La mia Ri-Unione in Messico | Riflessi deviati della Luce
Ricordo una frase di Goethe “Qualunque sia la cosa che potete fare o che sognate di fare, fatela. L’audacia ha in sé genio, potenza e magia. Cominciatela ora.” W. H. Murray ha compreso questa citazione in un discorso più ampio “Le pouvoir de l’engagement!”, la potenza che si scatena quando ci si impegna veramente, in cui parla di idee meravigliose abortite a causa della non conoscenza di un principio basilare: l’Universo, la Provvidenza, si mette in marcia con colui che agisce davvero e lo sostiene.
Questo è ciò che sto vivendo con una gratitudine immensa e mi trovo in una danza sincronica in cui sono le persone, gli eventi, le situazioni a venirmi incontro, è veramente magico ed è ciò che auguro dal più profondo ad ognuno, essere nel flusso, senza forzature o resistenze solo pace, armonia e Bellezza.
Accadono coincidenze che sembrano fortuite e che invece guidano un percorso, sono contenimento, accompagnamento, direzione.
Nel mio viaggio di Ri-Unione in Messico, in questo momento, a Playa, i prezzi sono folli e non riuscivo a trovare una collocazione accettabile ma soprattutto dentro sentivo una voce perentoria che diceva “via da qui”. Ho avuto il dono di conoscere molte persone durante il soggiorno a Playa tra cui un ragazzo che mi ha detto: “quando sei confusa e non sai cosa fare, la mattina presto vai e parla col mare, lui non ti risponde ma poi la risposta arriva”.
Così, avvilita perché il tempo passava e l’appartamento da affittare non si trovava, mi sono seduta sulla riva chiedendomi se l’avventura in Messico davvero stesse per terminare e dentro ho sentito un forte “no! non finisce qui!”, è scattato qualcosa. Sono andata alla stazione centrale e ho preso il primo pullman in partenza, per un paesino che avevo sentito solo nominare da un cameriere a cui avevo chiesto informazioni su posti “tranquilli” nei dintorni. Sono partita.
Ed è così che sono approdata a Puerto Morelos, una pizza nel locale di un italiano, Antonio, che mi ha presa immediatamente in simpatia e mi ha guidata per tutto il paesino, aiutata a trovare l’appartamento che cercavo, trattenendosi per la trattativa e la traduzione. Il prezzo è diventato esattamente la cifra che potevo permettermi di spendere e la persona che me lo ha affittato si chiama come il luogo da cui provengo. Ho confermato la casa e lasciato l’acconto… mentre dentro di me mi sembrava di fare qualcosa di folle; eppure sentivo che andava bene così. Per tornare a Playa avrei dovuto prendere la corriera che passava di lì ogni ora, l’ora però non sapevo quale fosse… ma il pullman stava “giusto” fermandosi nel momento in cui sono arrivata alla fermata. Mezz’ora a piedi sulla Quinta per raggiungere l’hotel e arrivata al ballatoio del quarto piano di punto in bianco si è scatenata una pioggia torrenziale.
Questi sono solo alcuni degli eventi sincronici che mi sono capitati, se ne stanno muovendo altri, ne sento il profumo, silenziosi e potenti come questo vento, come l’oceano che ho di fronte mentre scrivo. Ci sono tre chilometri di palude con i coccodrilli alle mie spalle e davanti il mare con la barriera corallina a protezione. Questo è un luogo incantato. E magici sono anche gli incontri, negli occhi ho la danza in cui ci si prende per mano e mentre tieni quella mano, guardi quegli occhi, sei con l’anima nell’anima, danzi, sei lì completamente, in uno scambio profondo e intenso. Poi la danza continua e la mano cambia, hai di fronte altri occhi, un’altra anima sorella con cui interagisci dal profondo, nel continuo scambio di quanto è utile a ciascuno. Il travaglio dei primi giorni è abbondantemente superato, è stato prezioso e ora comprendo perché sentivo questo come il “mio” viaggio e di voler partire da sola, tutto questo non sarebbe accaduto altrimenti. Mentre sento nel profondo che tutto và ricomponendosi, ricompattandosi, vedo i contorni farsi nitidi, sento l’appartenenza a questo luogo, a questa vita e mi è chiaro che essere se stessi è una scelta ed è possibile, per non essere che un riflesso deviato della propria stessa Luce.
© 2014, Alessandra Pizzi. All rights reserved.