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Published On: Mer, Giu 21st, 2017

La web-dipendenza: la pandemia del XXI secolo. Come curarla?

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(articolo di Lenny Rossolovski – traduzione dal russo di Olga Samarina)

Avete mai visto una persona camminare per strada digitando o leggendo qualcosa su smartphone? Oppure coloro che non riescono a staccarsi dallo schermo mentre mangiano? Tutta la loro attenzione è concentrata sul piccolo schermo. Passano da una pagina all’altra, chattano, leggono le notizie durante il pranzo o cena. Sono immersi nel mondo digitale, e il mondo reale, per tali persone, non è altro che una fastidiosa decorazione.

La passione per il digitale e la virtualizzazione del nostro spazio vitale non sono così innocui come sembrano. Le nuove tecnologie hanno portato a casa nostra anche le nuove malattie. Ci sembra che non sia successo nulla di grave se abbiamo passato tutto il giorno davanti al computer. In realtà, la permanenza continua nello spazio virtuale comporta una serie di cambiamenti fisiologici, per nulla innocui. Si tratta di una dipendenza simile a quella dall’alcol, dal gioco o dalla droga.

La web-dipendenza è un disturbo psicologico, neurologico e psico-neurologico collegato alla disfunzione, durante l’uso degli strumenti digitali: personal conputer, smartphone, tablet,  della normale e funzionale asimmetria del cervello e della sostanza bianca, nonché alle disfunzioni nell’attività del sistema nervoso periferico (per esempio, la sindrome del tunnel carpale).

Fatevi alcune domande e rispondete con sincerità, senza nascondere la verità.

Ultimamente, avete avuto uno dei seguenti sintomi?

  • la necessità ossessiva di controllare la posta elettronica;
  • una piacevole eccitazione al pensiero di collegarsi alla rete;
  • la crescente durata della permanenza in rete;
  • la passione per lo shopping online;
  • il miglioramento dell’umore dopo essersi collegati;
  • una reazione negativa nel caso in cui il navigante deve interrompere la seduta, possibile aggressione nei confronti di una persona a causa di tale interruzione;
  • l’impossibilità di stabilire in anticipo l’orario dell’interruzione della seduta;
  • la trascuratezza nei confronti del proprio aspetto, degli impegni sul lavoro e in casa, dello studio, dell’igiene;
  • il restringimento del cerchio dei contatti, la dominanza delle conoscenze online, con le quali si passa più tempo che con gli amici reali;

La web-dipendenza è, in realtà, una malattia che incide molto negativamente sull’attività del cervello. Nella nostra epoca ha assunto il carattere di una pandemia. Centinaia di milioni delle persone ne sono afflitte, ma non è nemmeno pensabile ricevere un valido aiuto medico o guarire da questa malattia. Semplicemente perché gli specialisti in materia sono pochissimi, e la maggioranza dei navigatori della rete non sospetta di sottoporsi ad una minaccia reale e non virtuale. La passione per la realtà virtuale prima o dopo porterà a delle malattie fisiche, dalle quali sarà difficile o impossibile guarire.

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Purtroppo, la dipendenza dal computer non passa senza lasciare traccia. Ma come un alcolizzato si rifiuta di stabilire un nesso tra il peggioramento della salute e il consumo dell’alcol, anche colui che soffre di dipendenza da internet si comporta nella stessa maniera.

La vista è peggiorata? Ma è a causa di troppo lavoro, e poi con l’età, succede a tutti.

Di notte non si dorme? E’ lo stress.
La schiena fa male? E a chi non fa male, c’è tanta gente che se ne lamenta.

Un web-dipendente, come un alcolizzato, non è in grado di capire che la passione per il web si paga, e a caro prezzo.

Le passioni che finiscono con una dipendenza si pagano sempre con la salute, perché l’uomo deve svilupparsi armonicamente. Se doveste appassionarvi agli scacchi giocando per 15 ore al giorno, dimenticando delle passeggiate all’aria aperta, ciò inciderà sulla vostra salute. Perché con internet sarebbe diverso?

Ora leggete bene ciò che è scritto sotto, e dite se avete uno o più sintomi elencati. Siate sinceri, a se stessi non conviene mentire.

I sintomi fisici della web-dipendenza:

  • il peggioramento della vista;
  • l’abbassamento delle difese immunitarie;
  • il mal di testa;
  • una crescente stanchezza e, nei casi cronici, una stanchezza cronica;
  • i disturbi del sonno, l’insonnia;
  • i dolori alla schiena;
  • la sindrome del tunnel carpale;
  • l’estrema irritabilità;
  • l’aggressività nei confronti del prossimo;
  • il peggioramento della memoria, vuoti di memoria anche nei giovani;
  • le allergie;
  • le reazioni neurotiche;
  • le fobie;
  • un brusco peggioramento dell’attenzione, le difficoltà di concentrarsi su qualcosa, il peggioramento della capacità di ricordare e di assimilare l’informazione.
  • L’estrema stanchezza se si deve leggere i testi lunghi;
  • I dolori nel corpo, la sciatica;
  • Il comportamento asociale, la riduzione dei contatti con le persone in carne e ossa, le difficoltà dell’adattamento;

Il sintomo principale è la crisi di astinenza in assenza della possibilità di collegarsi a internet, il nervosismo, l’irritabilità, la confusione e la paura, la sensazione di non valere niente nel mondo reale;

L’assenza degli interessi nel mondo reale, il disprezzo verso ciò che è reale; I disturbi psichici, la depressione, la sindrome depressivo maniacale, la psicosi ed altro.

Una lunga permanenza davanti al computer influenza molto negativamente la psiche umana, non passa mai senza lasciare delle gravi conseguenze.

Il mondo delle nuove tecnologie ha portato le nuove malattie. Spegnete il computer e non riaccendetelo per almeno 24 ore. Se lo sopportate bene, se vi trovate un’altra occupazione e non sentite la nostalgia del piccolo schermo, questo significa che siete a posto.

Se invece vi sentite male, non sapete cosa fare e aspettate che le ore per poter tornare al computer passino in fretta, sarebbe meglio pensare seriamente alla vostra malattia (è una malattia, lo sottolineo) e a come curarla. Pensate a questa semplice verità: tutto ciò lascerà una traccia. Tra 10-15 anni dovreste frequentare degli studi medici cercando di tenere sotto controllo un mucchio di malattie. E’ una brutta prospettiva, e peraltro, vi è assicurata.

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TRE PASSI per risolvere una eventuale dipendenza da web

Il primo passo per rimuovere il problema della dipendenza da internet è diventare consapevoli della sua esistenza. Se non avete capito di trovarvi in una zona di rischio, non si può fare nulla. Soltanto dopo aver capito che il problema esiste, potete cambiare la situazione.

Il secondo passo è il bisogno dell’auto controllo. Non appena iniziate a cliccare qualsiasi pubblicazione in internet o nei social, dovete darvi il comando: stop.

In internet si va per avere uno scopo concreto e per cercare un’informazione concreta. Non c’è nulla di male se controllate la posta elettronica 2-3 volte al giorno, ma se lo state facendo 10-15 volte all’ora, è un serio problema, il sintomo della web-dipendenza. Stabilite le regole, mettete una sveglia o un timer. Due ore di internet al giorno sono sufficienti, e ne basteranno anche meno. Iniziando a navigare, accendete anche il timer. Dopo due ore, fate uno sforzo e alzatevi dalla scrivania, per oggi basta.

Il terzo passo è la ricerca di un’attività alternativa o di un hobby. Non riuscirete a liberarvi dalla web-dipendenza con niente. Iniziate ad appassionarvi alle passeggiate, all’uncinetto, a qualsiasi cosa non legata al web.

Il modo migliore per liberarvi dalla dipendenza dal computer lo offre la meditazione. La meditazione ripristina la struttura del cervello, normalizza lo sfondo ormonale, abbassa la voglia del digitale.

Pensate al fatto che la digitalizzazione della società non avviene semplicemente perché è andata così, questa porta profitti ad una stretta cerchia dei multimiliardari che se ne prendono una parte da leone. Le persone più ricche del pianeta non sono i cantanti o i letterati, gli scienziati o i politici, ma i padroni dei social network, gli sviluppatori dei sistemi operativi, e dei negozi online. Tra l’altro, lo stesso Bill Gates vieta alla figlia di usare internet per più di 2 ore alla settimana; ci sarà un serio motivo? I ricchi non stanno delle ore online, non li troverete nei social. Pensate anche a questo. L’umanità deve capire che razza di vaso di pandora è stato aperto, e mentre essa sta pensando, voi agite, si tratta della vostra vita e della vostra salute.

La Cura con il Programma Neuroacustico

All’Istituto di sviluppo della coscienza “Advanced Mind Institute”, fondato da Lanny Rossovolski, è stato sviluppato il programma La rimozione della web-dipendenza il cui obiettivo è la liberazione dalla web – dipendenza e la riabilitazione. Alla base del programma si trovano degli studi dei due scienziati: dr. Eugene Peniston e il dr. Paul Kulkosky dell’università del South Colorado. Avevano usato, con una grandissima percentuale di successo, la stimolazione con i ritmi diversi (alfa e beta) per liberarsi dalle dipendenze.

Il programma “La rimozione della web dipendenza” (il nome del file è “Anticomputer”) permette in breve tempo – da una settimana a un mese – di ritornare alla vita normale.

Questo strumento assicura l’interruzione del collegamento con il centro del piacere, “drogato” dal mondo virtuale. Basta osservare alcune semplici regole, e il risultato non si farà aspettare.

Anche dopo un solo ascolto sentirete scomparire il velo davanti ai vostri occhi, miglioreranno i vostri piccoli movimenti, i pensieri saranno più chiari. Ritornerà il gusto di essere nel mondo reale. Già dopo 5-7 giorni sentirete diminuire il bisogno di usare il computer/smartphone, farete più attenzione alla realtà, ritroverete gli amici e gli interessi non collegati con il web. Inoltre, si normalizzerà il sonno e scomparirà il nervosismo. Inizierete a riprendervi da questa grave malattia: la dipendenza dal web. 

Conclusioni.

L’umanità ha sviluppato delle tecnologie digitali senza aver riflettuto sui possibili danni per la salute. Al primo piano è l’intento di usarle per l’arricchimento personale: internet, computer, smartphone sono una fonte di reddito per un piccolo gruppo di ricchissimi.

Ufficialmente, i danni causati da troppa rete, non si riconoscono. Il peggioramento della memoria, l’abbassamento della concentrazione si usano dal potere per una manipolazione delle masse. Il 95% dell’informazione che gira in rete è spazzatura, anche se un uomo comune fatica a distinguere tra l’informazione veritiera e quella trash.

La permanenza eccessiva in rete è una malattia che comporta la modificazione della struttura del cervello e il peggioramento della salute fisica e psichica. Ne sono vittime soprattutto i giovani, i quali in futuro, verso i 50 anni, inizieranno a pagare caro la passione per la rete. La web-dipendenza porterà all’alienazione e ai problemi nei rapporti interpersonali.

L’unico modo per liberarsi dalla dipendenza da internet è riconoscere  il problema della “dipendenza” e fare uno sforzo consapevole per rimuoverla. La medicina ufficiale è praticamente impotente e non può proporre un valido mezzo per combattere questo problema.

Non tardate. Iniziate a combattere la web-dipendenza già adesso.

© 2017, Olga Samarina. All rights reserved.

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About the Author

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- Olga Samarina è nata nella Russia meridionale, vive in Italia da oltre 27 anni. E’ laureata in Storia e diplomata in lingua italiana (nel suo paese d’origine); è radioestesista, operatrice radionica e divulgatrice delle tecniche vibrazionali russe. E' una fra le pochissime persone in Italia a divulgare e tradurre dal cirillico informazioni dal fervente mondo olistico russo, altrimenti sconosciute in Italia. Il suo blog è dedicato a quelle tecniche russe che non hanno ancora avuto una vasta diffusione al di fuori della Russia: http://radionicaesoterico-scientificarussa.blogspot.it E' anche la referente dell' Advanced Mind Institute, che divulga le tecniche e le meditazioni neuroacustiche di Lenny Rossovolosky.

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