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Obesità | uno dei risultati peggiori del nostro benessere

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obesita

(Articolo scritto da Alessia Baldassarre)

Italia, sovrappeso una persona su due. Nonostante la scoperta dei rimedi per dimagrire

I dati dell’OMS non lasciano spazio all’interpretazione: nel mondo ci sono quasi due miliardi di persone in sovrappeso, e nella sola Italia ci sono 21 milioni in sovrappeso e circa 6 milioni di obesi. Aumentano i rischi per la salute, ma per fortuna anche i possibili rimedi per rimettersi in forma.

Quasi il 60 per cento della popolazione nel nostro Paese è in sovrappeso, e circa la metà dei nostri connazionali ha seguito una dieta nell’ultimo anno. Sono solo alcuni dei dati che giungono dal report effettuato da Coldiretti e Ixé, presentato in occasione del tradizionale appuntamento mondiale dell’Obesity day, lo scorso 10 ottobre. E se preoccupa il dato sulla nostra nazione, ancora più inquietante è lo scenario che emerge a livello globale dai dati raccolti dall’Oms.

Un problema mondiale. In tutto il mondo, infatti, ci sono circa due miliardi di persone in sovrappeso, mentre gli obesi sono 600 milioni e rappresentano il 13% dell’intera popolazione, una quota più che raddoppiata rispetto alle statistiche del 1980. Il problema, dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità, riguarda soprattutto bambini e adolescenti che vivono nei Paesi in via di sviluppo: ci sono infatti 41 milioni di bambini sotto i 5 anni che risultano in sovrappeso o obesi, la metà dei quali vive in Asia. Ma anche in Africa il numero di bambini grassi è quasi raddoppiato: nel 1990 erano 5,4 milioni, oggi invece hanno sforato quota 10,5 milioni.bambino

Bambini e adulti a rischio. Aumentano, di conseguenza, i rischi per la salute: i bambini obesi possono infatti avere difficoltà respiratorie, un maggior rischio di fratture e ipertensione, ma possono anche mostrare l’insorgenza di malattie cardiovascolari, resistenza all’insulina, oltre che subire effetti psicologici. A livello più generale, l’OMS ritiene che ci siano 3,4 milioni di morti ogni anno a causa di patologie legate ai chili di troppo, che addirittura causano più decessi rispetto a quelle derivanti da malnutrizione: per i medici, infatti, il grasso in eccesso è responsabile del 44% dei casi di diabete, del 23% delle malattie ischemiche del cuore e tra il 7% e il 41% di alcune forme di cancro.

 

Italia, chili in aumento. Una vera e propria emergenza sanitaria, dunque, che ha le sue cause principali nella mancanza di attività fisica e soprattutto in un’alimentazione scorretta. Anche in Italia, come detto, il trend è assolutamente allarmante, con una persona su due che è in sovrappeso e uno su dieci obeso; si spiega così anche il dato relativo a diete dimagranti cui si è sottoposta almeno una persona su quattro nell’ultimo anno, così come quel sostanzioso 14% di chi ammette di aver cambiato il proprio regime alimentare a causa di una patologia come diabete, pressione alta, colesterolo o celiachia.

L’obesità, male del nostro tempo. Uno dei problemi legati all’obesità è la nostra fisiologia: in passato, l’uomo si è sempre misurato con il problema della fame; da pochi decenni si trova invece ad avere troppo da mangiare.

Il nostro organismo non è quindi programmato per difenderci dall’obesità, anzi, quando perdiamo peso, il nostro corpo avvia degli automatismi di difesa, per impedirci di perderne altro: è così che si tende a ridurre il dispendio di energie, come se il nostro organismo si preparasse a una carestia.

Questo è il motivo per cui quando si avvia una dieta, si perdono molti chili all’inizio ma, raggiunto il nuovo livello calorico, il dimagrimento diventa molto più lento.

Grassi, zuccheri e farine raffinate abbinate ai grassi, sono i principali responsabili dell’obesità. La soluzione è abbandonare il consumo di grassi animali, ridurre gli zuccheri, aumentare il consumo di verdure, semi e cibi integrali. I cibi integrali, in particolare, sono indicati sia al dimagrimento, poiché le fibre contenute si gonfiano nello stomaco, restituendo un senso di sazietà, e perché consentono un lento assorbimento degli zuccheri che, se assorbiti velocemente, fanno aumentare il senso della fame.

Qualche segnale positivo. Per fortuna, qualche segnale positivo c’è, almeno sul piano nazionale: secondo Coldiretti, infatti, si assiste in Italia ad una tendenza verso il miglioramento degli stili alimentari. Bisogna guardare con ottimismo, dunque, all’aumento della spesa e del consumo di olio d’oliva, frutta, pasta secca e ortaggi freschi: in particolare, si segnala come “storica inversione di tendenza” l’incremento del consumo medio di frutta e verdura in Italia, che ha raggiunto il massimo dell’ultimo quadriennio e registrato un’impennata di +3 chili a persona soltanto negli ultimi 12 mesi.

Piperina, dimagrante naturale. Insomma, gli italiani hanno imparato a essere più attenti a ciò che mangiano, e ad arricchire i propri pasti con il contributo di ppiperinarodotti naturali che, in alcuni casi, possono rivelarsi una sorta di speciali integratori per dimagrire. Uno dei prodotti più apprezzati questo settore, come spiegano gli esperti di Almeglio, il punto di riferimento per salute e benessere in Italia, è la Piperina, l’alcaloide presente nel tradizionale pepe nero e che dona a questa sostanza il tradizionale sapore piccante. Già nel 2012 sono stati pubblicati degli studi che dimostravano i vantaggi della piperina per dimagrire, perché riesce a bloccare la formazione di nuove cellule adipose e ridurre il livello di grassi nel sangue, aumentando la secrezione dei succhi digestivi.

Un altro rimedio interessante sono le piantine giovani del fico d’india: il Nopal.  Generalmente venduto in polvere, è indicato  per aiutare a ridurre il sovrappeso e l’obesità, per la sua azione saziante e poiché riduce l’assimilazione di grassi e carboidrati, nei disordini metabolici quando sia necessario controllare l’equilibrio glicemico e/o ridurre il colesterolo e i trigliceridi, nelle infiammazioni dello stomaco, nella stipsi, anche in presenza di diverticoli, emorroidi o ragadi.

La sua azione è quella di assorbire il grasso e causare sazietà, facilitando il transito intestinale, consentendo così una regolazione uniforme del peso corporeo.

È utile cominciare riscoprendo le ricette della dieta mediterranea povera, avvicinandosi alle ricette macrobiotiche, variando molto però i menu – Questo il consiglio di Franco Berrrino, Direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva, dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori.

L’insigne medico suggerisce ad esempio di alternare, a colazione, latte di soia, di mandorle, di riso e di avena, accompagnato da pane integrale, marmellata priva di zucchero e frutta secca e fresca. A pranzo, si possono assumere, in base alla stagione, zuppe, insalate, pasta o riso integrale con verdure; a cena, l’ideale sarebbe il consumo di legumi, cereali, seitan (senza esagerare per l’alta quantità di glutine) e tofu, con verdure crude o poco cotte. Buona norma è consumare la frutta lontano dai pasti.

E tu, cosa ne pensi? Ritieni anche tu che l’obesità sia uno dei risultati peggiori del nostro benessere? Condividi con noi la tua opinione, lasciando un commento qui sotto!

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