Il Maestro Cosmico
Era stata una giornata tranquilla, senza lode ne infamia, serena ma un po’ noiosa, come capita a tutti nella vita, non sapevo che un’ altra avventura straordinaria mi stava aspettando.
Mi rilassai e chiusi gli occhi, cercando di prendere sonno, senza pensare a nulla, in quello stato di pace che precede il sonno, quando mi sentii chiamare, uso questa parola non senza motivo, sentii il mio corpo entrare, in pochi secondi, in un altro campo quantico.
Non era la prima volta che accadeva, ma questa volta le visioni furono così nitide e meravigliosamente reali, che ogni istante di quel viaggio si ‘ impresse nella memoria.
Mi ritrovai su un pianeta sconosciuto, con un nome a noi incomprensibile, nome che era composto da un suono prolungato e misterioso. Davanti a me vedevo grandi vallate colore verde e oro, tante piccole navi spaziali sopra di me solcavano un cielo strano colore viola elettrico, ma descrivere quei magnifici colori e’ impossibile, vagavo in questo luogo senza toccare il suolo, vedevo costruzioni dalle forme spiraliformi, mai viste in nessun viaggio precedente, ebbi l’ impressione di trovarmi su un pianeta oltre i sistemi a noi cnosciuti o addirittura in un loka molto elevato, un pianeta spirituale seppur con forme fisiche, pensai a quei loka di cui parla la Bagavad Gita, luoghi più divini, che extraterrestri, anche se alla fine non esistono vere separazioni e distinzioni tra loro.
Le forme che vedevo, i colori e i cambiamenti continui, dove una forma si trasformava in n altra, in modo armonico, come se le forme danzassero tra loro, i suoni e i canti che purtroppo non saprei riprodurre, tanto straordinari e diversi dai suoni conosciuti, nemmeno la musica più sublime terrestre poteva essere paragonata a tali musiche delle sfere, come amo definirle.
Questi esseri fatti di luce mi mostrarono la loro tecnologia più spirituale che tecnologica, vedevo cose che avevano funzioni di trasformazione profonda, trasformatori molecolari se così posso definirli, dove apparivano ai miei occhi miracoli veri e propri, anche se non trovo parole giuste per definire il tutto.
Alla fine di questa incredibile epifania di color,i forme, suoni e amore che emanava da tutto, mi portarono da Colui che chiamavano il Grande Maestro.
Quale fu il mio stupore!
Mi ritrovai in una stanza circolare dorata piena di luce cangiante, non vedevo il soffitto, tutto era soffuso di luce oro chiarissimo, vidi di fronte a me sopraelevato dal pavimento, come se fluttuasse, un bambino dall’ eta’ terrestre di apparente 10 mesi o un anno al massimo.
Guardai questo Bambino divino, e vidi nei sui occhi bellissimi e lucenti la saggezza di migliaia di anni e tanto amore, il piccolo grande Fanciullo sedeva in posizione del loto fluttuante sopra il terreno dorato della camera, mi fissava sorridente, con uno sguardo dolce profondo e divertito, la sua pelle era bronzeo dorato strana luminosa e aveva dei segni dei disegni sul corpo, come tatuati e colore oro vivo, ma facenti parte della sua epidermide, connaturati a lui, erano simboli mai visti,che mi donavano solo guardandoli grande energia e consapevolezza.
Pur se tutto mi sembro’ avvenire in silenzio, il messaggio telepatico fu che questo mondo che mi aveva chiamata era un pianeta di altissima vibrazione spirituale animica, un paradiso se vogliamo così definirlo. sede di grandi Dei e Maestri, alcuni di loro si erano incarnati di Era in Era in molti pianeti, compresa la nostra Terra, e che ora uno di loro, senti che era lo stesso bimbo che avevo di fronte, uno dei più grandi Maestri conosciuti, sarebbe venuto o tornato sulla terra molto presto.
Non sentii nomi, ne altri riferimenti, seppi solo nel mio cuore….Mi ritrovai nel letto piena di gioia e gratitudine per questa incredibile e divina esperienza…nessun nome puo’ essere dato a questo bimbo Divino, lascio ad ognuno di voi intuire il messaggio e la bellezza, di questo luogo divino che un giorno assomigliera’ anche alla nostra Terra, una volta ascesa, la nostra amata Terra del futuro………..shanti om
© 2015, Tullia Parvathi Kalindi Turazzi. All rights reserved.