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Published On: Gio, Nov 10th, 2016

Il “segreto” per ottenere un’ ossigenazione ottimale di tutti i tessuti del corpo: il metodo di respiro Buteyko

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ossigenazione

“Se dunque la vita dipende dal respiro, per quanto tempo ancora resteremo ignoranti quanto al modo in cui il respiro agisce?” (Galeno di Pergamo, 130-201 d.C.)

La corretta respirazione è importantissima per mantenere uno stato di salute ottimale, ed è un dato di fatto che la maggioranza delle persone non respirino in modo corretto.

Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Fiamma Ferraro, (a fondo articolo trovate anche un’intervista audio) laureata in medicina ed in scienze mediche in Irlanda (University College Dublin), specialista in  scienze della nutrizione e terapia chelante omotossicologia, fitoterapia e ozonoterapia e autrice del volume: Attacco all’Asma…e non solo (Macro Edizioni).

Hai sempre pensato che per ossigenare meglio il tuo organismo sia sufficiente far entrare una quantità maggiore di aria nei polmoni? Non è così! Bisogna invece riequilibrare i livelli di ossigeno e anidride carbonica nel nostro organismo tramite alcuni esercizi che si possono comodamente fare anche a casa propria.

Ma come sapere se respiriamo già correttamente oppure no?

Grazie ad un semplice test ideato dal Dr. Buteyko si possono valutare le condizioni della nostra respirazione, e, se non sono ottimali, col Metodo Buteyko è possibile in pochi mesi riprendere nelle nostre mani il controllo del nostro respiro e di tutte le funzioni fisiologiche che da esso dipendono.

Domanda: Dott.ssa Ferraro, perché è così importante respirare correttamente?

Risposta: Respiriamo da 20.000 a 70.000 volte al giorno e non possiamo sopravvivere più di qualche minuto senza respirare. E’ chiaro quindi che il fatto di respirare 20.000 anziché 70.000 volte in 24 ore, ed il modo in cui effettuiamo queste respirazioni ha conseguenze molto importanti sulla nostra salute.

Se però si chiede ai medici quali siano queste conseguenze e quale sia il modo migliore di respirare ci si sente rispondere in uno di questi due modi: 1) dobbiamo respirare riempiendo bene i 11 polmoni ed introducendo la maggior possibile quantità di ossigeno. 2) L’organismo sa da solo come regolare il ritmo respiratorio, automaticamente, in modo ottimale; non dobbiamo quindi interferire e provare a cambiarlo.

La situazione reale non è invece quella che viene in genere rappresentata, con l’ossigeno nella parte del “buono” e l’anidride carbonica nella parte del “cattivo”; quello che conta è invece il giusto rapporto tra ossigeno ed anidride carbonica e tra ossigeno e meccanismi antiossidativi (ci si riferisce ai danni provocati dai radicali liberi, prodotto dell’ossidazione, frutto appunto della presenza d’ossigeno).

Come fare affinché vi sia questo giusto rapporto? Occorre evitare la “malattia da eccesso di respirazione”, (iperventilazione) messa in evidenza dal dr. Buteyko .

La dott.ssa Fiamma Ferraro sarà presente come relatrice al  III Congresso di Psicomedicina Quantistica®, il 19-20 Novembre, al teatro Pime di Milano. Clicca per info ed iscrizioni.

Domanda: Chi era il Dott. Buteyko ? Cosa ha scoperto?

Risposta: Konstantin Pavlovich Buteyko (1923-2003), nato in Ucraina, al suo rientro dalla guerra si iscrisse alla Facoltà di medicina dell’Università di Mosca, dove iniziò a lavorare nel gruppo di terapia clinica guidato dall’Accademico Evgeniy M. Tareiev. Nel corso di questo lavoro gli venne dato l’incarico di controllare i ritmi respiratori dei pazienti, ed egli passò centinaia di ore ai loro capezzali, ascoltandone la respirazione, ed osservò che la morte dei malati era sempre preceduta, con notevole anticipo, da un aumento della intensità della respirazione.

Buteyko continuò a sperimentare e venne chiamato a collaborare nel laboratorio di medicina aerospaziale ai tempi della “gara dello spazio” tra Unione Sovietica e Stati Uniti. Dopo varie sperimentazioni, i risultati positivi del suo metodo di riaddestramento del respiro vennero e riconosciuti e dal 1980 il metodo Buteyko è stato ufficialmente usato nell’ex Unione Sovietica non solo per l’asma e le malattie respiratorie ma per tutta una serie di altre patologie.

Nei 6 anni successivi 100.000 ammalati di asma vennero trattati con il metodo Buteyko. Tra questi, ben 92.000 non hanno più avuto bisogno di assumere medicine contro l’asma.

 Il grande merito del dr. Buteyko è stato quello di raccogliere e collegare in un quadro logico ed unitario le varie informazioni, già note alla scienza medica in modo frammentario, sui danni prodotti dall’eccesso di respirazione (iperventilazione), che provoca una perdita eccessiva di CO2 . In mancanza di CO2 l’ossigeno non può passare dal sangue ai tessuti (effetto Verigo-Bohr). La scienza già conosceva da tempo i danni prodotti dagli attacchi di iperventilazione acuta ma ignorava quelli, molto più insidiosi, provocati da una iperventilazione più leggera ma cronica .

Il dr. Buteyko ha dimostrato che l’eccesso di respiro è una causa – o comunque un fattore aggravante- di circa 150 malattie, tra cui soprattutto l’asma, ma anche attacchi di panico, e molto altro .

A partire dal 1994, numerose sperimentazioni cliniche  presso cliniche universitari in Australia, Nuova Zelanda, Canada, USA e Gran Bretagna ne hanno provato la notevole efficacia per l’asma, tanto che ora il riaddestramento del respiro con il metodo Buteyko è ufficialmente raccomandato nelle linee guida mediche in Australia, USA, Gran Bretagna e Germania, e de è offerto gratuitamente dal servizio sanitario pubblico in Gran Bretagna.

Domanda: Cosa significa iperventilare?

Più che “respirare troppo” in assoluto, significa invece respirare in modo non adeguato ed eccessivo rispetto alle esigenze dell’organismo impegnato in una determinata attività.

Una respirazione che sarebbe giusta ed adeguata se si stesse correndo o comunque svolgendo attività fisica, (e durante l’attività fisica l’organismo produce una grossa quantità di CO2, che deve in effetti essere in parte eliminata) è invece eccessiva e dannosa se si è seduti al volante o alla scrivania e si respira affannosamente perché ci si sta arrabbiando con un automobilista o con il capoufficio.

In questo caso l’organismo reagisce, in base ad un istinto primordiale,  come se si fosse in presenza di un pericolo che richiederà un’intensa attività fisica e che scatena l’impulso a respirare molto, appunto in previsione dell’attività fisica con accumulo di CO2 che invece in genere non avviene, perché si resta seduti.

Il frequente ripetersi di questi episodi di stress quotidiano porta allo sfasamento del ritmo respiratorio, che diviene in permanenza, anche quando si dorme, un po’ più intenso del necessario.

Altri fattori che aumentano la respirazione sono le varie emozioni, positive o negative, lo stress, fumo ed alcool, la permanenza in ambienti troppo caldi e non aerati, mentre la calma e il freddo fanno diminuire la respirazione.

Domanda: Perchè l’anidride carbonica è così importante per una corretta respirazione?

La necessità dell’anidride carbonica per il passaggio dell’ossigeno dal sangue ai tessuti non è una teoria di qualche stravagante scienziato “alternativo”; si tratta invece di una circostanza già scoperta all’inizio del 1900 e comunemente ammessa e conosciuta da tutti gli esperti del settore sotto il nome di “effetto Verigo -Bohr”. Stranamente però questo effetto Verigo- Bohr, che pure è descritto in tutti i testi di fisiologia usati nelle università, non era mai stato approfondito e studiato a fondo nelle sue conseguenze, finché, nel 1950, il medico russo K.P. Buteyko non vi si è soffermato, effettuando- on tutti i crismi del rigore scientifico, delle scoperte stupefacenti quanto al ruolo della CO2 nell’organismo umano.

L’atmosfera che ci circonda contiene una concentrazione di ossigeno del 21%, mentre alle nostre cellule ne basta una pari al 13%; le nostre cellule hanno invece bisogno di una concentrazione  di anidride carbonica al 6,5%  e l’atmosfera ne contiene una pari solamente allo 0,03%.

In ambienti chiusi magari si arriva allo 0,05% ma siamo ancora molto lontani dal 6,5% presente nell’organismo dei bambini nel grembo materno e all’interno delle nostre cellule da adulti. Contrariamente alla pubblica percezione, la CO2 che espiriamo non era contenuta nell’aria che inspiriamo ma è prodotta all’interno dell’organismo.

Nel processo di produzione di energia, le sostanze nutritive contenute nei cibi che abbiamo mangiato sono bruciate dall’ossigeno inspirato e producono energia (ADN adenosin-trifosfato) insieme ad acqua ed anidride carbonica. L’anidride carbonica (CO2) non è soltanto un gas di scarto (come non lo è l’acqua prodotta in questo processo) ma è indispensabile per molte funzioni nell’organismo umano;

è tra l’altro indispensabile per consentire il passaggio dell’ossigeno dal sangue alle cellule dei tessuti; in assenza di CO2 questo passaggio non avviene (effetto Verigo- Bohr scoperto fin dal 1900).

E’ indispensabile quindi che nell’organismo vi sia la quantità giusta di CO2. Una respirazione eccessiva, profonda e rapida, provoca, con l’espirazione, una perdita eccessiva di CO2, e questa perdita provoca a sua volta degli scompensi nell’organismo.

Domanda: Come fare per controllare se si ha un livello sufficiente di CO2 e quindi una buona respirazione? 

Risposta: E’possibile farlo con un controllo semplicissimo che prende pochi minuti. Se il livello è insufficiente è consigliabile iniziare subito gli esercizi del metodo di respirazione Buteyko. Ognuno dovrebbe curarsi di eseguire questa piccola misurazione, che ora metteremo in atto, per controllare se respira in modo sano o no. Si tratta di un controllo facile, che si può eseguire a casa propria da soli e che non costa nulla.

La dott.ssa Fiamma Ferraro sarà presente come relatrice al  III Congresso di Psicomedicina Quantistica®, il 19-20 Novembre, al teatro Pime di Milano. Clicca per info ed iscrizioni.

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Per info e approfondimenti:  www.buteyko.it

Per ascoltare l’intervista della Dott.ssa Fiamma Ferraro: clicca qui

Ecco a voi la locandina con il Programma Completo del III Congresso Concerto di Psicomedicina Quantistica®, del 19-20 Novembre a Milano.

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