Luna piena e musica: da Beethoven a Debussy, ascoltate questi brani!
Al di là di qualsiasi credo, religione, filosofia, tendenza, visione, attitudine spirituale, c’è un linguaggio davvero universale che forse meglio di qualunque altro riesce a comunicare l’incomunicabile, a dialogare con l’anima nel profondo: la musica.
Credo non servano nemmeno troppe parole per “presentare” brani del genere, come molti altri lasciatici in eredità da Geni che di sicuro il barlume di illuminazione l’hanno vissuto molto da vicino, un’ispirazione così commovente e precisa nell’accordarsi al cuore intimo della realtà essenziale (che è armonia, suono, vibrazione) da rimanere immortale, indelebile, in grado di emozionare e commuovere con una intensità pari solo all’Origine di tutte le cose che è, appunto, energia, energia vibrazionale. E con uno struggimento pari al ritorno a casa di un viandante dopo un lungo e tormentato viaggio.
Una casa senza pareti né muri né finestre, ma calda e morbida come l’abbraccio di una Madre che accoglie, come il manto stellato della volta celeste.
Tornare all’origine, il luogo originario del Sè al di là di ego e personalità di facciata, un bagno nella meraviglia del puro essere.
Un bagno di meraviglia, l’anticamera per quello stato di gioia e beatitudine che i rishi indiani chiamano Ananda.
Dedichiamoci qualche minuto per ascoltare queste melodie che sono come mantra per il nostro spirito.
Lasciamo che entrino in ogni nostra cellula rigenerandola, cullandola come una ninna nanna densa di amore, quell’amore magnetico a cui obbedisce l’universo intero, un amore disinteressato e non giudicante, che tutto accoglie e tutti include e tutti ama proprio così come siamo.
Percepiamo l’abbraccio della luna piena che abbaglia e che, nel suo momento di massimo fulgore, forse amplifica e un po’ inganna le percezioni, ma tutto rende più magico, poetico, surreale.
Possiamo concederci di essere volubili e vulnerabili come la Luna, satellite che nutre d’ambrosia più i poeti che i mistici i quali forse dal Sole e dalla sua chiarezza di visione traggono maggiore conforto e ispirazione. La materia oscura (che poi oscura non è) può essere una carezza anche per chi ha paura del buio.
Tutto ciò che esiste è un unico essere vivente e la luce è messaggera della vita,
perché è viva e contiene ogni informazione.
Tutto è fatto di luce e lo spazio tra le cose non è vuoto.
Ogni cosa è uno specchio, che riflette la luce e crea immagini di quella luce
e il mondo dell’illusione, il Sogno,
è come fumo che non ci permette di vedere ciò che siamo veramente.
Il nostro vero sé è puro amore, pura luce
– saggezza Tolteca cit. Don Miguel Ruiz – I Quattro Accordi
Ciò che ci fa evolvere non è ciò che illumina, ma ciò che ispira fin nelle viscere e rende ampi, sempre più ampi, come l’universo. Integrali.
Ciò che ci fa uscire anche per un solo attimo dalle strettoie della nostra personalità e ci fa precipitare o innalzare in abissi o altitudini dove ci si sente davvero liberi.
Non percepite libertà nell’ascoltare questi brani? Che tipo di libertà? Fateci caso…
Quale parte del corpo viene più sollecitata ascoltando in rilassatezza questa musica?
Concedetevi di farlo perché non avete idea di quanto beneficio se ne possa trarre.
Il nostro corpo è assuefatto alla prudenza, alla timidezza, alla chiusura, all’istinto di sopravvivenza che induce alla paura.
Ma avrebbe soltanto bisogno di danzare, fluire nella Coscienza neutra della vita in quel campo al di là del giusto e dello sbagliato dove – citando il poeta Sufi Rumi, risiede un campo immenso di possibilità.
Lasciatevi danzare da tutte le possibilità che restano, e fluite con quelle che potete creare voi.
La luna vi sia compagna, sorella, amante, madre, amica, musa… senza dimenticarvi che
la Luna
è “solo” un simbolo,
una dimensione dell’anima
una potenza di visione,
una forza.
La luna è fuori ma,
soprattutto,
è dentro di noi
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