Agricoltura Quantistica – ovvero – Agricoltura Omeodinamica Frequenziale
(Articolo scritto da Giuseppe Distefano)
E’ proprio grazie all’applicazione della fisica quantistica al metodo dell’ agricoltura omeodinamica che si ottiene l’agricoltura “omeodinamica frequenziale”.
È un nuovo metodo di fare agricoltura che considera l’azienda agraria come un organismo e propone di riequilibrare i suoi vari componenti a livello bioenergetico (agricoltore, terreno, piante ed animali), con l’obiettivo di ottenere una serie di vantaggi, rappresentati dal rispetto della vita in tutte le sue infinite forme.
Comunicazione (flusso energetico) fra tutte le componenti dell’azienda, come base per ottenere ottimi risultati, vibrazioni che portano salute, fertilità, biodiversità e vitalità. Riequilibrio e stimolo dei processi energetici, in pratica, così come avviene in campo medico, con la fisica quantistica è possibile effettuare la diagnosi, individuare la cura e quindi intervenire per riportare piante, animali e terreno alle condizioni originarie d’equilibrio. Trattare il soggetto con la frequenza simile, rimettere in risonanza il corpo disarmonico con la frequenza capace di ristabilire lo stato di salute originario.
La somministrazione di rimedi omeopatici, a differenza dell’ agricoltura omeodinamica, anziché essere scelti per analogia in base all’effetto svolto nell’uomo, questa volta vengono testati dal sistema quantistico per essere certi che siano armonici ed in risonanza (frequenze simili), riequilibrano e stimolano i processi energetici vitali, insomma, una sorta di OMEOPATIA ELETTRONICA FREQUENZIALE. Il metodo pone maggiore attenzione e sensibilità nei confronti dei cicli naturali, rispettoso della natura e della salute dell’uomo.
Quali sono i vantaggi di consumare cibi provenienti da agricoltura “omeodinamica frequenziale”?
La forza vitale, che governa la natura, porta alla produzione di alimenti sani in un equilibrio dinamico dell’ecosistema. Il cibo, come il nostro corpo è energia concentrata, ed esso ha un impatto notevole sull’organismo, biochimico, biomeccanico e vibrazionale.
Tenendo conto che ogni cibo ha una suo “range” di frequenze, ecco che una dieta normalmente variata e quantistica dà al nostro organismo una continua armonizzazione frequenziale con la totale abolizione di qualunque farmaco chimico.
In conclusione il cibo diventa prodotto comunicativo, altamente risonante, ovvero, rimedio omeopatico frequenziale risonante.
Sono molte, ormai le testimonianze sui benefici delle produzioni prodotte con questo metodo:
a) dalla produzione di grano duro per ottenere farine, anche se derivanti da varietà cosiddette industriali, in cui sono state migliorate geneticamente alcune componenti proteiche del glutine per venire incontro alle necessità della lavorazione industriale, favorendo l’insorgenza di fenomeni di intolleranza, la coltivazione col metodo “omeodinamico frequenziale” ha ridotto questi effetti. L’abbattimento totale si ha con la coltivazione di grani antichi, considerato che i cereali antichi sono più assimilabili ed hanno un minor potenziale allergizzante. Esistono in Italia varietà che non hanno nulla da invidiare al Kamut e soprattutto non occorre scomodare i Faraoni, dando il meglio a livello superiore, assimilati senza problemi. Gusto, piacere e tanta energia frequenziale risonante;
b) la produzione di olio d’oliva extra vergine, non più intollerante, come dimostrano le testimonianze di chi lo consuma assiduamente;
c) stesso dicasi per i pomodori e d i carciofi; via le intolleranze, facilmente digeribili;
d) per non parlare delle carote, delle patate e delle zucchine. Per chi si avvicina per la prima volta a questa esperienza, riscopre gli odori, i profumi, i sapori di un tempo, ormai dimenticati, tant’è che a volte il consumatore fa fatica a ricordarli. L’approccio industriale all’agricoltura ha annientato tutto ciò, causando enormi difficoltà nei processi di digestione ed assimilazione (miglioramento genetico, fertilizzanti di sintesi, sempre più nuove molecole negli antiparassitari);
e) il vino; dalla mitologia e dalla saggezza antica il vino è gioia, utile all’ispirazione poetica e filosofica, rallegra il cuore, è energia, sempre nel rispetto della ricerca della misura. Il vino “omeodinamico frequenziale” ne possiede tutte le caratteristiche.
L’ agricoltura “omeodinamica frequenziale” si pone come regola per aiutare la terra a produrre ad un livello superiore rispetto ad altri metodi, perché migliore è la qualità dei cibi, maggiore è la sua incidenza sulla qualità della nostra alimentazione e del nostro benessere generale.
Nel I° workshop sull’agricoltura “omeodinamica frequenziale” svoltasi a Modica (RG) è stata illustrata la metodica di applicazione sull’agro-eco-ambiente per individuare le disarmonie e pianificare le terapie. Sono stati presentati i risultati delle aziende coinvolte in questo progetto, con particolare attenzione alla valutazione degli effetti agronomici ed ambientali.
Al culmine dei lavori è seguita una cena con ingredienti esclusivamente provenienti dalle aziende coinvolte.
Protagonista, oltre i prodotti, è stato lo Chef Gabriele Bacciottini, persona molto in vista fra l’altro per la sua attività di Presidente della SCUOLA EUROPEA SOMMELIER, con sede in Svizzera, che con molta abilità e saggezza ha saputo comporre ben sette portate , definendo i prodotti da agricoltura “omeodinamica frequenziale” prodotti “nobili” da trattare con delicatezza e molta attenzione, soprattutto avendo cura delle temperature di cottura affinché possano esaltare le proprie caratteristiche organolettiche.
I prodotti: vino bianco e rosso, zucchine, carciofi, pomodorini datterini, pomodori secchi, prezzemolo, olio extra vergine d’oliva, farine di semola rimacinate di grano duro, tutti esclusivamente omeodinamici frequenziali.
I piatti: zucchine ripiene, sugo di carciofi, parmigiane di zucchine, tortelli alla crema di carciofo, carciofi sott’olio, pappa al pomodoro, pane casereccio.
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