“Ogni volta che in un luogo dell’universo la religione declina e l’irreligione avanza, o discendente di Bharata, Io vengo in persona. Discendo di era in era per liberare le persone pie, per annientare i miscredenti e ristabilire i princìpi della religione.” | tratto dalla Bagavat Gita – Capitolo 4
La Nascita divina di Satyanaryan Raju (1926-2011) è avvenuta a Puttaparthi, nell’Andra Pradesh (India del Sud) il 23 novembre 1926. A quattordici anni entra in uno stato di esaltazione al termine del quale, il 23 maggio 1940, annuncia di fronte allo stupore e alla incredulità’ di molti presenti “Io Sono Sai Baba”, assumendo lo stesso nome di un santo asceta musulmano, Sai Baba di Shirdi (1856-1918). Da allora comincia a raccogliere i primi devoti soprattutto indiani in un piccolo ashram, che oggi con il nome di Prashanti Nilayam è diventata una parte a se del villaggio di Puttaparthi situato nel deserto del Deccan nel centro sud dell’ India.
Il mistero della nascita di un Avatar e’ difficilmente compreso dalla maggioranza delle persone. Una discesa divina sulla terra è sempre accompagnata da eventi prodigiosi e segni sacri, decifrabili all’ inizio solo dalle anime pronte e chiamate a questo compito. Un Avatar discende sempre accompagnato da grandi anime e da molti suoi Deva o angeli che si incarnano con Lui non sempre nello stesso momento, alcuni prima, per preparare la Sua Discesa, altri dopo per continuare e diffondere il Suo Messaggio Sacro e lo supportano nella Sua Grande Missione. Sri Sathya Sai Baba e’ definito un Poorna Avatar, che significa completo e dotato di tutti i poteri o siddhi che devono accompagnare ogni Vero Avatar. Noi fedeli consideriamo Sathya Sai Baba un Avatar integrale completo e dotato di tutte le siddhi (purnavatar), come Krishna; la storia è stata anche percorsa da amshavatara avatar, tra cui Gesù Cristo, Ramakrishna e Aurobindo. Contrariamente ad altri maestri indiani – che considerano i miracoli come appartenenti a una sfera inferiore – Sathya Sai Baba affida la prova del suo Essere Avatar pienamente ai segni straordinari o siddhi. Offre ai suoi devoti ogni sorta di miracoli, nella sfera psichica (chiaroveggenza, profezie, apparizioni a migliaia di chilometri di distanza), sia nel regno fisico. Dalle mani del maestro esce ogni giorno una cenere sacra (vibhuti) cui sono attribuite proprietà miracolose. Il maestro è inoltre ritenuto capace di “materializzare” oggetti di ogni genere: statuette rappresentanti varie forme di Dio, anelli d’oro,fotografie, pietre preziose come nel mio caso, perle e altro che cadono dall’alto in forma di sfera di luce e si materializzano sui miei vestiti dopo meditazioni profonde o preghiere e davanti a testimoni oculari, presenti con me. Eccezionale l’emissione dalla Sua Bocca e a volte dalle Sue Mani del il LINGAM sacro o uovo cosmico primordiale hiranyangarbha simbolo del Signore Shiva, il Dio della distruzione – trasformazione, il distruttore di tamas o ignoranza, evento molto importante che Lui manifesta nella notte di Siva o Mahasivaratri.
Swami è stato visto trasformare sabbia in un volume della Bhagavad Gita, sassi in caramelle, fiori in diamanti, anelli da lui prodotti per un devoto trasformati nella forma mediante un semplice soffio, e soprattutto la Sacra Vibouthi, la famosa cenere sacra che esce dalle Sue Mani per curare tutte le malattie sia del corpo che dell’ anima, che anch’ io ricevetti fatta da Lui solo per me e che ritrovai anche anni fa un giorno nella mia casa sopra una sua foto, improvvisamente davanti ai miei occhi si riempi tutta di fiori di vibouthi finissima e profumata; una foto che conserviamo ancora in una teca nella casa in italia. Il Suo grande potere di resuscitare alcune persone e guarire istantaneamente malati terminali e di ogni genere di malattia, definita dalla scienza “inguaribile”.
Al di là dei “miracoli” – che, come è inevitabile, rendono Sai Baba molto conosciuto in tutto il mondo, ma allo stesso tempo impopolare e anche criticato, il Suo movimento spirituale, nato intorno a Lui e i suoi insegnamenti profondi, insiste sul superamento dell’ ego individuale per l’ universale e quindi trasformare la nostra visione duale, nella visione unitaria Senza Forma, in cui tutto e’ Uno e Dio vive in noi e ovunque.
Cercare nel nostro Tempio interiore la nostra dimenticata Divina Realtà, come il burro e’ nascosto nel latte, zangolando la nostra personalità frontale che vive nell’ illusione della separazione per trovare il burro dell’ Io Sono Dio.
I Suoi insegnamenti universali e non dogmatici, ci mostrano quindi la Via per un umanità’ finalmente unita da un unico Dio che può’ assumere ogni forma da lui voluta dal suo Sankalpa o volizione divina;che esiste una sola casta, quella dell’ Umanitaà, un solo Dio onnipresente ed onnisciente, Una sola Religione, quella dell’ Amore puro o Prema; che un cuore diviso non potrà mai vedere Dio, solo nell’ Unita’ e nella vera Fratellaza Compassionevole tra gli uomini, potremo Creare una nuova Terra, un Paradiso perduto e sognato da tanto, e un Eta’ nuova di Concordia, Amore e Verita’.
(Offerto ai Piedi di Loto del mio Amato Maestro Baba…jay Sai Ram…)
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