Il Potere delle Coincidenze “Sentite”
(di Marco Cesati Cassin)
Assumete verso la vita un approccio più sereno che potete. Ogni coincidenza, anche la più banale, non farà che accrescere il vostro ottimismo. La coincidenza è una sensazione magica, come se foste stati toccati da qualcosa di potente che sta al di fuori di voi. Un minuto prima eravate immersi nel caos della vita di tutti i giorni ed ecco che un istante dopo vi ritrovate in una bolla di luce di straordinaria bellezza. Tutto all’improvviso, incluso il vostro pensiero, pare rispondere a un misterioso ordine ed andare verso un’unica direzione. Le coincidenze sono senz’altro il manifestarsi di una legge della vita, che per ora, non siamo ancora in grado di comprendere. Il disegno è troppo grande e meraviglioso per poter essere compreso nella sua interezza.
Un giorno un giornalista chiese allo scrittore Isaac Bashevis Singer, premio nobel per la letteratura nel 1978 e brillante narratore, come potesse lavorare proficuamente in uno studio caotico e disordinato come quello in cui era solito scrivere i suoi libri. Non c’era un angolo della stanza che non fosse sepolto di libri e fogli di carta. In un certo senso, le pile di libri fungevano da ripiani o mobili su cui lo scrittore appoggiava ogni sorta di oggetto. Quando Singer era a corto di idee, gli bastava chinarsi a raccogliere un libro o un foglio caduto a terra da una pila o da uno scaffale e posandoci sopra l’occhio, trarre immediata ispirazione letteraria. Questo gesto meccanico generatore di ispirazione è denominato “la coincidenza dello scrittore”.
Fu Carl Gustav Jung a dare un significato mistico a questa coincidenza comune agli scrittori in cerca di idee per le loro opere, dando la responsabilità di questi fatti all’ “Angelo della Biblioteca”. Non esiste uno scrittore al mondo (me compreso) che non gliene sia grato, mostrando una reverenza quasi sacra. Questo Angelo si manifesta in genere quando ci occupiamo con grande intensità di un argomento e istintivamente posiamo l’occhio su un libro buttato a terra o un foglio piegato che fuoriesce da una copertina. Coincidenza?…
Molte volte le coincidenze sono così personali e intime, che possono essere vissute pienamente solo dalla persona che ne è stata protagonista. In quel momento particolare, abbandoniamo la realtà per entrare in una sorta di nostro film e agiamo di conseguenza seguendo il nostro intuito.
La signora Margaret Muir, mentre viveva al Cairo durante la seconda guerra mondiale, è stata protagonista di una storia di altri tempi così suggestiva e romantica che, una volta letta, saremo incapaci di non sospirare ammirati.
La signora Muir era entrata in confidenza con un inserviente anch’egli provvisoriamente residente al Cairo. Ne era nato uno di quei rapporti così spontanei e veri che sarebbe bastato un nulla per trasformarlo in una storia d’amore. Ma erano tutti e due sposati e così avevano deciso di non andare oltre.
Dopo la guerra si erano incontrati ancora un paio di volte per raccontarsi reciprocamente le loro vite. Anche quelle volte come in passato, l’attrazione era forte, ma resistettero alla tentazione. Erano così trascorsi altri 14 anni, nel corso dei quali, gli incontri già sporadici, si erano fatti radi. Un giorno però, Margaret aveva sentito l’impellenza di chiamare il suo caro amico. Non lo vedeva da molto tempo e così, frenato il primo slancio, aveva pensato che non era il caso di farlo. Per ingannare quell’agitazione, prese un cruciverba trovato sulle pagine del Daily Express.
Ma il desiderio di chiamare il suo amico, non l’aveva abbandonata. Una delle prime definizioni che aveva trovato sul cruciverba, aveva come soluzione la parola ASHORE, (“a riva”). Margaret rimase colpita e si fermò un attimo perché il suo amico si chiamava ASH. Si trattenne e non corse a chiamare il suo amico e proseguì con le parole crociate. Il quiz successivo richiedeva di anagrammare la parola appena scritta, basandosi sulla definizione “senza voce, 6 lettere”. La signora aveva individuato la parola HOARSE, (“rauco”).
A quel punto Margaret si alzò e prese il telefono e chiamò Ash. Rispose la sua segretaria per comunicarle che purtroppo il suo caro amico era morto due anni prima. Margaret rimase terribilmente dispiaciuta nel ricevere la notizia, ma fu sconvolta quando la signorina le spiegò la causa della morte: un cancro alla gola. Prima di morire aveva perso completamente la voce ed era diventato rauco. La Signora Muir si definisce donna razionale e logica, ma quel fatto ancora oggi, non se lo sa spiegare e la sconvolge. Tutto per un normalissimo cruciverba!
Ho raccontato questi due episodi per arrivare ad una prima deduzione fondamentale sulle coincidenze, in questo cammino che abbiamo appena intrapreso: il segreto non è capire ma sentire! Nel momento in cui diventerete protagonisti delle vostre coincidenze, non continuate a cercare una spiegazione logica o razionale. Non la troverete mai e questo non farà altro che allontanarvi dalla magia.
Raccontate quanto vi è accaduto a chiunque desideriate, ma ricordatevi sin d’ora che troverete sempre persone pronte a smontare la vostra meravigliosa coincidenza con qualsiasi mezzo! Gli scettici, gli atei, i razionali o anche quelli che hanno paura dello sconosciuto e del mistero, vi porteranno sulla via dell’esistenza del caso, sulle circostanze casuali o sulle possibilità statistiche che fra mille fatti, uno possa incastrarsi logicamente proprio per voi…
Ma non è così ve l’assicuro!
(Articolo scritto da Marco Cesati Cassin. cesaticassinmarco@gmail.com http://www.marcocesaticassin.it)
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