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Published On: Mar, Nov 12th, 2013

La crisi? Chissenefrega!

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(Articolo scritto da Luigi Miano)

Sono reduce dalla visione di un film che sta facendo discutere molto, a causa degli altissimi incassi, Sole a catinelle con Checco Zalone. So che qualcuno potrebbe storcere il naso..il sito dell’evoluzione dell’essere umano e ci viene a scrivere di Zalone. Vi invito a guardare il film oltre le apparenze. Ritengo Zalone, nel suo campo, un genio. Il suo successo è assolutamente meritato. Ma voglio andare ad uno dei principali messaggi del film che viene fatto passare con il sorriso e con grande semplicità. Il filo conduttore è: c’è la crisi va bene lo abbiamo capito ma a me non frega nulla! 

Siamo stati anni a parlare e subire questa crisi enorme. Ci abbiamo costruito un paese sopra questa crisi. Un’ Italia così diversa da qualche anno fa! Io aggiungerei irriconoscibile. Con chi parli parli sembra che non possa salvarsi proprio nulla. Chi si lamenta per il lavoro che ha o per quello che non ha. Chi invece per le vendite che non decollano, per la burocrazia, per la povertà etc. Una lamentela continua ed un paese sull’orlo di una depressione collettiva profonda. Chi vuole lasciare questo paese per sempre e sembra che siano ormai in molti.

Poi una domenica pomeriggio te ne vai a vedere il film di quello squinternato di Zalone e si accende una luce. Lui nel film non ha un euro, è perseguitato da Equitalia, eppure quando  il figlio prende 10 in pagella, come promesso, lo porta in vacanza. In Molise dalla zia povera e tirchia, in un paese di 4 anime senza un bambino. Il figlio è deluso. Però succedono una serie di incontri che trasformano la vacanza con papà in un’avventura meravigliosa. Ma non sarebbe mai successo se Checco fosse rimasto a casa a piangere sui debiti e la crisi.

Ed allora la straordinaria semplicità ed efficacia di Zalone ti fa riflettere: in questi anni cosa è successo? Perchè ci siamo messi soltanto a guardare verso la crisi? Perchè abbiamo dato così tanto potere a quello che ci dicevano? Perchè non abbiamo cambiato canale quando ci proponevano quelle “stupide” trasmissioni (come dice Checco nel film) in cui ci facevano e ci fanno vedere soltanto disperazione ? Perchè non abbiamo pensato tutti quanti di ripartire da ciò che c’è di bello e meraviglioso in Italia? Perchè non abbiamo pensato che niente è perso e tutto è possibile?

Il mio invito accompagna quello di Zalone: riprendiamoci un attimo e guardiamo obiettivamente le cose senza disperazione. Non focalizziamoci su una realtà che viene dipinta ad arte come catastrofica. C’è qualcuno che ha molto interesse che le cose vengano dipinte così e a fare in modo che la maggioranza della gente stia male, sia interiormente che materialmente.

Usciamo da ciò che abbiamo ritenuto noto sino ad oggi e costruiamo dipingendo noi il quadro della realtà. Usciamo dal sentire comune e costruiamo noi nuovi orizzonti.

Un pizzico di positività? Non guasta..

Con il cuore.

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