Il “Manifesto per la Terra”: i principi d’azione
Nell’anno 2004 è stato redatto, per opera di un gruppo di studiosi canadesi e in particolare di Ted Mosquin e Stan Rowe, un “Manifesto” che elenca i fondamenti di quella che viene definita un’Etica Ecocentrica. Il Manifesto ha fatto seguito alla Piattaforma dell’Ecologia Profonda, in otto punti, elencati da Arne Naess e George Sessions negli anni Novanta del secolo scorso.
E’ opportuno notare che i movimenti di pensiero di questo tipo, presenti nel mondo anglosassone sia pure con seguito numerico modesto, sono quasi assenti in Italia. Come dato positivo, ricordo comunque che i libri e i siti presenti in italiano sono quasi tutti successivi all’anno 2000: si tratta quindi di un movimento nascente ma con interesse in aumento. Riporto di seguito i punti salienti del “Manifesto per la Terra”, che consiste in una premessa e nella successiva esposizione di undici principi, sei di base e cinque di azione. Il Manifesto e gli otto Principi sono facilmente reperibili sul sito www.ecospherics.net. Ecco una sintesi del contenuto:
L’esperimento dell’umanità, vecchio di diecimila anni, di adottare un modo di vita a spese della Natura e che ha il suo culmine nella globalizzazione economica, è fallito. La ragione di questo fallimento è che abbiamo messo l’importanza della nostra specie al di sopra di tutto il resto, abbiamo considerato la Terra e i suoi ecosistemi soltanto come risorse che servono i nostri bisogni e desideri.
Molti si rivolgono a fedi o credenze che tolgono ogni importanza a questo mondo e non si rendono conto in senso profondo che siamo generati dalla Terra e sostenuti da essa durante tutta la vita. Nella cultura industriale oggi dominante, la Terra-come-madre non è una percezione di per sé evidente. Pochi si soffermano giornalmente a considerare con un senso di meraviglia la fonte da cui siamo venuti e verso la quale alla fine tutti ritorneremo. Poiché noi siamo un prodotto della Terra, l’armonia delle sue terre, mari, cielo e dei suoi innumerevoli bellissimi organismi porta ricchi significati raramente compresi.
Se non viene riconosciuto che l’Ecosfera è l’indispensabile substrato comune di tutte le attività, la gente continuerà a mettere al primo posto il proprio interesse economico immediato. Senza una prospettiva ecocentrica che mantenga saldamente valori e scopi in una realtà ben più grande di quella della nostra sola specie, la risoluzione dei conflitti politici, economici e religiosi sarà impossibile. Se la ristretta focalizzazione sulle comunità umane non viene ampliata fino a comprendere la vita degli ecosistemi, i programmi per modi di vivere in buona salute sono destinati a fallire.
Un sentimento di fiducia verso l’Ecosfera, un’empatia spirituale ed estetica con la Natura di cui siamo parte, un sentimento di riverente meraviglia per il miracolo della Terra Vivente e le sue misteriose armonie, sono la base indispensabile di ogni vera rivoluzione spirituale e di vita.
La recente conoscenza profonda che l’Ecosfera è il valore più grande è derivata dagli studi cosmologici, dall’ipotesi Gaia e specialmente dalla comprensione dell’ecologia. La realtà centrale per gli organismi – circa 25 milioni di specie – è che sono tutti Figli della Terra. Nessuno esisterebbe senza il pianeta Terra.
Ciò che chiamiamo Vita, che costituisce un mistero e un miracolo, è inseparabile dalla storia evolutiva della Terra, dalla sua composizione e dai suoi processi. Perciò la priorità etica deve spostarsi dall’umanità alla Terra, che la comprende e ne consente l’esistenza.
I “Principi di base” del Manifesto sono:
- L’Ecosfera è il centro di valore per l’umanità.
- La creatività degli ecosistemi della Terra dipende dalla loro integrità.
- La visione del mondo centrata sulla Terra è confermata dalla Storia Naturale.
- Un’Etica ecocentrica si basa sulla consapevolezza del nostro posto in Natura.
- La visione ecocentrica dà valore alla diversità degli ecosistemi e delle culture.
- Un’Etica ecocentrica supporta la giustizia sociale
I “Principi di Azione” sono:
- Difendi e preserva il potenziale creativo della Terra.
- Riduci la dimensione della popolazione umana.
- Riduci il consumo umano di parti della Terra.
- Promuovi un modo di governare ecocentrico.
- Diffondi il messaggio.
Di questi punti, uno dei più difficili è la riduzione della popolazione umana, ma l’unico modo etico e auspicabile è quello della consapevolezza e dell’istruzione: è presumibile che una coppia libera da condizionamenti di istituzioni religiose o di autorità industrialiste-sviluppiste non desideri più di due figli. Poiché mediamente un quinto dell’umanità non forma coppia o non vuole figli, l’umanità diminuirebbe fino a valori accettabili nel giro di alcuni secoli.
Altro punto importante à l’ultimo: cosa possono fare in pratica l’individuo singolo, o i piccoli gruppi? Parlare, spiegare, gettare un seme, che ogni tanto germoglia. Coloro che sono d’accordo con i principi elencati li diffonderanno fra i conoscenti e con l’istruzione. Il compito iniziale più urgente è far prendere coscienza a tutti della loro dipendenza funzionale dagli ecosistemi della Terra e dei legami con tutte le altre specie. La prospettiva attuale, che guarda solo l’umano, è sempre un pericolo, come dimostrano chiaramente le religioni e le ideologie umanistiche, in continuo conflitto fra loro.
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