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Published On: Lun, Gen 5th, 2015

Il “Manifesto per la Terra”: i principi d’azione

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manifesto-terraNell’anno 2004 è stato redatto, per opera di un gruppo di studiosi canadesi e in particolare di Ted Mosquin e Stan Rowe, un “Manifesto” che elenca i fondamenti di quella che viene definita un’Etica Ecocentrica. Il Manifesto ha fatto seguito alla Piattaforma dell’Ecologia Profonda, in otto punti, elencati da Arne Naess e George Sessions negli anni Novanta del secolo scorso.

E’ opportuno notare che i movimenti di pensiero di questo tipo, presenti nel mondo anglosassone sia pure con seguito numerico modesto, sono quasi assenti in Italia. Come dato positivo, ricordo comunque che i libri e i siti presenti in italiano sono quasi tutti successivi all’anno 2000: si tratta quindi di un movimento nascente ma con interesse in aumento. Riporto di seguito i punti salienti del “Manifesto per la Terra”, che consiste in una premessa e nella successiva esposizione di undici principi, sei di base e cinque di azione. Il Manifesto e gli otto Principi sono facilmente reperibili sul sito www.ecospherics.net. Ecco una sintesi del contenuto:

L’esperimento dell’umanità, vecchio di diecimila anni, di adottare un modo di vita a spese della Natura e che ha il suo culmine nella globalizzazione economica, è fallito. La ragione di questo fallimento è che abbiamo messo l’importanza della nostra specie al di sopra di tutto il resto, abbiamo considerato la Terra e i suoi ecosistemi soltanto come risorse che servono i nostri bisogni e desideri.

Molti si rivolgono a fedi o credenze che tolgono ogni importanza a questo mondo e non si rendono conto in senso profondo che siamo generati dalla Terra e sostenuti da essa durante tutta la vita. Nella cultura industriale oggi dominante, la Terra-come-madre non è una percezione di per sé evidente. Pochi si soffermano giornalmente a considerare con un senso di meraviglia la fonte da cui siamo venuti e verso la quale alla fine tutti ritorneremo. Poiché noi siamo un prodotto della Terra, l’armonia delle sue terre, mari, cielo e dei suoi innumerevoli bellissimi organismi porta ricchi significati raramente compresi.

Se non viene riconosciuto che l’Ecosfera è l’indispensabile substrato comune di tutte le attività, la gente continuerà a mettere al primo posto il proprio interesse economico immediato. Senza una prospettiva ecocentrica che mantenga saldamente valori e scopi in una realtà ben più grande di quella della nostra sola specie, la risoluzione dei conflitti politici, economici e religiosi sarà impossibile. Se la ristretta focalizzazione sulle comunità umane non viene ampliata fino a comprendere la vita degli ecosistemi, i programmi per modi di vivere in buona salute sono destinati a fallire.

   Un sentimento di fiducia verso l’Ecosfera, un’empatia spirituale ed estetica con la Natura di cui siamo parte, un sentimento di riverente meraviglia per il miracolo della Terra Vivente e le sue misteriose armonie, sono la base indispensabile di ogni vera rivoluzione spirituale e di vita.

La recente conoscenza profonda che l’Ecosfera è il valore più grande è derivata dagli studi cosmologici, dall’ipotesi Gaia e specialmente dalla comprensione dell’ecologia. La realtà centrale per gli organismi – circa 25 milioni di specie – è che sono tutti Figli della Terra. Nessuno esisterebbe senza il pianeta Terra.

Ciò che chiamiamo Vita, che costituisce un mistero e un miracolo, è inseparabile dalla storia evolutiva della Terra, dalla sua composizione e dai suoi processi. Perciò la priorità etica deve spostarsi dall’umanità alla Terra, che la comprende e ne consente l’esistenza.

I “Principi di base” del Manifesto sono:

  • L’Ecosfera è il centro di valore per l’umanità.
  • La creatività degli ecosistemi della Terra dipende dalla loro integrità.
  • La visione del mondo centrata sulla Terra è confermata dalla Storia Naturale.
  • Un’Etica ecocentrica si basa sulla consapevolezza del nostro posto in Natura.
  • La visione ecocentrica dà valore alla diversità degli ecosistemi e delle culture.
  • Un’Etica ecocentrica supporta la giustizia sociale

I “Principi di Azione” sono:

  • Difendi e preserva il potenziale creativo della Terra.
  • Riduci la dimensione della popolazione umana.
  • Riduci il consumo umano di parti della Terra.
  • Promuovi un modo di governare ecocentrico.
  • Diffondi il messaggio.

Di questi punti, uno dei più difficili è la riduzione della popolazione umana, ma l’unico modo etico e auspicabile è quello della consapevolezza e dell’istruzione: è presumibile che una coppia libera da condizionamenti di istituzioni religiose o di autorità industrialiste-sviluppiste non desideri più di due figli. Poiché mediamente un quinto dell’umanità non forma coppia o non vuole figli, l’umanità diminuirebbe fino a valori accettabili nel giro di alcuni secoli.

Altro punto importante à l’ultimo: cosa possono fare in pratica l’individuo singolo, o i piccoli gruppi? Parlare, spiegare, gettare un seme, che ogni tanto germoglia. Coloro che sono d’accordo con i principi elencati li diffonderanno fra i conoscenti e con l’istruzione. Il compito iniziale più urgente è far prendere coscienza a tutti della loro dipendenza funzionale dagli ecosistemi della Terra e dei legami con tutte le altre specie. La prospettiva attuale, che guarda solo l’umano, è sempre un pericolo, come dimostrano chiaramente le religioni e le ideologie umanistiche, in continuo conflitto fra loro.

 

© 2015, Guido Dalla Casa. All rights reserved.

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About the Author

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- Guido Dalla Casa è nato nel 1936 a Bologna, dove ha frequentato il Liceo Scientifico e si è laureato in Ingegneria Elettrotecnica. Dal 1959 al 1997 ha svolto l’attività di dirigente dell’ENEL nelle aree tecnica e commerciale della distribuzione, nelle sedi di Torino, Vercelli, Milano e Brescia. Ora vive a Milano, dove fa parte del Gruppo Ecologia ed Energia dell’ALDAI. Dal 1970 circa si interessa di filosofia dell’ecologia e di filosofie orientali e native. E’ docente di Ecologia Interculturale presso la Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa di Rimini (Università di Urbino). Tiene corsi di Scienze Naturali ed Ecologia Profonda come docente volontario alla UNITRE di Saronno e in altre UNITRE dell’area milanese. Ha pubblicato alcuni libri: L’ultima scimmia (1975) per la Casa Editrice MEB, Ecologia Profonda (1996) per l’Editrice Pangea, Inversione di rotta (2008) per Il Segnalibro, L’ecologia profonda. Lineamenti per una nuova visione del mondo (2008) e Guida alla sopravvivenza (2010) per Arianna, Ambiente: Codice Rosso (2011) per l’Editrice Jouvence, oltre a numerosi articoli su varie Riviste, quasi tutti su argomenti di ecologia profonda.

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