Accadd
e all’ improvviso, nessun segnale precedette questa grande rivelazione. Non praticavo nessuna disciplina spirituale allora, non sapevo meditare, non avevo incontrato nessun Maestro spirituale, ne lo cercavo, non coscientemente.
Cercavo Dio, Lui si, ma solo ogni tanto, quando le domande ricorrenti mi tormentavano: perche’ siamo qui? Esiste altro oltre cio’ che percepiamo?
Fin da bambina avevo avuto strane esperienze e contatti con esseri angelici e invisibili, fin da piccolissima sapevo uscire dal mio corpo e danzare tra i colori astrali, gia dall’ infanzia avevo sentito la presenza di un Dio, di Gesù, nella mia vita, presenze tangibili e naturali, come possono essere percepite da una bambina molto piccola.
Mi sentivo un adulta prigioniera di un corpo da bambina, in una terra che non mi apparteneva, dove dovevo imparare a muovermi e ad interagire con gli altri, bambini ed adulti. Una straniera infagottata in un minuscolo corpo infantile, curiosa e distaccata, osservavo e imparavo, una sottile compassione mi permeava come fossi gia Madre piu che una figlia della terra.
Non ho le parole adatta per raccontare il mio primo nirvikalpa samadhi, ne credo esistano, anche se grandi Maestri realizzati. Lo hanno spiegato molto bene e senza dubbio meglio di quanto potrei fare io.
So soltanto che dallo stato di coscienza ordinaria fui catapultata in una dimensione sovrumana, uno stato di coscienza lontanissimo da quello abituale e terreno. Lo stato della Supercoscienza, solo che allora a ventinove anni, tanto, tanto tempo fa ormai, io non sapevo nulla a proposito di Samadhi, nulla di nulla, solo che mi accadde….tutto qui.
Questa esperienza di totale, e non solo parziale fusione con la Fonte, fusione che va oltre la luce di mille soli, che vidi con l’occhio dell’ anima, oltre l’Amore divino inesprimibile, oltre il corpo, la mente e tutti i corpi sottili che conosciamo, oltre l’ Oltre, oltre l’ hiranyangarbha o uovo cosmico primordiale sottile dorato che vidi all’inizio della risalita molto potente e quasi orgasmica della mia, allora Kundalini dormiente.
Fu come nascere davvero, come svegliarmi da un Sonno durato vite e vite, da un pianeta ad un altro, da un nome e forma ad un nuovo corpo, oltre i nomi e le forme divine, dei e angeli, demoni e alieni, paradisi e inferni, tutto scomparso, tutto illusione.
Fu come Rinascere in vita, il due volte nato, il Jivamukty, così lo chiamano in Oriente.
Allora sapevo solo di essermi fusa con Dio, di Essere Lui, io piccola goccia insignificante mi ero fusa nel Suo Oceano, l’ Io Sono, Dio.
Io ero in Lui, io ero Uno con Lui.
Rimando il lettore ai libri dei grandi maestri, Sathya Sai Baba, Yogananda, Raphael e Nisargadatta, per citarne solo alcuni, parlano di cio’ che ho vissuto nel nirvikalpa samadhi, dicono con parole sublimi, cio’ che io non vi saprei descrivere, non ho parole adatte per descrivere l’ indescrivibile; Colui di cui nulla si puo’ dire, neti, neti, Dio.
Fu una Grazia, un risveglio spontaneo della mia Coscienza sopita, da morta io divenni Viva, i veli di maya eterna illusione duale si ruppero, e una cascata di eterna beatitudine e consapevolezza mi invasero quasi facendomi lasciare il corpo, strumento e prigione della nostra vera sostanza, fatta del Padre, Eterna Bellezza, Vita infinita e Amore Cosciente.
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