Laurea on-line: come e perchè reinventarsi ad ogni età
(Articolo scritto da Monica F.)
Si sente spesso parlare di qualche amico o conoscente che ha ripreso gli studi iscrivendosi ad una università on-line. La prima reazione generalmente corrisponde ad un immotivato scetticismo -laurea on-line?- spesso per via di facili associazioni con le scuole private di recupero anni ed altre istituzioni che in qualche modo ‘facilitano’ lo studente al conseguimento del proprio obbiettivo.
La realtà invece, dimostra come su questo argomento ci sia poca informazione e tanto pregiudizio, a cominciare dal fatto che le università online sono degli enti riconosciuti dal MIUR – come stabilisce il decreto legge del 17/03/2003 – per cui i titoli di studio avranno lo stesso valore di quelli ottenuti presso un ateneo tradizionale. Ma andiamo insieme a scoprire i come e i perché di questa nuova frontiera del mondo accademico.
Innanzitutto partiamo con il concetto di e-learning: questa forma presa in prestito dall’inglese non significa altro che apprendimento online, ovvero la possibilità di studiare senza doversi recare in sede a seguire le lezioni, le quali sono fruibili direttamente sul proprio dispositivo portatile.
Le università telematiche hanno proprio questo vantaggio, ovvero permettono a chi lavora di trovare il tempo necessario per dedicarsi allo studio senza per questo perdere l’importante contributo fornito dalle lezioni. Ovviamente per quanto i problemi logistici vengano eliminati, le lezioni sono obbligatorie come in qualsiasi altra università, e alcuni atenei prevedono anche dei corsi frontali presso la propria sede. Tutto questo però lasciando alla persona molta più possibilità di gestione del proprio tempo rispetto ai corsi tradizionali.
Facciamo un esempio.
Una persona di mezza età può decidere di cambiare vita e dedicarsi di più a sé stessa e agli altri, decidendo di frequentare, per esempio, un corso di psicologia. Questo corso aiuterebbe ad approfondire le conoscenze in diversi settori delle discipline psicologiche, che riguardano di base i principali insegnamenti teorici e, successivamente, quelli operativi: dalla psicologia intesa come materia generale, a quella sociale e dello sviluppo, per poi passare alle dinamiche del comportamento e delle relazioni umane.
Questi insegnamenti di certo contribuiscono a fornirci un bagaglio di conoscenze utilissime alla conoscenza del sé e dell’altro, anche quando ci approcciamo a dei gruppi di persone che, inevitabilmente, racchiudono personalità molto diverse fra loro.
In questo caso tutto il materiale necessario alla preparazione degli esami viene messo a disposizione online, comprese le video-conferenze delle lezioni nel caso si abbia la necessità di ritornare su alcuni punti. Un esempio di università online riconosciuta dal MIUR, fra le altre, è la UniCusano; qui possiamo trovare l’elenco completo.
Insomma, orari flessibili, reperibilità del materiale, possibilità di seguire le lezioni da casa e presenza di un tutor. Sono questi i motivi principali per cui le università online stanno avendo un gran successo negli ultimi anni.
Tornando al nostro esempio, gli studi in psicologia aiutano noi stessi nel processo di crescita dell’individuo che rappresentiamo e questo, non meno importante, ci dà la possibilità anche di offrire questo bagaglio agli altri, alla nostra cerchia di amici o conoscenti e, perché no, di ampliarla.
Ecco che abbiamo oggi a disposizione un mezzo utile per fare della nostra esistenza una “cosa” in evoluzione.
Sono infatti molte le teorie psicologiche che incentrano tutto il loro studio sulla “evoluzione dell’io”.
Peter Uspenskij sostiene infatti che ”quando avremo riconosciuto come sia importante nello studio dell’uomo il punto di vista della sua evoluzione possibile, capiremo che la prima risposta alla domanda -che cos’è la psicologia?- dovrebbe essere: la psicologia è lo studio dei principi, delle leggi e dei fattori relativi alla evoluzione possibile dell’uomo”.
La nostra idea è che l’uomo, come noi lo conosciamo, non è un essere compiuto.
La natura infatti ci genera e ci “guida” fino a un certo punto e poi lascia che noi, da soli, ci evolviamo portando avanti anche la nostra interiorità, usando la nostra forza di volontà -conscia o inconscia-.
Tutto sommato è come se l’uomo dovesse sviluppare delle caratteristiche che crede di avere ma in effetti non possiede, o meglio, forse le possiede in maniera innata ma non sa ancora come svilupparle autonomamente. Ecco come possiamo definire l’idea di evoluzione interiore.
Verrà spontaneo pensare: ma quindi l’uomo non conosce se stesso?
Forse no, o comunque non del tutto.
Facciamo un esempio. L’uomo ha inventato molte cose o macchine, e sa bene quanto sia complicato raggiungere certi gradi di complessità affinché il risultato sia quello prospettato. Lo stesso ragionamento dovrebbe essere fatto anche nei confronti dell’uomo stesso.
L’essere umano è una macchina molto complessa, e ha bisogno di profondo studio non tanto per imparare quello che sa fare, ma quello che potenzialmente potrebbe fare.
Ecco dove risiede la chiave di lettura di questa nostra evoluzione interiore.
In questo preciso punto entra in campo la psicologia, intesa nel suo impiego migliore. Dovrebbe essere infatti una lampada con la quale noi stessi sondiamo le fondamenta di questa macchina eccezionale chiamata “uomo” -e donna, ovviamente- per capire le sue reali potenzialità, tenendo presente i fattori esterni della nostra esistenza, come influenze o shock e, scoperti i segreti che ci governano, fare del nostro meglio per migliorarci.
© 2014 – 2018, Redazione di Quantic Magazine. All rights reserved.