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Published On: Mer, Feb 27th, 2013

Che Cos’è il Tempo?

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(Articolo scritto da Luisa Gavioli) 

Se si fa una ricerca sul “significato del tempo” nella letteratura scientifica, ma anche in quella antica spirituale, si passa da una confusione all’altra. Raramente si trovano risposte comprensibili e si incappa ogni volta in supposizioni o anche dogmi spirituali i quali, più che chiarire le idee, le confondono.

Senza dubbio il “tempo” è qualcosa che appartiene ai grandi misteri dell’Umanità. Gli eruditi, i filosofi e soprattutto i mistici riflettono da sempre sul significato del tempo. Fino ad oggi non si è comunque riusciti ad ottenere una risposta soddisfacente. Forse ciò dipende dal fatto che il tempo non esiste o non può essere come noi lo immaginiamo. Il padre della chiesa Aurelio Agostino, quando gli fu chiesto che cos’è il tempo disse

“Se nessuno me lo chiede alloro lo so. Se però lo voglio spiegare a qualcuno che me lo ha chiesto, non lo so.”

L’essere umano percepisce il tempo ma non riesce a chiarire la sua essenza. Con Albert Einstein il tempo si è relativizzato. In base alle sue conoscenze, lo spazio e il tempo si sono saldati in uno “spaziotempo” quadrimensionale. Secondo le teoria della relatività, il corso del tempo si può modificare subordinatamente alla velocità di un oggetto. Oggi è un fatto certo “poter misurare il tempo con i  nostri orologi ”, anche se il tempo non esiste. Esso nasce dal movimento e quindi, a sua volta, non ci può essere il presente ma solo “un flusso di movimento dal passato al futuro”.

E’ interessante quanto afferma il fisico britannico Julian Barbour :

“Non è il tempo la misura degli eventi, bensì sono gli eventi la misura del tempo”

Il tempo deriva dal movimento, esattamente come lo spazio, perché senza il movimento sarebbero entrambi indefiniti.

Nella nostra dimensione polare dobbiamo partire da due direzioni contrapposte del tempo. Per la nostra percezione esiste soltanto il movimento , del tempo dal passato al futuro,in quanto il “movimento in avanti “ genera il tempo. O si tratta piuttosto del fatto che il “tempo produce il movimento”? Nella fisica e in altre scienze il tempo costituisce la quarta dimensione dell’ universo. Si tratta di una grandezza misurabile che,insieme allo spazio, costituisce la continuità in cui sono collocati tutti gli eventi materiali. E’ inoltre possibile cogliere il passato solo mediante il movimento in avanti ,nel flusso del tempo percepibile. L’ I-Ching ,il “Libro dei Mutamenti” di 5000 anni fa parla di scorrimento contrapposto del tempo e afferma :

“Il calcolo del tempo che trascorre si basa sul movimento in avanti. La conoscenza di ciò che avverrà si basa sul movimento regressivo”.

Di primo acchito questa  affermazione pare strana. Se tuttavia si cerca nella filosofia della natura ed anche nelle scienze naturali, anche lì si trovano affermazioni strane. “Sparire ed entrare nell’apparenza”, “Inversione temporale o regressività”. In questo contesto sentiamo parlare di particelle caricate  “positivamente” o “negativamente” e di un calcolo degli eventi futuri. Soprattutto nella fisica atomica e nelle teorie di fisica quantistica si parla di “senso di rotazione destro o inverso”.

Nell’ I-Ching dei cinesi si parla del tempo regressivo. Nel libro “Formula mondiale I-Ching e codice genetico “Martin Schonberger scrive:

“Secondo l’insegnamento dell’ I-Ching ,la temporalità dello spazio si dispiega attraverso gli 8 simboli archetipici primari dell’ I-Ching. Qui il tempo si muove verso destra ,cioè dal passato al futuro. Ci deve essere tuttavia anche un percorso regressivo,contro il corso naturale (direzione verso sinistra del tempo), attraverso cui si può riconoscere e comprendere il passato e si può prevedere il legittimo e futuro sviluppo.”

Queste affermazioni dell’I-Ching di 5000 anni fa sono sconcertanti,perché significherebbe che il passato è futuro e il futuro è il passato. Ciò vuole anche dire che il tempo appare probabilmente simmetrico e che rappresenta la propria percettibilità esclusivamente come “spaziotemporalità”. Se si osservano le teorie di Burkhard Heim, esistono 12 dimensioni che, a partire dalla quinta,dovrebbero tutte essere  “senza tempo”. Se si parla della simmetria del tempo e la si collega con la psiche, potrebbe significare che l’Anima si comporta in modo opposto rispetto alla nostra percezione. Analogamente alla “simmetria speculare”,in cui la lancetta dell’orologio gira al contrario.

Il movimento a ritroso ci porta a “ ciò che era”. Per me significa che da questa prospettiva è anche possibile “viaggiare nel passato”. Non intendo affermare che per incontrare noi stessi dobbiamo entrare in una macchina del tempo, ma che è possibile recuperare i film della nostro passato, cioè essere spettatori della nostra stessa vita. Se incontriamo noi stessi nello spazio e nel tempo entrando in contatto con la nostra coscienza,impareremo innanzitutto che ogni coscienza rappresenta un universo proprio. Se però oltrepassiamo lo spazio e il tempo, le parti (l’universo individuale personale) sono soltanto elementi di un unico flusso di vita individuale.

La nozione dualistica divide l’universo in “soggetto e oggetto” o “vero o falso”. Si tratta della filosofia  del dualismo. Essa non pone nessuna domanda relativa all’  ultima “essenza o esistenza” dell’universo. La determinazione dualistica e tutte le nozioni che si percepiscono in tal modo sono di per sé contradditorie.

L’intelletto – il pensiero – non può superare il dualismo tra vero e falso,tra buono e cattivo,tra istinto e intelletto, ecc. Tuttavia esso può ricostruire la sua propria opposizione. Analogamente procede la scienza fine a sé stessa. Essa respinge tutto ciò che non è misurabile , non è verificato e non è obiettivo. Essa segue peraltro la sua strada con onestà e coerenza,tanto che ne consegue l’autodistruzione del relativo dogma scientifico. L’espressione “la verità di oggi è la menzogna di domani “ è tipica di questo contesto.

Tutte le religioni sono sistemi chiusi e non ammettono  nessun tipo di autocritica. Tutto ciò che non rientra nel dogma proviene dal “diavolo” e quindi dall’altro lato della polarità. Quando le religioni insegnano che solo il loro dogma porta in Paradiso o a Dio, esse non tengono conto della ripartizione polare della vita, necessaria in questa dimensione.

La “psicologia non verbale “ (la cromopuntura), è una possibilità di incontrare il sistema dualistico in  noi stessi. Inoltre, tramite l’attenzione ,mirata ci si può immergere nella coscienza mistica tripartita,come postulato dal Prof. Whitton, per “apprendere nel tempo”, il senso della nostra vita. Lo spirito non può essere annientato dal tempo, perché non si tratta di un prodotto di questa dimensione. Considerato che lo spirito è coscienza, per analogia esso può essere distrutto solo in modo limitato. Ogni pensiero ed ogni percezione hanno la possibilità di conoscersi, distinguersi, riflettersi e scambiare informazioni solo mediante la dimensione temporale.

Luisa Gavioli in collaborazione con Peter Mandel

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