Eswaramma |Incontro con la Madre
La giornata iniziò in un modo totalmente normale, se normale si può definire una giornata ai Piedi di Baba. Il Mandir era vestito a festa per la festa di Eswaramma, la divina Madre di Sai, collane di fiori colorati erano ovunque, la grande foto di Eswaramma, che aveva lasciato il corpo ormi da anni, risaltava in fondo nel Tempio di Brindavan, a Whitfield in India. Quel giorno particolare ero stanca, non mi sentivo di fare le file come ogni giorno, file per l’estrazione del numero, che avrebbe destinato dove mi sarei seduta quel giorno. Mi sedetti fuori dal tempio, su un muretto, preferivo guardare il cielo e non sentirmi stretta tra la folla che ormai riempiva l’ashram.
La gioiosa festa iniziò e la musica dei bajan arrivò soave all mie orecchie e splendido il Darshan del Divino Maestro, ma dalla mia posizione esterna, non vedevo bene, solo la magnifica energia mi avvolse e penetrò nell’anima come sempre. Subito mi ritrovai in un tempo senza Tempo, una luce bianca era sia fuori che dentro di me, setii un arpa suonare una musica celeste, non terrena, e vidi all’ interno della luce, schiere di angeli, o cosi’ a me sembrarono, le vesti trasperenti fatte di luce dorata e i visi soavemente illuminati dalla luce divina. Mi guardai intorno estasiata, la visione era di pura bellezza e beatitudine, una beatitudine che era dentro di me e permeava tutta la scena. Una fanciulla bionda suonava l’arpa celestiale quasi non toccando le corde, solo sfiorandole. Non avrei voluto più lasciare quella stellare compagnia, che bellezza e che pace in quella dimensione, nessun trambusto, nessuna preoccupazione, nessun dolore. Il tempo era immobile in un Eterno Presente, la nostra vera casa, desiderata con nostalgia e struggimento, la Beatitudine Divina. Un rumore mi riportò sulla terra e nel mio corpo fisico intorpidito.Vidi avvicinarsi a me due anziane signore indiane, avvolte nei loro saree multicolori, bellissimi e delicati. In un primo momento non ci feci molto caso, mi parvero due donne comuni, tra le tante che incontravo per la strada, una di loro improvvisamente si avvicinò e mi fissò negli occhi, poi appoggiandosi a me mi toccò come per accarezzarmi; sorrise sedendosi vicina a me sul muretto, così vicina che le nostre gambe si toccavano.
Provai una strana sensazione, pensai che quel volto non mi era estraneo, i suoi occhi a mandorla, grandi e scuri erano famigliari. La celebrazione si concluse e mi accorsi che la signora misteriosa e bellissima era andata via. Mi incamminai dentro il Tempio, ora semi vuoto, tutti i devoti erano defluiti all’ esterno tramite i cancelli ora aperti. Camminavo in uno stato molto particolare e gioioso, mi avvicinai distrattamente al grande quadro di Eswaramma la Madre di Swami e restai pietrificata! Premetto che non avevo la avevo mai incontrata mentre era in vita, ne avevo visto molte sue foto, essendo da poco in india e da poco devota di Baba, solo un immagine o due, di sfuggita.
Lo sbalordimento lasciò il posto ad una gioia indescrivibile, ecco chi era la Signora Misteriosa che dolcemente mi aveva accarezzata senza parlare e si era seduta vicino a me, in un giorno a Lei dedicato e per me un po’ triste dove avevo ripensato alla mia mamma persa da pochi mesi.
Eswaramma si era materializzata nel suo corpo asceso e mi aveva benedetto con la sua Amorevole e Materna Presenza. Cosa aggiungere? Dico solo e ancora Grazie, grazie, grazie. Aum Sai Ram.
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