Dermoriflessologia® – Le placche cutanee che ci connettono all’inconscio
(Articolo scritto da Max Volpi)
La placca cutanea, scoperta dal neurologo friulano Giuseppe Calligaris, è un’area di cute sensibile ad un messaggio che viene trasmesso mediante un impulso elettrico. Nel primo articolo sulla Dermoriflessologia pubblicato su Quantic Magazine, che trovi qui, abbiamo parlato delle linee cutanee sulle quali scorre l’energia dei sentimenti e degli organi e di come possiamo interagire con esse per riportare in equilibrio l’Olos, il tutto, l’insieme di mente, corpo, emozioni, di cui siamo composti, attraverso un lavoro di profondità che tiene ovviamente in considerazione anche l’inconscio, senza il quale non è possibile relazionarci con noi stessi in modo olistico, visto che è proprio l’inconscio a gestire circa il 90-95% delle nostre azioni quotidiane (*).
Con la Dermoriflessologia ® possiamo contattare l’inconscio poiché, attraverso la pelle, portiamo la mente a risuonare alle frequenze Theta e Delta, ovvero le frequenze del sonno profondo o della meditazione e così facendo permettiamo alla persona di trovare le proprie migliori risposte possibili, che sono quelle contenute in questo immenso bacino di conoscenze poco utilizzate, che chiamiamo inconscio.
Con la Dermoriflessologia ® quindi, facciamo si che le persone possano ampliare il loro raggio d’azione, perché hanno reso conscio l’inconscio (**).
Oggi facciamo un ulteriore passo dentro la tana del bianconiglio che è la Dermoriflessologia ®, parlando appunto delle placche cutanee che, come detto, sono aree di cute sensibili ad una stimolazione che può avvenire tramite l’uso di una debole corrente elettrica, oppure con la luce e comunque sempre con una piccola spirale di rame apposta su quest’area per un tempo variabile.
La placca cutanea reagisce all’impulso focalizzando la mente conscia e inconscia verso la specifica reazione che si desidera ottenere stimolando la placca stessa, ovvero è possibile chiedere alla nostra coscienza di interagire profondamente con l’inconscio concentrando l’attenzione verso un’area specifica. Quest’area specifica è appunto reperibile tramite la stimolazione della placca cutanea. Ci sono moltissime placche cutanee lungo il corpo ed ognuna di esse è in grado di connetterci a diversi aspetti della nostra psiche, ad esempio:
- un particolare sentimento.
Tra le placche in grado di connetterci con un aspetto emozionale troviamo ad esempio: Esitazione, Gelosia, Volontà, Rassegnazione, Pazienza, Coraggio, Attenzione, Desiderio, Timidezza, Apatia, Ghiottoneria, Vergogna, Rimorso, Perdono, Felicità, Etc.
- un anno di età che abbiamo vissuto
Tra le placche cutanee troviamo anche le placche degli anni, attraverso la cui stimolazione possiamo connetterci con gli aspetti e gli eventi vissuti in un determinato anno della nostra vita. Le placche cutanee delle età vanno dall’anno 1 all’anno 100.
- al padre, alla madre, agli avi.
Possiamo quindi svolgere un lavoro sulla nostra genealogia, liberando le energie condizionate dai taciti patti familiari che ci spingono inconsciamente ad agire seguendo la fedeltà familiare, anziché costruire per noi la vita che desideriamo veramente. Stimolando ad esempio la placca della madre, focalizziamo la mente (conscia e inconscia) per prendere contatto con gli aspetti irrisolti e bloccati con nostra madre e con il femminile in generale. Così con il padre, ecc.
Dobbiamo però evitare di considerare la Dermoriflessologia ® come una serie di pulsanti da premere per stare bene, piuttosto come un viaggio all’interno delle nostre terre interiori, un cammino di consapevolezza che ci guiderà verso L’Unica Cosa Esistente, la L.U.C.E., la scoperta di noi stessi.
Dobbiamo (e possiamo con la Dermoriflessologia) diventare noi stessi l’eroe del viaggio che si fa carico della responsabilità di essere sé stesso, accogliendo in Sé il bene e il male, ovvero i lati positivi e quelli negativi della personalità, per andare incontro alla comprensione del senso dell’esistere.
Desidero lasciare ai lettori di Quantic magazine un piccolo regalo che possa aiutarli nel cammino ed eventualmente iniziare un percorso di sperimentazione su di Sé che possa guidarli a stare bene: la placca della ricapitolazione onirica inversa. Cos’è?
Un’area di cute che ci permetterà di fare una “ricapitolazione onirica”, ovvero un sogno (o più di uno) in cui potremo rielaborare una memoria relativa a una situazione congestionata della nostra vita, svolgendo questo rotolo, in maniera “inversa”, ovvero partendo dalla nascita, venendo verso l’età adulta.
Per fare questo ci armeremo dello spirito dell’elettricista e avremo bisogno di realizzare una piccola spirale di rame, come quella in foto. Comunemente si utilizza un filo di rame dello spessore di 0,08mm. Reperibile in qualsiasi “supermercato della ferramenta”, in molte città italiane. Se dovesse rendersi necessario, ho reso disponibile anche un video su Youtube in cui spiego come si realizza una spirale di rame.
La spirale va posizionata in senso di “carica” come da foto su un’area di cute ben precisa (la placca, appunto). Quest’area si trova alla base della falange intermedia (falangina) dell’indice della mano destra, specificamente nell’avvallamento percepibile al tatto seguente la cresta. Passare un dito sulla falangina dell’indice finché si sente la collinetta. La placca va posizionata nell’avvallamento a cavallo della collinetta e fermata con cerotto o nastro. Vedi foto.
La spirale va mantenuta in sede per un massimo di tre giorni e tre notti, dopodiché va rimossa per dare la possibilità all’organismo di riposare. In ogni caso quando si percepisce un fastidio, è necessario rimuovere la spirale dalla placca (***).
Buona sperimentazione a tutti con la Dermoriflessologia!
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(*) Tor Nerretranders (1998) – The User Illusion: Cutting Consciousness Down to Size.
(**) Ovviamente rispetto a una tematica scelta antecedentemente alla seduta. Ti invito a leggere l’articolo precedente pubblicato su Quantic Magazine per comprendere meglio le basi di funzionamento della Dermoriflessologia ®.
(***) I consigli forniti qui non sono da intendersi in ogni modo di carattere medico-psicologico, ma sono da ritenersi a tutti gli effetti come rimedi naturali. Se siete a conoscenza di disturbi di origine fisica e/o psicologica, consultate un medico. L’autore declina ogni responsabilità in merito all’utilizzo delle informazioni qui fornite a solo scopo didattico.
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