che ogni anno perde la vita nei macelli di tutto il mondo. Una cifra inimmaginabile, composta però da individui unici, ognuno con le sue peculiarità e la sua voglia di vivere. Animali che non sono meno intelligenti o meno degni di diritti rispetto a quelli che chiamiamo “da compagnia”” scrive l’associazione “Essere Animali

La voglia di vivere, sì, perché questi animali vogliono vivere, non si svegliano al mattino e dicono “che bello oggi andiamo tutti al macello”, e quando sono li, vivono un’esperienza terrificante, ma provate ad immaginare ad essere voi, a essere caricati su un camion, e ad essere costretti in una fila angusta e stretta, a provare paura, terrore, panico, a sentire l’odore e la vista  del sangue del vostro amico che è appena stato ucciso, il sentire le sue urla.

Ecco, forse dovremmo solo consapevolizzarci sulla sofferenza, sul comprendere che la fettina di prosciutto che troviamo al banco del supermercato è in realtà un pezzo di cadavere di un animale, morto ammazzato, spesso dopo una breve vita colma di sofferenza in degli orribili allevamenti intensivi.

Oggi leggo anche un articolo su LaStampa.it dove  la LAV (lega italiana antivivisezione) ha dichiarato che sono oltre 900.ooo gli animali uccisi ogni anno per la sperimentazione.

Questi animali che sono lì rinchiusi in un allevamento o in una gabbia da “sperimentazione”, non hanno voce.

Non possono raccontarci le loro sofferenze, e nemmeno la piccola associazione che tenta di schermata-2016-10-04-alle-10-04-38 difenderli, ha voce, perché schiacciata dalle grandi major che dicono che la carne fa bene, che la sperimentazione è essenziale per confermare la validità di un farmaco, e dalla pubblicità, che ci racconta ogni giorno in modo convincente che ci sono mucche felici che pascolano, che il latte è cosa buona e giusta, che quasi vien da credere che le mucche da latte esistano davvero e che siano li solo per produrre latte per il genere umano.

Queste grandi voci sono amplificate, diffuse, hanno i soldi e i mezzi e la potenza per fare in modo che la loro voce diventi per tutti la verità senza il beneficio del dubbio.  Queste Grandi Voci tolgono definitamente la voce a chi non ha voce.

Infatti proprio qualche giorno fa è uscito un interessante articolo su Il fatto Quotidiano dal titolo: La carne fa bene? Si, quando la ricerca è finanziata da chi la produce“, dove viene messo alla luce il dato di fatto che moltissimi studi “pro consumo di carne rossa” sono stati finanziati proprio da coloro che sono ai vertici della commercializzazione della carne rossa stessa. Perché ci piace vincere facile. Ma che “valore” può avere uno studio del genere?

Queste Grandi Voci hanno sempre anche grandi portafogli per finanziare le loro campagne.

Tutto ciò che rappresenta l’alternativa a qualcosa che non è “Scienza Ufficiale” non ha grandi portafogli per fare sentire la propria voce. Nè tantomeno le associazioni che ogni giorno cercano di portare la luce le peggio nefandezze che succedono a 70 miliardi di animali che poi vengono uccisi per una causa “buona e giusta”. Nè tantomeno i 70 miliardi di animali+ 900 mila che vengono ogni anno uccisi.

Tocca ad ognuno di noi dare voce a chi voce non ne ha.

Come possiamo fare?

Oggi in Italia i dati di chi si converte ad un alimentazione completamente vegetale sono molto confortanti. Entro fine anno posso dire che saremo almeno un milione e mezzo di vegani“, spiega Renata Balducci, presidente di Assovegan (Associazione Vegani Italiani).  “Il Mondo Vegan sta prendendo il volo, grazie anche a tutto quello che le associazioni Vegan e animaliste stanno facendo tutti i giorni. Noi come associazione Vegani Italiani siamo sul campo a fare informazione da 4 anni, ma come VeganOk Network sono 17 anni che siamo sul campo ad informare anche attraverso eventi, serate, corsi di cucina, testimonial d’eccezione, canale TV e molto altro“.

Quindi il primo passo per andare oltre il velo della disinformazione rimane quello dell’informazione.

“Si”, risponde Renata Balducci. Scegliere prodotti  vegani certificati zero sofferenza animale, attraverso la certificazione VeganOK. Ma anche attraverso il lavoro delle associazioni animaliste che spiegano che il veganesimo non è solo uno stile alimentare, anzi, tutto parte da un concetto etico. La via intrapresa non importa, se iniziamo con il cibo, va bene, se iniziamo con l’etica, va bene, se iniziamo dall’ambiente, va bene, l’importante è iniziare questo cammino. La propria salute, scegliere il cibo giusto, è importante come inizio, come trampolino, ma bisogna poi consapevolizzarsi sulla sofferenza animale e su tutti i retroscena che ci sono dietro al consumo di carne e latte”

Leggi anche questo interessante articolo: Il veganesimo non è alimentazione ma antispecismo.

Chiedo a Renata se pensa che le grandi aziende possano mai cambiare il loro approccio verso lo sfruttamento degli animali.  “Sono positiva in merito” risponde, “in quanto la certificazione etica veganOk serve non solo per i vegani, ma sopratutto per le aziende che dovendo approcciarsi alla crescita del mondo dei vegani, hanno cominciato a cambiare le loro formulazioni. VeganOk ha un ruolo fondamentale nel traghettare queste aziende a compiere questa scelta“.

Non posso che trovarmi d’accordo che le parole di Renata, e mi viene in mente anche tutto il rumore che è stato fatto dal “popolo” contro l’uso indiscriminato dell’olio di palma. L’informazione è rimbalzata sui social, sul web, e alla fine la voce è diventata talmente grande che le aziende hanno fatto inversione di rotta, togliendo l’olio di palma dalle loro formulazioni.

Quindi, per dare Voce a chi non ha Voce, è molto importante seguire anche le associazioni, partecipare a Festival Vegan dove possiamo trovare ottimi prodotti vegan, ma anche tanta informazione che è ancora piuttosto snobbata dai canali cosiddetti ufficiali. 

Il web può offrire molto, pagine sui social, blog dedicati a ricette, alimentazione, i siti web delle associazioni animaliste che puntano il faro sullo sfruttamento animale, quindi rimaniamo focalizzati su tutta quella che è l’informazione dai canali alternativi.

Sono fiduciosa che la fine dello sfruttamento animale e ambientale non sia solo un’utopia e per far si che diventi realtà occorre sempre il cambiamento della singola persona.

E magari, molto presto, quelle della foto qui sotto, saranno le uniche macellerie che riempiranno le strade.

Buona Informazione a tutti!

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© 2016, Alessandra Gianoglio. All rights reserved.

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About the Author

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- Autrice di narrativa, blogger, appassionata di musica e di materie evolutive, si occupa della redazione di questo blog. Ha scritto un ebook "Sette Racconti Brevi per il tuo Cuore", che ha collezionato oltre 250.000 downloads. E' autrice anche del saggio di controinformazione " Michael Jackson | l'Agnello al Macello", che rappresenta un lucido ed oggettivo resoconto sulla figura di Michael Jackson. Vegana, tendenzialmente crudista, appassionata lettrice, sempre alla ricerca di qualcosa che rimane perennemente sospeso a qualche passo da lei. Visita il suo blog personale: www.alessandragianoglio.com.

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