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Published On: Mar, Gen 28th, 2014

Intervista a Daniel Meurois (Givaudan)

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Daniel Meurois con la Dr. Lorena Di Modugno sul palco del 1°Congresso Internazionale di Psicomedicina Quantistica ®

Ho l’onore di incontrare Daniel Meurois (Givaudan) appena dopo la sua conferenza che ha tenuto al 1° Congresso Internazionale di Psicomedicina Quantistica® dal titolo: “Il carisma della Guarigione, curare l’anima per curare il Corpo”, durante la quale Daniel esamina in maniera approfondita ed emozionale  la malattia dal punto di vista energetico e consente agli astanti quindi di poter esplorare orizzonti di intervento più vasti, tra cui il motore delle guarigioni istantanee, il principio del clonaggio sacro, l’impatto delle preghiere sulle realtà sottili e molto altro. Daniel Meurois è autore di 28 libri ( in italia tutti editi da Amrita edizioni)che dal 1980 hanno riscosso un notevole successo nel mondo intero. È conosciuto e stimato per le sue opere, vere e proprie testimonianze che affrontano tra le altre cose l’ avventura della coscienza umana, la molteplicità dei mondi e la concezione olografica dell’universo.  I suoi libri sono  uno dopo l’altro diventati dei best seller, alcuni a livello internazionale.

D: Daniel, qual’è secondo te il punto d’incontro tra scienza e spiritualità?

R: Forse non sono la persona giusta per parlare di scienza, perché il mio approccio è essenzialmente mistico. Pero se avevo delle difficoltà a parlare dei stati di coscienza e dei fenomeni mistici che vivevo 30 anni o 40 anni fa, adesso invece trovo molti scienziati che sono aperti al dialogo con me e non solo al dialogo ma anche a condividere delle riflessioni che ci portano nella stessa direzione, però non so dire esattamente quando c’è stata questa svolta, secondo me è stata progressiva. Credo che la fisica quantistica è stata, evidentemente per molti, il cambiamento di attitudine d’un grand numero di scienziati perché è appunto grazie a lei che abbiamo potuto renderci conto che i mistici che si sono espressi da migliaia di anni hanno la possibilità adesso di avere un linguaggio comune con le deduzioni dei fisici quantistici. Ma non sono nella posizione giusta per parlarne, posso solo constatare che ci sono dei cambiamenti da parte della scienza. Sono molto attento relativamente a quelli che si dichiarano su di un cammino spirituale perché credo che il vocabolario pseudoscientifico è utilizzato all’eccesso da molta gente che pretende fare una riflessione spirituale e questo rallenta veramente le ricerche serie e i veri ponti che si possono stabilire tra spiritualità e scienza. Per quello che mi riguarda faccio una differenza tra religiosità e spiritualità. La religiosità per me è aderire a dei dogmi, e per me i dogmi hanno tendenza a non creare dei ponti ma a rinchiudere l’essere umano a l’interno delle sue credenze, parlo di dogmi ed esistono anche dogmi da parte della scienza. Oggi abbiamo bisogno di persone che vengono sia da una parte che dall’altra, sia di coloro che sperimentano la spiritualità che degli scienziati; credo che abbiamo bisogno di persone che sono uscite dai dogmi e si differenzino per fare avanzare veramente la riflessione.

D: Qual’è il messaggio principale che vuoi dare ai lettori nel tuo ultimo libro “Advaita | Anatomia del Divino?” (edizioni Amrita)

R: Nel mio ultimo libro ho voluto fornire ai miei lettori diversi punti di riferimento per concretizzare e sviluppare il più possibile le loro aspirazioni. Sono state approfondite e sviluppate un certo numero di concetti e di idee dal punto di vista metafisico e spirituale  e sono state accumunate un certo numero di conoscenze e comprensioni. Però bisogna vedere nella pratica quotidiana come integrare queste comprensioni e quindi quello che si ricerca è la pace interiore come scopo principale.  Non ci può essere pace interiore  finché non c’è il superamento dei limiti e delle nostre credenze.

LEGGI QUI LA RECENSIONE DI ADVAITA | ANATOMIA DEL DIVINO

D: La pace interiore è quindi strettamente legata alla felicità dell’individuo?

R: Non si tratta di una felicità sul piano “fisico” , si può essere felici per le cose che abbiamo intorno ma non perché c’è una vera pacificazione interiore.  Non si tratta tanto di felicità ma di attitudine interiore. Nel libro quindi ho cercato di raggruppare una serie di tecniche che derivano direttamente dai miei anni di ricerca anche nel grande oceano che è L’Akasha. Nel libro ci sono illustrati metodi davvero molto pratici per il raggiungimento della pacificazione interiore.

D: Può considerarsi un manuale?

R: Si, un manuale pratico di lavoro, di  trasformazione personale,  dove si possono trovare le tecniche più diverse.

D: Daniel, qual’è il primo passo che una persona dovrebbe compiere per intraprendere un cammino verso la guarigione, la pacificazione interiore?

R: Smettere di dire bugie a sè stessi. Smettere di portare le maschere. Essere sè stessi aldilà della posizione sociale. Secondo me molte malattie iniziano perchè non si è veri con sè stesi, magari si è anche veri con gli altri, ma non con sè stessi. Ed il mio libro punta molto su quella che è l’Autenticità.

(grazie di cuore all Dr. Garcia Celine | Psicologa,  per la traduzione! per contatti:   email:  garcia.celine@virgilio.it)

LEGGI QUI LA RECENSIONE DI ADVAITA | ANATOMIA DEL DIVINO

© 2014, Alessandra Gianoglio. All rights reserved.

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About the Author

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- Autrice di narrativa, blogger, appassionata di musica e di materie evolutive, si occupa della redazione di questo blog. Ha scritto un ebook "Sette Racconti Brevi per il tuo Cuore", che ha collezionato oltre 250.000 downloads. E' autrice anche del saggio di controinformazione " Michael Jackson | l'Agnello al Macello", che rappresenta un lucido ed oggettivo resoconto sulla figura di Michael Jackson. Vegana, tendenzialmente crudista, appassionata lettrice, sempre alla ricerca di qualcosa che rimane perennemente sospeso a qualche passo da lei. Visita il suo blog personale: www.alessandragianoglio.com.

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