Punto di non ritorno | Il nuovo DocuFilm di Leonardo di Caprio [recensione]
Finalmente.
E’ uscito il 31 Ottobre in esclusiva su National Geographic Channel, ma lo troviamo gratuitamente su YouTube (a fondo articolo il documentario completo) Before The Flood – tradotto in italiano in “Punto di non Ritorno”, un documentario, tecnicamente visivamente, contenutisticamente quasi perfetto, che illustra i disastri e le nuove (tragiche) prospettive del cambiamento climatico.
La regia è di Fisher Stevens e vede Leonardo Di Caprio come produttore, attore, narratore e ambasciatore – attivista dell’ONU.
Dico finalmente, perchè, Before The Flood è un film da non perdere, perché racconta da diversi punti di vista i cambiamenti climatici, l’inquinamento, il business, le grandi aziende e tutto ciò che ha contribuito alla situazione attuale del pianeta.
Leonardo Di Caprio lo racconta in prima persona, con un linguaggio semplice, con immagini forti, portandoci per un’ora e mezza in giro per il mondo, dai ghiacciai alle foreste tropicali, dalla Casa Bianca alle remote zone dell’India, a colloquio con papa Francesco e anche dentro il suo ultimo film “Redivivo”, facendoci toccare con mano – e con il cuore- quello che sta succedendo al pianeta.
Non ha nulla di così estremo, Before The Flood, anzi, trovo che sia anche politicamente corretto, o lo è dal mio punto di vista, vegana e anche animalista, abituata purtroppo a vedere cosa accade ogni giorno dentro gli allevamenti intensivi e agli animali in tutto il mondo…ovvero immagini di inimmaginabile e gratuita violenza.
E proprio per questo Before the Flood è capace di arrivare proprio a tutti: a coloro che da anni si battono per la salute del Pianeta e a coloro che nemmeno sanno di cosa stiamo parlando.
Un film che ti tiene incollato per un’ora e mezza al video, che alla fine ti parla, e ti dice “ORA TOCCA AD OGNUNO DI NOI”, un film che non vuole fare del sensazionalismo ma dire semplicemente la verità oggettiva su quello che sta accadendo nel mondo.
Un film anche artistico, tutto inizia con l’osservazione di un quadro, Il Giardino delle delizie di Hieronymus Bosch, in un parallelismo mai scontato che ci racconta che cosa ognuno di noi abbia lasciato che accadesse al pianeta, e che cosa ognuno di noi può fare praticamente – la propria parte – per rimediare a questo disastro.
Perchè si può fare.
Per la prima volta in un documentario di impatto così globale si parla di come l’allevamento intensivo e il consumo di carne sia devastante per la salute del Pianeta. E’ vero, sono forse solo 5 minuti, e non si sono presi la briga di andare in profondità come noi vegani avremmo voluto, ma almeno hanno avuto il coraggio rompere questo tabù, di cui nessuno ha mai osato parlare in maniera così “pubblica”.
Dico un documentario “quasi perfetto”, perchè a tratti parla ancora un po’ il linguaggio dell’economia, e a tratti si sente una sorta di antropocentrismo, e si dice che la Terra è la nostra casa e dobbiamo proteggerla, tutto vero, certo.
Forse la massa non è ancora pronta per sensirsi dire (da Leonardo Di Caprio, da Barack Obama, dal Papa e dall’Onu) che noi apparteniamo alla Terra e non viceversa, e che non sarà a la Terra a morire, ma il genere umano, proprio come una sorta di tumore da asportare e che, se non agiamo subito, la Terra si trasformerà semplicemente in una “una repubblica di insetti e di erbe“. (Jonathan Schell)
Punto di non ritorno – Before The Flood (Leonardo Di Caprio)
https://youtu.be/qluqp4xmkqI
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