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Percezioni Extrasensoriali |Scienza o Fantasia?

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(Autore:  Michele Dinicastro per ” Il Giornale dei Misteri)

Benché le misteriose capacità cognitive della mente umana continuino ad emergere e gli studiosi a documentarle, la cosiddetta “scienza ufficiale” si ostina a negarle. Ma recenti studi potrebbero far vacillare le “certezze” dell’establishment scientifico, aprendo una breccia nel duro muro del positivismo. Ed è esattamente quanto sembra poter fare un nuovo studio sui fenomeni ESP (Percezioni Extrasensoriali) che vede tra i suoi autori anche uno scienziato italiano. Inoltre, in tal senso sembrano operare anche alcune ultime pubblicazioni autorevoli, tra le quali si segnala il libro di un noto fisico-parapsicologo americano. In ambito artistico, invece, una metodica parapsicologica sperimentale pare aver dato slancio alla originale creatività di due musicisti d’avanguardia.

“Pre-sentire” il futuro

Negli ultimi tempi gli straordinari risultati di uno studio statistico hanno avuto ampia risonanza sui mass media di tutto il mondo, portando nuove, pesanti conferme circa la realtà di quella particolare capacità della mente conosciuta come “precognizione”. Com’è noto, quest’ultima consente all’uomo (ma non solo ad esso, visto che altri studi la individuano anche negli animali) di “pre-sentire” alcuni eventi, specie se tragici o comunque di grande impatto emozionale, che si realizzeranno nel futuro. L’indagine in questione, pubblicata il 17 ottobre 2012 su Frontiers in Psychology, è stata condotta da tre importanti accademici: la neuroscienziata Julia Mossbridge della Northwestern University, la statistica Jessica Utts dell’Università di Irvine in California e l’italiano Patrizio Tressoldi del dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova.

Gli studiosi hanno analizzato, attraverso una potente procedura matematico-statistica nota come Meta-analisi (1), 26 tra le ricerche più serie realizzate in un lasso di tempo compreso tra il 1978 e il 2010 al fine di verificare l’ipotesi che stimoli sensoriali di due o più tipi possano essere percepiti prima della loro effettiva ricezione. Più in dettaglio, ciò che è emerso è che in un non trascurabile numero di test i soggetti sperimentati manifestavano, fino a 10 secondi prima di ricevere lo stimolo, variazioni importanti di alcuni parametri fisiologici. Quelli presi in esame nello studio sono: l’attività elettrodermica, il battito cardiaco, il volume del sangue, la dilatazione della pupilla e l’attività elettroencefalografica.

Essenzialmente, le tipologie di esperimenti prese in considerazione dagli studiosi sono state due: la prima prevedeva che ai soggetti venisse mostrata una sequenza di immagini di due tipi, quelle violente e quelle neutre, ordinate, però, in maniera rigorosamente casuale; la seconda, invece, prevedeva che indovinassero un particolare target, ad esempio quale fra quattro differenti carte sarebbe apparsa sullo schermo. Dopo il pronostico, il monitor veniva poi mostrato (feedback) ai soggetti al fine di renderli consapevoli del risultato ottenuto, ciò affinché potessero auto-correggere la loro capacità di indovinamento. La misura dell’effetto (Effect Size) anticipatorio rilevata nello studio, pur nella sua esiguità, è risultata essere comunque statisticamente rilevante, al punto che, come ha riportato il quotidiano La Repubblica (2), secondo un calcolo delle probabilità effettuato da Julia Mossbridge, ci sarebbe una sola possibilità su 400 miliardi che il fenomeno possa essere attribuito al caso. Secondo quanto affermato dagli autori nel loro studio, la causa dell’effetto di anticipazione dello stimolo rimane, tuttavia, ancora ignota, benché non sembrino esserci dubbi sulla sua attribuzione: si tratterebbe di una funzione primaria del nostro sistema nervoso. Ciò detto, ne consegue che – come tengono ad evidenziare i tre studiosi – tali eventi debbano essere classificati senza alcun dubbio come fenomeni naturali, cosa che rende ogni loro interpretazione in termini di paranormalità o addirittura soprannaturalità assolutamente arbitraria, se non contraria al buon senso.

Le prove documentali di un fisico: Tra le novità del 2012 nell’ambito degli studi sull’ESP si segnala l’ultimo libro di uno dei più insigni parapsicologi viventi, il fisico aerospaziale Russell Targ (3).  Il titolo, molto eloquente, ci introduce in un percorso scientifico ad hoc che non lascia spazio a dubbi: The Reality of ESP: A Physicist’s Proof of Psychic Abilities (4) (La realtà dell’ESP: la prova di un fisico sulle capacità psichiche). Qui il termine “prova” viene dettagliatamente definito dallo stesso autore che spiega come esso vada riferito alle evidenze sperimentali pubblicate nel tempo da vari laboratori negli USA, piuttosto che ad una specifica prova matematica. Perciò, alla luce del massivo accumulo di dati ottenuti in decenni di studi, Targ ritiene “logicamente ed empiricamente incoerente negare l’esistenza di questo tipo di capacità umane” (pag. 11). Lo studioso lo afferma nella consapevolezza che le conoscenze scientifiche rivestono carattere di provvisorietà, essendo sempre soggette a revisione. La portata di questa pubblicazione è tale che il fisico inglese Brian Josephson, premio Nobel per la Fisica, lo ha così commentato: “Questo libro, descrivendo le numerose ricerche di successo del suo autore nel (campo del) paranormale, dovrebbe indurre a ripensamento tutti coloro che negano questo tipo di fenomeni”. Targ vi riporta anche le straordinarie esperienze vissute in prima persona presso lo Stanford Research Intitute (SRI) di cui era co-fondatore e che per anni usufruì del supporto governativo per lo studio dell’ESP. Si tratta di indagini condotte anche per la NASA e la CIA, alcune delle quali da poco de-secretate, che forniscono prove inconfutabili a supporto della realtà dell’ESP. Ma nel libro vengono sviluppati anche altri intriganti argomenti, come ad esempio: la sopravvivenza alla morte fisica, la fisica dei miracoli, l’influenza mentale, la guarigione a distanza, etc.

Lo scienziato spiega come fu possibile per l’Intelligence riuscire ad ottenere da alcuni sensitivi informazioni di vitale importanza, che permisero, ad esempio, di individuare un bombardiere russo abbattuto in Africa o il luogo di detenzione del Generale americano James Lee Dozier rapito in Italia dalle Brigate Rosse nel 1981. Tali capacità consentirono anche di conoscere lo stato di salute in cui versavano gli ostaggi americani sequestrati nell’ambasciata USA a Teheran tra il 1979 e il 1981, ma anche di stabilire dove si trovassero alcune fabbriche di armi sovietiche in Siberia o addirittura di avere, con ben tre giorni di anticipo, informazioni vitali sul test che i cinesi si apprestavano ad effettuare sulla loro bomba atomica. A dimostrazione di tali spettacolari capacità, Targ riferisce – con dovizia di dettagli – di averle anche sfruttate per un proprio tornaconto personale; ricavando, cioè, informazioni che in seguito gli avrebbero permesso di investire proficuamente sul mercato dell’argento e di guadagnare ben 120.000 dollari. Secondo l’autore, però, le capacità ESP non sarebbero appannaggio di pochi, ma di tutti, ed offre nel suo libro una serie di interessanti indicazioni su come svilupparle.

Un curioso esperimento musicale

matmos

The Ganzfeld EP dei Matmos

Due musicisti statunitensi, Martin C. Schmidt e Drew Daniel, hanno dato vita fin dagli anni Novanta ad un duo di musica elettronica sperimentale che ha riscosso nel tempo un discreto successo, specie negli ambienti dell’avanguardia musicale. Dopo ben nove album e tre Extended play, i Matmos, questo il loro nome, hanno composto il loro quarto EP, che ha visto la luce nell’ottobre del 2012. Esso è il frutto di un percorso musicale sperimentale del tutto nuovo ed estremamente originale, in quanto ha richiesto l’impiego di una tecnica molto diffusa in ambito parapsicologico. A rivelarci di quale tecnica si tratti è il titolo stesso del disco: The Ganzfeld EP. Esso richiama quel particolare protocollo sperimentale che gli studiosi dei fenomeni Psi-cognitivi (telepatia, chiaroveggenza, precognizione) hanno mutuato a suo tempo direttamente dalla scuola psicologica della Gestalt. Questa tecnica consiste nel porre un soggetto in uno stato di semideprivazione sensoriale, apponendo sui suoi occhi due mezze palline da ping-pong e alle sue orecchie una cuffia che diffonde rumore bianco. La persona viene fatta accomodare in totale relax su di una poltrona e l’ambiente viene illuminato con una lampada di colore rosso. Tutto ciò al fine di creare una sorta di “campo totale” (traduzione del termine tedesco Ganzfeld) della percezione visiva e di quella uditiva per poter favorire l’emersione di quella speciale percezione che è comunemente (ed erroneamente (5) definita extrasensoriale.

Nei normali test parapsicologici, al soggetto viene chiesto di descrivere le informazioni (solitamente visive) che da remoto “invia” un secondo soggetto. Ebbene, in questo caso il cliché è stato il medesimo, ma con qualche variazione. Uno dei due artisti, Drew Daniel, si è assunto il compito di trasferire mentalmente ad altri soggetti l’idea del concept del disco, mentre a questi ultimi, a fine sperimentazione, veniva chiesto di riferire le informazioni percepite, sia in termini di semplici melodie che di frasi parlate. Ebbene, la registrazione delle loro percezioni è divenuta parte integrante del disco, che, composto di tre brani (Very Large Green Triangles, You, Just Waves), costituisce al momento solo un “assaggio” di un lavoro più esteso che ha visto la luce nel febbraio 2013; si tratta di un album dal titolo di: The Marriage of True Minds, interamente ispirato alla fenomenologia Psi-cognitiva.

 Note:

1 Questo metodo combina i dati di differenti ricerche per ottenere conclusioni più attendibili sulla realtà di un effetto o di un fenomeno di quelle che si otterrebbero da un singolo studio.

2 Cfr. La Repubblica, 28 ottobre 2012: “Potrebbe esistere il sesto senso. La scienza riconsidera le premonizioni” di Tiziano Toniutti, (http://www.repubblica.it/scienze/2012/10/28/news/potrebbe_esistere_il_sesto_senso_la_scienza_riconsidera_le_premonizioni-45468750/).

3 Pioniere della tecnologia laser, ha pubblicato un centinaio di lavori scientifici dedicati sia a questo argomento che alla fisica del plasma, ma anche alla ricerca sull’ESP. Nel corso della sua carriera è stato insignito di due prestigiosi premi dalla National Aeronautics e dalla Space Administration per i suoi importanti contributi sullo sviluppo del laser in generale ed in particolare nelle comunicazioni. Su questi temi ebbe modo di esporre il proprio innovativo lavoro anche presso l’Accademia Russa delle Scienze. Ha svolto la sua attività di scienziato in una nota azienda strategica americana, la Lockheed Martin Missiles & Space Co. Qui ha sviluppato sistemi laser aerotrasportati per il rilevamento del pericoloso fenomeno atmosferico denominato Wind Shear. Ora lo studioso tiene stage in tutto il mondo sullo sviluppo di una particolare capacità psichica: la visione a distanza. Vive a Palo Alto (California) con sua moglie Patricia.

4 Quest Books, 2012.

5 Come può esserci, infatti, percezione al di fuori dei sensi? A questo riguardo, il grande scienziato francese Charles Richet nel 1928 ipotizzò l’esistenza di un apposito sesto senso, benché ad oggi non sia ancora stato individuato.

(Titolo Originale dell’articolo: La realtà delle Percezioni Extrasensoriali | Recenti Conferme e curiose novità di Michele Dinicastro)

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