Trasloco: come fare con i nostri amici a 4 zampe?
(Articolo scritto da Monica F.)
Il trasloco è sempre un momento molto bello, quanto stressante. Se infatti da una parte può significare andare a vivere in una casa nuova, magari più grande e più bella, dall’altra significa anche affrontare un cambiamento radicale, vivere per qualche tempo nella precarietà e doversi adattare ad un ambiente che, per quanto di nostro gradimento, è comunque nuovo ed estraneo.
E se questo vale per noi, figuriamoci per il nostro cane o per il nostro gatto, che nemmeno sanno cosa sia un trasloco e che si vedono semplicemente sradicati di punto in bianco dal loro amato e importantissimo territorio e forzati in un nuovo ambiente. Come fare dunque a limitare al massimo la sofferenza e lo spaesamento che potrebbe derivarne?
La prima regola è fare le cose in maniera graduale, rispettando gli spazi del proprio amico a 4 zampe e facendolo entrare in qualche modo nel mood che qualcosa intorno a lui sta cambiando. Scatoloni, persone estranee che si aggirano per casa, oggetti e mobili che spariscono: sono tutti step che devono avvenire in maniera graduale. Prendetevi, tra un’ora e l’altra, un po’ di tempo per coccolare il vostro animale, magari farlo giocare un po’ e fargli capire che comunque lo stato d’animo è positivo. Non scacciatelo in malo modo, non urlategli contro e non spazientitevi se vi si infila tra le gambe, fugge o si muove in maniera goffa rischiando di far cascare oggetti fragili: non sono dispetti, ma un disperato bisogno di conforto e orientamento.
Per quanto riguarda il cane, portatelo nella nuova casa più volte prima del trasloco e lasciate che si aggiri liberamente nell’ambiente e nel giardino, così che possa familiarizzare con il nuovo territorio e ritrovare qualcosa di familiare e già “marcato” una volta che il trasloco avrà avuto luogo.
Fategli magari trovare un gioco, o del cibo già sul luogo, così che appaia subito come un posto bello e accogliente. Questo ovviamente vale anche se si parla di un gatto, per cui in verità il trasloco risulta ben più traumatico.
Se infatti, come tutti ben sanno, il vero territorio del cane è il suo padrone, che ha nettamente più importanza del luogo in cui si trova, il gatto è invece un animale estremamente abitudinario, che trova pace e tranquillità non solo al fianco del suo padrone, ma anche nella costanza del luogo dove è abituato a vivere. Anche i gatti più “vagabondi”, che passano tante ore fuori casa, tendono comunque a mantenere abitudini salde in quanto a mete e non a vagare ogni volta in posti diversi.
Ad ogni modo, il momento più critico è il trasferimento vero e proprio da una casa all’altra. Se invece non sapete davvero come fare, potrebbe essere utile affidarsi ad enti e aziende che si occupano espressamente della spedizione degli animali e del loro trasferimento da un luogo ad un altro. Si consiglia di rivolgersi ad una di queste realtà soprattutto se il trasloco avviene tra luoghi lontani tra loro, mentre risulta assolutamente necessario se si tratta di traslochi a livello internazionale. Si tratta di aziende che lavorano con esperti nel campo animale che sanno esattamente come trattare i vostri amici a quattro zampe e arginare il più possibile stress e spaesamenti.
Se invece volete occuparvene voi stessi e si tratta di un trasloco tra piccole distanze, allora i metodi possono essere vari. Se siete in due ad attuare il trasloco, allora uno dei due (colui che è riconosciuto come padrone dal vostro amico a quattro zampe) si occuperà del trasferimento dell’animale. Non attuate nessun tipo di sentimentalismo nel lasciare la vecchia casa. Trattate il vostro gatto come se lo steste portando dal veterinario e il vostro cane come se fosse il momento della passeggiata. Così, mentre il vostro compagno di trasloco si occuperà di restare insieme al camion e dirigere il viaggio, voi vi assicurerete che Fido o Micio affrontino il tutto in tranquillità, nella macchina che conoscono, silenziosa e a velocità moderata. Questi due elementi sono molto importanti. Una volta arrivati nella nuova casa, assicuratevi di essere sempre presenti, specialmente se parliamo di gatti. I primi due o tre giorni cercate di allontanarvi il meno possibile e cercate in generale di non lasciarlo mai solo, ma sempre in compagnia di qualcuno che conosce bene.
Se ci sono zone della casa a lui interdette, fate in modo che non ci entri senza doverlo poi cacciare o redarguire: è infatti importante che si senta libero di girare per la casa senza paure, timori o restrizioni.
A tal proposito, fate in modo che gli ambienti già presentino in parte il suo odore, magari strofinando stipiti delle porte e finestre con un panno che avete precedentemente strofinato sulla sua guancia. Non temete, stiamo parlando di odori che solo un animale può percepire e che non recheranno nessuna puzza.
L’importante è che, giunti nel nuovo luogo, si sentano liberi e lo riconoscano subito come un territorio amico e sicuro, dove possono ritrovare tutti i loro giochi e oggetti di sempre, oltre che cibo e acqua fresca sempre a disposizione.
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