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Published On: Mer, Gen 9th, 2019

La Bella e la Bestia dentro ciascuno di noi

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“Se vuoi essere amante non devi fare altro che questo: amare”.  Riesci a farlo con le parti più “bestiali” di te e degli altri?   

Durante le vacanze natalizie mi è capitato di rivedere in TV il film La Bella e la Bestia. Mi hanno colpito le parole finali, pronunciate da Bella a mò di “morale della favola”:

“Se vuoi essere amante non devi fare altro che questo: amare”.

Indipendentemente dalla relazione con l’Altro che ci fa per di più da specchio, riusciamo davvero a farlo con le parti più “bestiali” di noi? E, per conseguenza, degli altri?

Io mi sono data una seconda chance scegliendo di ripubblicare illogicaMente che è una personale dichiarazione d’amore agli aspetti meno docili dell’esistenza…
Come scrivo nella nota che precede questa seconda edizione, illogicaMente

“è stata un po’ come una figlia nata prematura, una creatura fragile di cui quasi mi vergognavo perché, come tutte le forze meno addomesticabili che attraversano certi momenti dell’esistenza, è una creatura ribelle, audace e spietata. Più che vagabonda, spaesata. Più che amorevole, disincantata. Più che docile, disadattata. E ora più che mai degna di amore.”

E ora più che mai degna di amore.

 

Non c’è nessuna parte di noi – quantunque oscura e indomabile possa sembrarci e per questo spaventosa – che non sia degna del nostro amore e, soprattutto, che non possa tornarci “utile”.

I demoni possono essere i nostri maggiori alleati, se sappiamo come nutrirli!

Dialogare con l’anima vuol dire accogliere tutto, ogni parte di noi, bella o brutta ci possa apparire, scomoda o terribilmente ferita e farne tesoro. Non vuol dire certo soccombere, indulgere o agire tali parti scomode, ma iniziare a concedere loro uno spazio libero da dove probabilmente la paura che ci immobilizza può iniziare a prendere il largo, danzando improvvisi, inconsueti, impensabili ribaltamenti di scena. All’inizio del film la cosa meno probabile che si pensa possa succedere è che Bella si possa innamorare della Bestia!

 

“Ci vuole un po’ di pazzia
sennò non potrai mai
strappare la corda ed
essere libero …”

(Zorba il Greco)

L’amore è la via, insieme alla conoscenza.

La redenzione della Bestia avviene nel preciso momento in cui ha sentito che c’era ancora speranza per lui, ovvero che qualcuno (e lui stesso in primis) potesse cogliere la sua bellezza dietro le apparenze. La salvezza di Bella avviene quando la confusione sui suoi sentimenti diventa certezza, chiara visione. Saggezza e amore, discernimento del cuore. A cui segue, spontaneamente, la giusta azione.

Nella terminologia Yoga si tradurrebbe come Jnana (saggezza) Bhakti (amore, devozione) e Karma (azione disinteressata), le tre Vie maestre, riunite nello Yoga Integrale di Sri Aurobindo e Satyananda, ma fondamentalmente dentro ogni visione autenticamente yogica, ovvero unificante.

Bestiale è solo chi interrompe il dialogo con l’anima, sentendosi per conseguenza isolato, separato, disperato.

Non mi stancherò mai di riportare questi bellissimi versi di Rilke, tratti dai Quaderni di Malte Laurids Brigge:

Io imparo a vedere.
Non so perché tutto penetra in me più profondo e non rimane là dove, prima, sempre aveva fine e svaniva.
Ho un luogo interno che non conoscevo.
Ora tutto va a finire là.
Non so che cosa vi accada.

Imparare a “vedere”…

Il mio augurio per ogni nuovo passo in questo 2019!

www.ceciliamartino.it

Scopri di più sul libro”IllogicaMente”

Scopri di più sul libro “Il mestiere del dare”

Scopri di più su Come attualizzare la Visione poetica di Rilke

Scopri di più sullo Sguardo primitivo di Zorba il greco e perché tutti dovremmo avere un compagno di avventure “bestiale” come lui 

Scopri di più sulla bellissima dichiarazione d’amore dei “selvaggi” di Avatar: “Io ti vedo”

© 2019, Cecilia Martino. All rights reserved.

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About the Author

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- Nasco a Roma sotto il segno della Vergine. Anno 1976. Mi laureo in Lettere prima e in Filosofia dopo con una tesi dal titolo: "Poesia. Immagini dialettiche. La ricerca linguistica dell'indicibile". Approfondisco nel tempo i temi della Comunicazione linguistica e dell’Estetica coltivando, in particolare, una connaturata vocazione alla scrittura creativa e mitopoietica. Negli ultimi anni ho pubblicato 4 libri, la raccolta di poesie “illogicaMente” e alcuni saggi nella rivista di settore “Philosophema”. Studio e pratico Yoga, spiritualità e discipline orientali. Negli anni ho affrontato svariati studi di tutti gli Yoga classici, sia dal punto di vista pratico che teorico, frequentando seminari di approfondimento su Veda, Purana, Upanishad, Ayurveda, Sciamanesimo e Meditazione ad approccio Immaginale (con Diploma per Istruttori metodo IMMAN – Imaginal Mindfulness Meditation Approach Nontherapy- conseguito nel 2016). A Settembre 2016 conseguo il Diploma per Insegnanti Yoga rilasciato dalla Scuola Yoga Shanti Vidya SVYASA (Swami Vivekananda Yoga Anusandhana Samsthana) con una tesi dedicata a uno dei più grandi grandi filosofi e maestri spirituali dell’India moderna, Sri Aurobindo, infaticabile ricercatore e sopraffino poeta, nonché padre dello Yoga Integrale, uno yoga che supera lo yoga stesso in quanto vera e propria visione rivoluzionaria dell’esistenza! Professionalmente mi occupo di editoria web da oltre 10 anni, dal 2005 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti del Lazio, ma il mio vero Lavoro è quello della ricerca interiore messa al servizio della crescita personale e collettiva. Attualmente vivo a Torino. Ho aperto un Blog dal titolo “Il mestiere del dare” ispirato alla condivisione della Gioia, uno stato creativo dell'essere di cui tutti dovremmo essere "portatori sani". Imprese memorabili: Vivere nel mondo ma non essere del mondo Il mio motto: Io mi contraddico. Sono ampio. Contengo moltitudini (Walt Whitman) http://ilmestieredeldare.blogspot.it/

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