Intervista a Stefano “Shanty” Senni | Uno Sciamano in Cammino
Ho sentito tanto parlare di lui che è diventato naturale voler fare una chiacchierata. Stefano Senni, un operatore di Luce, uno sciamano, un uomo sulla via della Libertà, una persona che trova difficile definirsi in quanto “non amo definirmi perchè le definizioni mi limitano“. I suoi occhi profondi, il suo sorriso di una ferma dolcezza.
Un uomo che segue la via del Cuore, che cerca il Risveglio della Luce dell’Anima, “Mi piace considerarmi uno spirito libero, non sono legato a nessuna scuola o tradizione, non rappresento nessun guru o spiritual coach, sono semplicemente un essere umano che dedica tutto il suo tempo, risorse e conoscenze per contribuire ad una reale e concreta trasformazione della coscienza e della vita sulla Madre Terra“
D: Stefano, qual è la tua Mission, allora?
R: Ho battezzato la mia missione, “Mission Possibible”, rendere servizio alla Grande Famiglia Umana. Mi considero una sorta di sviluppatore di coscienza “open source” visto che negli incontri condivido e diffondo “mappe/chiavi di Vita” che chiunque può utilizzare per comprendere e migliorare la propria vita e lo faccio con lo stile dell’open source, cioè, siccome tutto che viene dallo spirito e fa parte della vita è di tutti, allora io, a parte dei modesti contributi per le spese organizzative, tengo tutti gli incontri a contributo libero.
D: Nella tua vita ti occupavi di altro, come ti sei avvicinato all’invisibile?
Se per invisibile intendiamo lo spirito che anima la mia anima o l’essenza della mia esistenza, allora fin da bambino. Mia madre mi raccontava che quando ero piccolo, mentre i miei amici giocavano nei prati, io toglievo le pietre affinché non si facessero male. Ora, in modi e contesti diversi, continuo a fare la stessa cosa: cerco di aiutare i miei fratelli e sorelle umani a non farsi male e migliorare la loro vita. Se per invisibile intendiamo invece un’esperienza non-ordinaria, allora fu dopo la mia prima lezione di Za-Zen (meditazione giapponese). Quando tornai a casa mi distesi a letto e continuai a fare ciò che avevo appena imparato e come risultato ebbi un’esperienza di viaggio astrale cosciente, mi ricordo che pensai: “ Wow, ma come, la maggior parte della realtà è invisibile e nessuno mi ha mai detto nulla!”. Fu un’eccitantissima scoperta che mi fece vivere realmente ciò che da qualche anno già leggevo nei testi sacri e filosofici di diverse tradizioni, ma che fino a quel momento erano solo teoria che naturalmente sentivo vera dentro di me.
D: Cosa ne pensi dei Tempi Attuali?
R: Che sono succosi 😉 Sono carichi di opportunità, come mai è stato vissuto dall’ultimo ciclo evolutivo di questa umanità (ne sono esistite molte altre prima di questa).
Vedo, più che penso, che mai come ora i cambiamenti sono sempre più evidenti e rilevanti in ogni aspetto della vita umana, cambiamenti che evolvono con una velocità eccezionale rispetto a solo qualche decennio fa. Se consideriamo tutto ciò che accade a livello sociale, economico, climatico, non come eventi separati ma come la manifestazione di qualcosa di interconnesso che sta avvenendo a livello della coscienza, allora possiamo intravedere quale fase evolutiva sta vivendo l’Essere Umano sulla Terra.
Ad esempio nel campo della spiritualità e della crescita interiore – dopo le fasi di risveglio degli anni ’70, della New Age degli anni ’80 e della co-creazione della realtà attraverso la legge dell’attrazione degli anni ’90 – in tutto il mondo si osserva uno spiccato interesse per tutto ciò che tende a connettere ed integrare scienza e spirito.
Questo è il segno che la coscienza, della Terra e sulla Terra, ha scelto di sperimentare ciò che viene chiamato dai Saggi del Mondo l’Avatar di Sintesi, cioè la coscienza dell’Unità, dell’integrazione, della connessione, della cooperazione e collaborazione in tutti gli aspetti ed a tutti i livelli della vita sulla Terra.
Ciò che i Nativi Americani chiamano “il Tempo della profezia del Popolo Arcobaleno”. Ciò che sappiamo è che questa è l’ultima fase di evoluzione di una specie vivente, in questo universo, prima di un “salto quantico evolutivo”. La domanda che ci facciamo non è se la vita sulla Terra sia destinata ad una fantastica evoluzione della consapevolezza ed in Amore, sappiamo che è così.
Ciò che non sappiamo è come gli Esseri Umani, individualmente prima e collettivamente poi, risponderanno a questi sempre più repentini cambiamenti verso l’Uno. Onde sempre più alte e potenti si susseguiranno nella nostra vita sul pianeta, se esserne centrifugati resistendo o cavalcarle in fiducia e passione dipende da ognuno di noi.
D: Qual è l’argomento più spinoso/difficile che viene fuori durante i tuoi seminari?
R: Se dovessi dire la cosa che più è ardua per le persone, indipendentemente dall’argomento, è il come mettere in pratica nella vita quotidiana tutti i principi spirituali, le leggi energetico-quantistiche, i concetti filosofici ed esoterici che circolano per tutto il pianeta da almeno 3.000 anni e che sono oramai espressi in tutte le lingue ed in tutti i modi, da quello più trascendentale a quello più psicologico fino a quello più scientifico.
Come dicono guru, insegnati spirituali, sciamani e saggi di ogni tradizione e cultura “ormai sappiamo tutto ciò che dobbiamo sapere per illuminarci e rendere questo pianeta una perla di Amore in questo universo, la domanda è se vogliamo e riusciamo ad agire concretamente nel quotidiano per trasformare questo pianeta in un Paradiso Terrestre”.
Quindi nei miei seminari, grazie anche alla mia esperienza ventennale nello sport come atleta ed allenatore, cerco il più possibile di indicare alle persone in modo dettagliato come portare “fuori” ciò che si sa e si sente “dentro”, spesso anche facendo piccoli esperimenti pratici fino allo Spiritual Training Camp che tengo ogni anno per una settimana in agosto dove ci alleniamo a mettere in pratica i grandi principi e leggi universali ma nei luoghi che frequenteremmo durante una vacanza. Dal feedback dei partecipanti sono diventato consapevole che, nonostante in questa esperienza non insegni nulla di nuovo e ci sia solo un paio d’ore di teoria al giorno, le persone hanno avuto il maggior beneficio tra tutti i seminari, corsi e ritiri che hanno frequentato nella loro vita.
D: Qual è, allora, secondo te, il primo passo che una persona oggi dovrebbe fare per mettere in pratica un cammino di cambiamento?
R: La risposta è nella domanda. Qual è il primo passo da fare per intraprendere un cammino? La risposta è fare il primo passo!
Non è un gioco di parole, se ci chiediamo, nello specifico della domanda, come metter in pratica un cambiamento, la risposta è iniziando a cambiare qualche cosa, qualsiasi cosa, in modo pratico e quotidiano, iniziando anche con cose piccole e meno rilevanti come cambiare percorso per andare a scuola o al lavoro, cambiare l’abituale discoteca che uno frequenta, cambiare la solita pizza che si ordina ecc.
Fare cose nuove o in modo nuovo, anche solo per gioco, ha l’effetto di “riprogrammare” nel cervello le connessioni sinaptiche a lungo termine, che sono quelle che generano le azioni automatiche-inconsce, cioè le abitudini.
Certo non sono queste piccole cose ad essere rilevanti affinché la nostra vita sia più armoniosa, efficace, amorevole e abbondante, ma Albert Einstein, una tra gli esseri più evoluti dell’ultimo secolo in occidente, disse: “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi”. Quindi per cambiare praticamente si deve iniziare praticamente a cambiare! Semplice!
Ci si può “allenare” iniziando con cose facili per poi passare a quelle più impegnative.
D: Ma se è così semplice, perché sembra così difficile cambiare sia a livello sociale che individuale?
R: Il cambiamento è composto da due aspetti. Il lasciare andare il vecchio e iniziare il nuovo, uno non può esistere senza l’altro. Gli antichi dicevano: “La morte da la vita e la vita da la morte”, significa che se qualcosa finisce automaticamente genera qualcosa che inizierà e se qualcosa inizia evidentemente qualcosa si è concluso.
La maggior parte delle persone sulla Terra non hanno problemi ad iniziare cose nuove, il problema è che pretendono di farlo senza abbandonare qualcosa di vecchio ..follia!
La difficoltà a lasciare qualcosa di noi stessi che conosciamo e che abbiamo fatto in un certo modo, anche se nel presente possa essere diventato inefficace e disfunzionale, è quello che oggi viene chiamata “zona di comfort” che spesso in realtà è una “zona non-confortevole”.
In altre parole quello che molti cercano di fare, anche nell’ambito della crescita interiore e spirituale, è voler distendersi sul comodissimo divano nuovo ma senza alzarsi dalla vecchia ed arrugginita poltrona su cui si è seduti da tutta una vita. Certo è auspicabile iniziare a pregare, meditare e visualizzare di godersi il nuovo divano, ma finché fisicamente e praticamente non ci alzeremo dal vecchio per sedersi sul nuovo rimarrà solo una bella e lodevole intenzione.
Me lo insegnò un farfalla mentre meditavo in un prato, se vuoi raggiungere un fiore, devi abbandonare quello sul quale sei.
Ora sarà più chiara la mia risposta secca alla domanda fatta.
Il primo passo che una persona è invitata a fare per mettere in pratica un cambiamento su una specifica cosa è: smettere di fare quella cosa che si è sempre fatta, o nel modo nel quale si è sempre fatta.
Il secondo passo è fare qualcosa di nuovo al posto di quella che si è cessato di fare o farla in modo totalmente nuovo.
La somma di questi due passi è chiamato cambiamento.
Ultima cosa. Il cambiamento è l’unica “legge universale” che non cambia, cioè la coscienza universale e tutta la vita esistente è costantemente in divenire, in movimento, in cambiamento.
Ma in certi periodi ciclici, i cambiamenti sono più rilevanti e repentini, ciò sta avvenendo potentemente anche sul nostro pianeta.
Quando tutto cambia, in modo così globale e profondo, la cosa più saggia è cambiare tutto, prima che il Tutto ci costringa a cambiare. Questa è una grande sfida per le generazioni che stanno vivendo questo periodo storico.
D: Vorrei parlare con te di Amore e Paura, due sentimenti che oggi affliggono molte persone. Cosa ne pensi?
R: Sono strettamente connessi. Tento di fare una ipersintesi del perché. Come si realizza maggior Amore nella propria vita? Non si può imparare ad essere ed esprimere più Amore, perché come afferma ogni essere realizzato ed ogni seria scuola spirituale siamo già fatti di questo Amore ed inoltre è un’energia inesauribile costantemente a disposizione di ogni essere vivente. Allora perché non riusciamo a vivere con Amore ed in Amore? Perché ci sono delle limitazioni che ci impediscono di farlo, come una diga impedisce ad un fiume di scorrere o come delle corde impediscono ad una mongolfiera di elevarsi.
D: E quali sono allora queste dighe e queste corde nell’esistenza umana?
R: Si chiamano sempre paure anche se quasi sempre si mascherano dietro a attitudini ed atteggiamenti che non sembrano tali. Ma se tutto è Uno e quindi tutto è Amore, come può esistere una forza chiamata paura che sembra essere una specie di anti-Amore? Infatti non lo è. La paura, anche se in occidente il 90% delle volte non è reale ma solo immaginaria, di fatto è un meccanismo naturale che serve a preservare l’incolumità psico-fisica nelle situazioni che crediamo, anche inconsciamente, siano pericolose. Quindi un piccolo ed egocentrico atto d’Amore nei confronti di sé stessi. La paura quindi è anche lei Amore perché tutto è Amore ma è un Amore molto localizzato, molto limitato, un Amore per l’io più che per il noi. E’ un Amore con una frequenza molto bassa che rallenta e limita l’Amore Universale a cui tutti noi aspiriamo, che è sempre Amore ma con una frequenza molto più alta, un Amore non-locale, più illimitato, un Amore più per il noi che per l’io. Trasformando e lasciando andare le paure, almeno quelle non legate a concreti e attuali pericoli dell’incolumità psico-fisica, spontaneamente e naturalmente sentiremo, vivremo e manifesteremo quell’Amore che da sempre l’Essere Umano cerca di realizzare.
D: Consigli una particolare tecnica per liberarsi dalle Paure? Come può fare una persona ad orientarsi fra così tante pratiche oggi disponibili?
R: Chiariamo prima cosa sono gli insegnamenti, cosa sono le tecniche e cos’è la realtà.
Gli insegnamenti sono “mappe di vita”, non sono il territorio, cioè la realtà/verità. Sono come un navigatore Gps per un viaggiare, sono semplici indicazioni per muoversi nell’esperienza della vita umana. C’è ne sono di più precise altre più approssimative, comunque sono surrogati della realtà vera, non sono la verità.
Le tecniche sono il “mezzo” per raggiungere una certa meta, come un aereo, un’automobile o una bicicletta. C’è ne sono di più efficaci e veloci ed altre meno. La scelta delle tecniche va fatta in base alle proprie possibilità ed al proprio stile personale, a qualcuno piace passeggiare a qualcuno piace il teletrasporto, ma le tecniche sono solo il mezzo per fare un’esperienza della realtà, non sono la verità.
Allora qual è la verità, cos’è reale per un essere umano? È tutto ciò che umanamente sentiamo, percepiamo, proviamo, pensiamo e viviamo come reale, ovvero come se lo fosse. Sembra un po’ relativistico, ma di fatto così funziona questa “Matrix Divina” tridimensionale sulla Terra, è reale umanamente ciò che per noi è umanamente reale. Mentre insegnamenti e tecniche, seppure utilissimi, non sono la realtà, anzi per popolazioni spiccatamente mentali, non di rado, potrebbero essere addirittura controproducenti.
Quali tecniche per superare, ovvero trasformare le paure?
Dicevo che le tecniche dipendono dal vostro stile e dalle vostre possibilità.
Vi piace l’approccio psicologico e disponete di grosse somme di denaro, fate sedute psicologiche.
Vi piace l’approccio energetico ed avete buone disponibilità di denaro e tempo? Fate qualche corso intensivo nei fine settimana.
Vi piace l’approccio mistico che non richiede nessuna spesa ma molto tempo e dedizione? Fate meditazione trascendentale.
Io personalmente ho seguito, e propongo, la Via sciamanica veloce ed economica che però richiede determinazione ed intento deciso. Si individua il tipo di paura, dopo una breve preparazione si affronta un “rito di passaggio” specifico assistito e monitorato da una guida, e poi, solo dopo, si parla e si approfondisce l’esperienza fatta.
Indipendentemente dalla Via che scegliete, importante è focalizzarsi su una qualsiasi tecnica a voi congeniale che vi faccia riconoscere, affrontare e trasformare le paure.
D: Quale ritieni sia l’atto supremo d’Amore che un essere umano può compiere durante la sua esistenza?
R: È valido rispondere: Amare? 🙂
L’Amore è uno slancio verso qualcosa e qualcuno, compreso se stessi, per il suo bene. Il motivo per il quale lo facciamo è perché ci da gioia farlo, indipendentemente dal feedback della nostra azione.
Quindi la mia risposta è: l’atto supremo d’Amore che un essere umano può compiere durante la sua esistenza è fare ogni cosa quotidiana, dalla più piccola alla più grande, con Amore, per Amore ed in Amore, cioè per la pura e profonda gioia di donare ogni cosa che si fa a qualcosa o a qualcuno, compreso se stessi.
In altre parole: Essere Amore.
Volete iniziare subito?
Bene, finito di leggere questa intervista, cosa dovreste fare?
Bene, appena finito di leggere chiedetevi: “Se io fossi l’Amore in persona, come lo farei?”.
Bene, fatelo in quel modo.
D: Qual è la chiave per la felicità?
R: Non c’è. Sarebbe come chiedere: “Qual è la chiave per aprire un meraviglioso giardino?”
La felicità non è un cancello da aprire, ma un “giardino” al quale si accede attraverso un cancello, il cancello è la soddisfazione o la realizzazione di qualcosa.
La felicità è uno stato spontaneo e naturale, è uno stato emotivo quando è la conseguenza dell’aver realizzato cose temporanee, ad esempio nel mangiare un buonissimo gelato.
Mentre è uno stato, sempre spontaneo e naturale, dell’Essere quando è la conseguenza dell’aver realizzato cose permanenti, ad esempio aver realizzato chi siamo realmente e cosa siamo venuti a donare/imparare in questa esperienza di vita.
La felicità è uno stato che è la normale conseguenza dell’aver realizzato una “fame”, umana o spirituale.
È uno stato temporaneo e superficiale quando soddisfiamo bisogni, desideri o curiosità, tendenzialmente esteriori, connessi alla dimensione umana.
Mentre è uno stato permanente e profondo se realizziamo le nostre aspirazioni, inspirazioni e vocazioni, tendenzialmente interiori, connessi alla nostra dimensione spirituale.
Ambedue sono utili nell’evoluzione umana, ma vano è cercare la felicità permanente nelle cose impermanenti. Cercare di farlo è la garanzia all’infelicità.
D: Oggi si parla molto di alimentazione: in che modo è legata ad una crescita spirituale? Cosa pensi del veganesimo?
R: Non sono specializzato in alimentazione, ma serve esserlo per considerare che la qualità del cibo che ingeriamo sta al corpo come il tipo carburante sta ad un’autovettura?
E se anche la qualità del “carburante” alimentare fosse alta, sarebbe sensato provocare, anche indirettamente tramite terzi, sofferenza e morte per “rifornirsi” di energia? Fareste uccidere qualche essere vivente pur di fare il pieno alla vostra auto?
Il cibo è indirettamente, ma strettamente, collegato all’esperienza spirituale sulla Terra in quanto lo spirito, per potersi manifestare al massimo in un corpo umano, ha bisogno di un corpo sano ed una mente serena. Come dire che un pilota di Formula Uno per potersi manifestare nel pieno delle sue potenzialità ha bisogno di un’auto in perfette condizioni e con la centralina elettronica funzionante.
Se diamo un’occhiata ai “manuali di vita” delle antiche tradizioni e delle scuole misteriche, tutti indicano frutta e verdura come cibo ottimale per l’essere umano.
Ma personalmente per me conta più il presente ed il futuro che non il passato, così, se siete onnivori, vi propongo un esperimento.
Per tre mesi provate un’alimentazione vegetariana, poi tornate per un mese alla vostra dieta ordinaria. Poi fate altri tre mesi di alimentazione vegana.
Alla fine di questo esperimento voi conoscerete in prima persona i benefici o gli svantaggi dei diversi tipi di alimentazione.
Io molti anni fa lo feci per pura curiosità, da ricercatore ed esploratore della vita. Dopo un mese di alimentazione vegetariana, dormivo meno e meglio, i sogni erano più vividi, mi sparirono allergie, emicranie e gastriti, ridussi drasticamente la ritenzione idrica nel corpo ed il mio pensiero era più lucido e scattante.
Perché mai avrei dovuto tornare alla mia vecchia dieta?
Quindi il mio consiglio è sperimentate in prima persona, senza aspettative ma con l’atteggiamento del libero esploratore della vita. Se poi volete, potrebbe essere saggio riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni sugli altri esseri viventi, a partire da cose quotidiane come l’origine del cibo che ingeriamo.
D: Quali sono i tuoi prossimi eventi in calendario?
R: Dopo 10 anni di seminari , ritiri, conferenze e convegni, dei quali ultimi 5 passati quasi ininterrottamente su un camper in giro per l’Italia, nel prossimo futuro sarò molto meno in tour. Mi dedicherò a scrivere alcuni libri ed a condurre gruppi in diversi luoghi archeo-enrgetici (in particolare in Sardegna, ma anche alle piramidi Bosniache, in Turchia, Messico, Perù ecc)
Sicuramente continuerò a proporre gli eventi annuali rivolti a tutta Italia, come lo Spiritual Training Camp, il ritiro di fine/inizio anno, e il ritiro Spirit of Nature in una fantastica valle della Sardegna.
Quest’ultimo è la prossima attività che propongo ed alla quale siete caldamente invitati, vi assicuro che dopo questa esperienza il rapporto che avete con voi stessi, con la natura e con gli altri farà uno spiccato salto di qualità.
Per tutto il tempo del ritiro saremo al campo base, in tenda, camper o camere. Non useremo auto ma faremo semplici trekking in fantastici luoghi archeo-energetici.
Proveremo a mettere da parte gli orologi facendo diverse attività: canti sacri, cerchi di condivisione, cerimonie del nuovo mondo, capanne sudatorie, ricerche di visione, cerchi degli uomini e delle donne, tutto in un’atmosfera comunitaria.
L’intento del ritiro è riscoprire la propria reale natura e la connessione con madre natura.
Il ritiro si terrà dal 15 al 20 giugno e sono benvenuti anche famiglie e bambini.
Basterà che siate a Cagliari alla mattina del 15 giugno e penseremo noi a portarvi nella valle del Lanaittu e poi riportarvi indietro alla fine.
Se volete maggiori dettagli andate Evento in Sardegna (è un evento su Facebook, ma visibile anche a chi non iscritto al social network):
Oppure scrivete al mio indirizzo ufficiale: info@stefanoshanty.it
Per tutti i lettori di Quantic Magazine uno sconto “spiritual last minute” del 20% sulla quota d’iscrizione all’evento!! Quando vi iscrivete segnalatelo!! 🙂
D: Grazie mille per il tuo tempo e le tue splendide parole. Un ultimo consiglio per tutti i nostri lettori?
R: Forse non è la prima vota che lo sentite, ma mai come oggi è importante realizzalo:
Questo è il Tempo che stavate aspettando da tempi immemorabili.
Ognuno di Voi è Colui/Colei che aspettavate e che vi indicherà la Via verso una nuova civiltà umana.
Tutto ciò che dovevamo sapere per cambiare noi stessi e la vita sul pianeta, lo conosciamo già da molto tempo. Ora è fondamentale Essere ciò che sentiamo e scegliamo di Essere, per il nostro bene e per quello dell’intera umanità.
Tutto ciò è molto più semplice se rovesci uno dei paradigmi più limitanti per la specie umana: “Non sei un essere umano con uno spirito immortale, sei uno spirito immortale che fa esperienza umana”. Semplice ma radicale.
Grazie di cuore a Quantic Magazine per avermi dato l’opportunità di condividere ciò che anima la mia anima.
Grazie ad ognuno di voi che state leggendo per aver scelto di essere qui, in questo tempo ed in questo spazio, a donare la vostra luminosità a benefico della Madre Terra e della Famiglia Umana.
Vi Amo.
(Grazie infinite a te, carissimo Stefano, per queste meravigliose parole che hai condiviso con tutti noi. Grazie per continuare ad illuminare e segnare la Via. Luce a te!)
Per mettersi in contatto con Stefano Shanty Senni, per seminari, conferenze, workshop:
Sito web: www.stefanoshanty.it
email: info@stefanoshanty.it
Telefono: +39 348 52 199 62
Breve Biografia:
Dopo aver lavorato per 15 anni nel campo finanziario con incarichi di consulente, gradualmente passa attività orientate alla conoscenza interiore, al miglioramento ed alla gestione dei rapporti umani ed uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.
Ha iniziato il proprio cammino di conoscenza interiore sul Sentiero dello Sciamanesimo dei Nativi Americani e del Buddismo Tibetano, in seguito ha approfondito gli insegnamenti Cristicidelle origini, degli Esseni, della spiritualità induista e di altre scuole spirituali e filosofiche, trovando strette connessioni con la fisica quantistica, la psicologia, le neuroscienze.
Ha imparato tecniche di guarigione sciamanica della Dolce Medicina, Ku-Nye (massaggio tibetano) e Mantra Healing e diverse altre tecniche di terapia energetiche e naturali studiando anche con Anne Givaudan.
Da diversi anni tiene seminari, corsi e conferenze in tutta Italia promuovendo una una nuova Visione della vita ed insegnando una Via di conoscenza interiore applicabile in modo pratico nella propria vita quotidiana da ogni essere umano.
Usa diversi mezzi come la Capanna Sudatoria (Inipi), la meditazione, i mantra, gli insegnamenti spirituali, le cerimonie sciamaniche, la trance dance, i riti di passaggio e diverse altre tecniche, non come fine a se stesse, ma come mezzo per raggiungere e sperimentare la natura Divina dell’Essere Umano. Portatore della Sacra Pipa dei Twisted Hairs, la sua missione è quella di contribuire alla realizzazione della profezia del Popolo dell’Arcobaleno’, cioè la nascita di una nuova civiltà fondata sulla cultura della Pace, sulla Bellezza, sulla conoscenza di Sé e sull’Amore. Si occupa di “altra-informazione” e viaggi nei luoghi energetici, in particolare in Sardegna, dedicandosi a tutte quelle iniziative che favoriscono la Pace e la Consapevolezza in se stessi e tra esseri viventi.
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