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La Fisica Quantistica come Nutrimento di tutti gli Esseri Viventi

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(Articolo scritto da Giuseppe Distefano)

Piante ed esseri umani hanno molto in comune. Recenti studi hanno dimostrato che le piante possiedono caratteristiche di comportamento simile ai nostri; la biologia umana e quella vegetale sono molto più vicine di quanto non si possa immaginare.

Le piante sono più intelligenti degli uomini“: parola di Stefano Mancuso, scienziato fiorentino, fondatore del primo laboratorio al mondo di neurobiologia vegetale. Secondo Mancuso anche le piante sono intelligenti. Non solo: oltre ai nostri cinque sensi, ovviamente sviluppati in modo diverso, ne hanno un’altra quindicina. Paradossalmente, spiega Mancuso, “una pianta è molto più sensibile di un animale, cioè capace di sentire il mondo intorno a sé e percepire tutto ciò che proviene dall’ambiente, in maniera molto sofisticata”.

Uno dei fenomeni più affascinanti delle piante è la loro capacità di cantare e comporre musica, sembrerebbe  impossibile, ed invece, lo confermano alcuni ricercatori della Federazione di Damanhur, una comunità etico-spirituale situata a Vidracco in Piemonte, che sin dal 1975 sta compiendo una serie di osservazioni sulle piante, al fine di comprendere le loro capacità. Con l’ausilio di alcuni dispositivi creati a tal proposito hanno registrato la reattività delle piante nel loro ambiente naturale. I ricercatori hanno scoperto che le piante sono in grado di apprendere,  di comunicare tra loro e il mondo esterno.  Applicando  un semplice principio di fisica (una variante del ponte di Wheatstone, un circuito elettrico utilizzato per misurare la resistenza elettrica tra i due poli di un circuito a ponte) si è capito come ogni essere vivente animale o pianta varia il suo potenziale elettrico a secondo dell’emozione che prova. Le piante registrano  variazioni di potenziale elettrico quando avvertono l’avvicinarsi della persona che si prende cura di loro, quando vengono bagnate, quando gli si parla e durante la diffusione di musica. Proprio i ricercatori della Federazione di Damanhur hanno tradotto la reazione fisiologica della pianta espressa attraverso le apparecchiature elettroniche  e tradotta in note musicali. Hanno potuto sperimentare come la pianta si accorda man mano che la musica fluisce, avviene un interscambio di idee musicali. Le piante dopo una breve attesa sono in grado di  interagire con l’apparecchiatura, con gli stimoli esterni e con l’operatore. “Le piante che non hanno mai suonato normalmente passano i primi minuti di collegamento sperimentando l’ampiezza melodica, percorrendo scale ascendenti e discendenti per poi scegliere una loro particolare ampiezza armonica ed un proprio carattere melodico”. Esiste un gruppo che esegue concerti assieme alle piante presenti nelle piazze.

Gli Indù utilizzavano già la musica per aumentare le rese dei propri raccolti.

Se le piante, così come ogni essere vivente sono in grado di produrre variazioni del potenziale elettrico, “frequenze sottili” a secondo dello stato emozionale che sperimentano, questo significa con certezza che l’applicazione della fisica quantistica può modificare o meglio riprogrammare il DNA.

Un’altra bellissima conferma arriva da uno studio condotto dall’ University of Western Australia in cui due ricercatori Monica Gagliano e Michael Renton hanno trovato le prove per sostenere che le piante comunicano tra di loro attraverso onde sonore o oscillazioni nanomeccaniche, che sono appunto nel regno della meccanica quantistica, non udibili per l’uomo (Oscillazioni nanomeccaniche sono vibrazioni sulla più piccola scala atomica o molecolare). La meccanica quantistica ci insegna che la Terra è un mare di vibrazioni. Gli esseri umani e gli animali rispondono a diverse frequenze.  Anche i batteri possono segnalare l’uno  all’ altro con le vibrazioni e questo la dice lunga sulla possibilità di controllo verso quest’ultimi.

Ci sono prove evidenti in cui il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenze SENZA ritagliare e sostituire i singoli geni.

Un istituto giapponese (I.H.M Research Institute), ha condotto una ricerca su queste frequenze vitali, fotografando a -25 gradi i cristalli dalla geometria perfetta che ne derivava. La tecnica è quella di Masaru Emoto.

Gli esperimenti di Emoto testimoniano la necessità di osservare i nostri pensieri, perché modificano noi stessi, gli altri e l’ambiente circostante.

I suoi esperimenti rivelano indubbiamente l’esistenza di energie sottili e dell’influenza che i pensieri, i sentimenti, la musica, le immagini, le parole possono avere sulla materia. L’acqua detiene una memoria, essendo in grado di trattenere l’informazione, impregnando la propria struttura molecolare dalle diverse energie con cui viene a contatto.

Visto che l’acqua ė la base di ogni essere vivente, in virtù delle sue capacità di trasmettere informazioni, otteniamo la possibilità di stimolare adeguatamente tutte le forme di vita.

Masaru Emoto utilizzando la metodologia MRA (Magnetic Resonance Analyzer) del Dott. Lorenzen, ha dimostrato che l’acqua ha la particolare proprietà di registrare gli stimoli psichici positivi e negativi che riceve dall’ambiente, mutando la propria struttura. Come non chiedersi, allora, quali possano essere gli effetti di questi stessi stimoli – pensieri, parole, emozioni – sul corpo umano e sul pianeta composti per il 72% da questo fondamentale elemento?

Emoto dimostra quanto la coscienza di ognuno di noi contribuisca a creare la realtà fisica. Attraverso l’analisi cristallografica egli poté dimostrare come l’acqua influenzata dai pensieri, parole, preghiere e musica cambia la sua forma cristallografica.  I segnali elettromagnetici presenti nell’acqua, infatti, sono riconducibili alla presenza o meno di una sua «memoria», intervenendo sulla quale si prospettano ampie possibilità di trasmissione dell’azione terapeutica dei principi attivi diluiti nell’acqua stessa.

Anche un gruppo di ricercatori Russi,  il biofisico e biologo molecolare Russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno  esplorato il comportamento vibrazionale del DNA. Il principio di fondo era che i cromosomi vivi funzionano proprio come computer olografici utilizzando la radiazione laser del DNA endogeno. Ciò significa che sono riusciti, per esempio, a modulare certi modelli di frequenze su un raggio laser e con esso hanno influenzato la frequenza del DNA e quindi l’informazione genetica stessa. Tutto questo semplicemente applicando vibrazione e linguaggio al posto della procedura di taglio! Questo esperimento indica l’immenso potere della genetica delle onde, che ovviamente ha una maggiore influenza sulla formazione degli organismi piuttosto che sui processi biochimici delle sequenze alcaline.

La conclusione di Garjajev  afferma: il DNA è un bio-computer che risponde ad onde di frequenza.

Cosa risaputa ė ormai che le piante esprimono solo il 30/40 percento del proprio patrimonio genetico (DNA) e la rimanente parte anche se presente è in uno stato latente, quindi non si esprime. Alla luce di quanto detto si può ipotizzare, ma è già certezza che, il mondo vegetale possa esprimere enormi capacità e possibilità di stimolo dei fenomeni che limitano la produzione, di potenziare il valore nutrizionale, produrre alimenti di altissima qualità (NUTRACEUTICI o  FUNZIONALI).

L’agro-eco-ambiente può essere modificato attraverso riequilibri e stimoli dei processi energetici, dalla capacità dell’acqua di memorizzare le informazioni attraverso la messa a punto di un metodo per fissarle e trascriverle in essa;  dalla luce,  le cellule comunicano attraverso una bio luminescenza e quindi anche la luce può immagazzinare e trasmettere  informazioni che gli esseri viventi sono in grado di decodificare. Lo dimostrò Edward Bach con i fiori, lo dimostrò Jacques Benveniste “ la mia verità sulla memoria dell’acqua”, Masaru Emoto “i messaggi dell’acqua”, Fritz Albert Popp “Nuovi orizzonti in medicina. La teoria dei biofotoni”, Luc Momtagnier “la memoria dell’acqua e l’omeopatia”, via via sino ai nostri giorni con il Prof. Emilio Del Giudice.

Memoria dell’acqua = omeopatia = rimedi omeopatici stimolano i processi bioenergetici con effetti differenti a secondo la provenienza della matrice se di origine animale, vegetale o minerale, possono essere definiti “prodotti comunicativi” ottenuti attraverso la tecnica di dinamizzazione, agiscono sui processi vitali, intervenendo sulle frequenze sottili ,modificandole (Medicina Energetica).

In conclusione possiamo dedurre che la fisica quantistica è un economico nutrimento elettromagnetico per tutti gli esseri viventi.

Tutto vibra nell’universo nella frequenza sua propria che può essere percepita come un onda …. Come mai i cristalli d’acqua cambiano se si incolla alla bottiglia un foglio di carta con sopra scritte certe parole oppure se si pone l’acqua su una fotografia? L’acqua avverte con molta precisione le vibrazioni e ne prende atto. | Masaru Emoto

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