Il Grande Mistero
(Articolo scritto da Luca Ferretti)
La Vita è il grande Mistero. Nel tentativo, che ognuno di noi compie nella propria esperienza, di comprendere la vita, immancabilmente ci troviamo di fronte ad un limite. Si pensa che la vita sia comprensibile, che vi siano regole universali, che vi possa essere un modo giusto per fare le cose e, nel tempo, attraverso le nostre esperienze, giungiamo prima o poi a renderci conto che non possiamo spiegare il perché e nemmeno il come. Meglio, possiamo dire che giorno dopo giorno ceselliamo la nostra opera d’arte, arricchiamo di sfumature il nostro panorama interiore ed esteriore, impreziosiamo la nostra dimora dell’essere di nuovi gioielli di consapevolezza, che riflettono la luce delle gioie e dei dolori che attraversiamo, ma onestamente non possiamo dire di avere la soluzione, di quell’immensità che è in noi e con noi. Nella ricerca, quindi, di aiuto reciproco al fine di condividere assieme una maggiore estensione di benessere, emergono consapevolezze individuali, come quella che scrive, che offre nel suo punto di vista, parte della propria ricchezza di ricerca.
L’atteggiamento che invito a mantenere in voi, che leggete queste righe e quant’altro andrò a realizzare, è di cortese attenzione, discernimento ma anche disponibilità ad accogliere. Difatti non si ha la presunzione di poter offrire un sistema che certamente vi darà beneficio, almeno nel modo nel quale lo si intende da me o a seguito dell’aspettativa che è in voi, ma certamente potrà dare uno stimolo. Questo stimolo nasce dall’incontro dei nostri mondi interiori che, dialogando, generano qualcosa di nuovo: in questo vi può essere la vostra risposta.
Il Grande Mistero, quindi, ci abbraccia e ci rende ciò che siamo, esseri meravigliosi che possono sperimentare in sé stessi la gloria come la disperazione, la vetta più alta della gioia come anche quella della più grigia inerzia e passività, la massima forza creativa come anche quella distruttiva. Ognuno di noi ha un immenso potere a propria disposizione che se anche non viene percepito consapevolmente, regge letteralmente il nostro mondo personale. Ogni pensiero, emozione, azione ha un profondo impatto su di noi e su tutto ciò che ci circonda. Per certi versi possiamo percepirci, alle volte, come il Dio del nostro mondo personale ed altre volte ci sentiamo trascinati, come legno inerte nella corrente turbinosa. In questa estensione ci muoviamo, guidati da forze interiori ed universali che dialogano in una composizione varia e mai ripetitiva. Certamente ognuno di noi sviluppa ed esplora i propri “temi dell’esistenza” e lo fa a proprio modo, incontrandosi sempre nella via del ricercatore, dell’illuso come anche del saggio. In effetti incontriamo noi stessi, catalizzati dal questa immensità, verso la riscoperta e rinascita di noi stessi. L’alchimia sempre vivente che ci rende ciò che siamo, trasmuta tutti gli elementi alla ricerca dell’essenza. Questo concetto può essere letto anche in altro modo offrendoci l’intuizione che l’Essenza trasmuta tutti gli elementi per creare l’alchimia della vita.
Qual’è l’origine e quale il risultato? In quale direzione guardare e muoversi se tutto appare confluire in una dimensione ove i nostri pensieri ed emozioni sembrano immergersi in questa immensità? Domande queste che ci servono come preparazione ad altre domande, una delle quali è “quale forze sto muovendo ed integrando nella mia alchimia personale?”. La ricerca della forza degli archetipi, che si muovono nella nostra coscienza individuale e collettiva, ci permette di afferrare alcuni elementi parziali di questa nostra dimensione creativa. Come in ogni ricetta, sappiamo che il risultato è strettamente collegato agli elementi che vi inseriamo e su questi si coagula una grande attenzione. Altro elemento che conosciamo essere importante è il modo nel quale misceliamo gli elementi. Non è però abbastanza. Difatti pur se studiamo elementi e modi, che nel nostro contesto possono prendere la forma di suggerimenti ed insegnamenti, sperimentati o solo tramandati, entra in gioco il Mistero che noi siamo. La personalità, la superficie del nostro essere, può essere compresa e plasmata, così come molte strategie di intervento sul fisico, emozionale o mentale dimostrano. Questa opera, però, è sempre e comunque una sottile superficie di una dimensione ben più vasta. La realizzazione e sperimentazione del miracoli, che ognuno di noi conosce nella propria esistenza, dimostra come vi sia ben altro.
Alle volte percepiamo la danza dell’universo con noi, ove eventi, incontri, pensieri, situazioni, ci parlano un linguaggio fatto di armonia e sincronicità. Com’è possibile che mi giunga, al momento giusto, in maniera inaspettata, la risposta che cercavo? Come mai quell’incontro che contro ogni possibilità è avvenuto, ha poi cambiato in maniera profonda e determinante il flusso della mia intera esistenza? La risposta che banalmente imputa al caso o anche al destino la causa di queste meraviglie, non ci soddisfa. Sia parlare dell’uno che dell’altro mancano di considerare il Grande Mistero. Pensare ad un flusso casuale di accadimenti che solo la nostra mente poi pone in ordine e collegamento, oppure a forze che guidano le nostre conquiste ed i nostri affanni in strade già prestabilite, semplicemente sono un velo su ciò che di ben più luminoso è sottostante alla nostra esistenza. Ecco che qualsiasi sia l’approccio che voi scegliate, anche quando leggete un mio articolo piuttosto che un libro o frequentate un corso, suggerisco di mantenere in voi la percezione di questo Mistero che voi siete, e che l’altro vi mostra. Onorare noi stessi, amandoci, è un passaggio fondamentale e l’amore ci mostra come esso non sia motivato da razionalità, scelta od opportunità. Semplicemente sboccia e ci trasforma, portando nella nostra realtà qualcosa di inimmaginabile. Così è l’amore per noi stessi, che può sbocciare in qualsiasi momenti della vita che sia esso il più gioioso come il più difficile, traboccante dal nostro cuore può abbracciare l’altro: non c’è un perché che possa soddisfare un ricerca intellettuale, solo poesia che riflette l’armonia della vita. L’esistenza non va banalizzata: è un rischio che si corre molto spesso. La ricerca di regole per migliorare la nostra vita, corre il rischio di deturpare la nostra visione dell’Esistenza, nella sua meraviglia quotidiana. Ciò non significa rinunciare alla comprensione ma, piuttosto, unire a questa un elemento di imprevedibilità. Accogliere in noi il sentimento di non sapere, di non capire, di non potersi giustificare una situazione che viviamo, è il primo passo per immergerci nel mistero. L’esploratore può certamente immaginarsi in percorso e, se ha molta esperienza, anche prevedere quello che potrebbe avvenire, nel corso di un viaggio che non ha mai affrontato in precedenza. Ciò che l’aiuta, però, è il rispetto e l’amore per l’avventura e per il mistero nel quale si immerge: tramite questi sentimenti può cogliere le intuizioni ed i messaggi che gli giungono.
Tutto ciò che apprendiamo ora è solo un riflesso di quanto si sviluppa nel flusso dell’esplorazione della coscienza umana, la nostra più grande conquista è una dei tanti passaggi che la moltitudine di esseri umani sta compiendo. Allo stesso modo ogni battito del nostro cuore, alimenta il movimento delle stelle, poiché ogni nostra gioia è la gioia universale, ogni nostro dolore è il pianto universale. Oscillando da ciò che è individuale a ciò che ci unisce in una coscienza organica, della quale facciamo parte, possiamo accedere a molteplici livelli di percezione e con essi trovare diverse regole, diversi flussi, diverse opportunità ed anche nuovi aspetti del Mistero. In tutto questo la mente cerca la sua via di equilibrio e alle volte cade in contraddizioni, rigidità, lotte interiori, soprattutto quando attraversiamo momenti di rinascita molto difficili. La via che permette di abbracciare il Mistero nella propria vita, della propria esistenza, non è nella mente ma in altre dimensioni del nostro essere, che io richiamo come appartenenti al Cuore. Quando tutto crolla, dalla nostra profondità vitale emerge il rinnovamento. Quando non si hanno risposte è solo dal centro del nostro Essere, espressione della nostra Sorgente, che emerge l’amore e la fiducia in noi e nella vita. Non è questo un grande Mistero? Amiamolo, poiché ogni regola che presumiamo sia in esso, ogni tecnica per piegarlo al nostro volere, ogni tentativo di comprenderlo ed insegnarlo si infrangono come onde del mare sulle rocce: è lo spettacolo della vita, dalla quale emerge il sorriso di chi percepisce di Essere.
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