Italia, continua la melagrana mania con il boom dei consumi
(Articolo scritto da Alessia Baldassarre)
In pochi anni il consumo di melagrana in Italia è aumentato del 30 per cento, e il trend è simile anche negli altri Paesi europei: da semplice elemento decorativo, questo frutto si sta imponendo nelle scelte a tavola grazie anche alle scoperte scientifiche, che lo hanno incoronato come alimento del benessere.
Fino a qualche anno fa era un frutto “qualsiasi”, anzi in una ipotetica classifica di gradimento si sarebbe posizionato in coda, sia per la scarsa diffusione che per la “difficoltà” (si potrebbe dire anche “scomodità”) nel gustarne i semi. Poi, a partire dal 2014, l’incredibile impennata, che prosegue il suo ritmo ancora oggi.
Un superfood naturale. Parliamo della melagrana, un frutto tra i più richiesti del momento in Italia e in tutta Europa: basta dire che in soli tre anni il suo consumo ha registrato una crescita del 30 per cento, sconvolgendo completamente i mercati all’ingrosso, dove in precedenza non era neppure quotata. Tutto merito delle scoperte scientifiche, che hanno incoronato il melograno e i suoi frutti come “superfood” alleato nella medicina anti-aging e nei rimedi naturali per garantire il benessere del nostro organismo.
I benefici della melagrana.
È quasi impossibile elencare tutte le proprietà di questo alimento: per avere una panoramica sintetica facciamo riferimento all’approfondimento di Idee Green, un portale dedicato alle tematiche ambientali, che spiega bene quali sono i benefici del melograno e del suo frutto, chiamato melagrana o granata. Oltre a sali minerali e vitamine, infatti, si notano anche notevoli quantità di polifenoli, un eccellente antiossidante naturale, e altri principi attivi e sostanze nutritive molto salutari: non a caso, ormai si è diffusa la denominazione di “frutto della medicina“.
Dove si produce. Un vero e proprio boom che ha portato, come accennato, anche alla diffusione della produzione di melograni, soprattutto nelle regioni orientali e mediterranee: secondo i dati più aggiornati, la coltivazione è concentrata per lo più in India e Cina (circa 110 mila ettari), seguite dall’Iran con 80 mila ettari; più distanti le altre aree come Turchia (8 mila), Spagna (4 mila), Israele e Tunisia (2 mila a testa). In tutto, ogni anno arrivano a maturazione circa tre milioni di tonnellate di frutti.
La situazione italiana. L’Italia importa gran parte del fabbisogno di questo alimento, perché la nostra produzione interna copre solo il 30 per cento del mercato, rendendo però agli agricoltori tra i 15mila e i 25mila euro ad ettaro. Sul nostro territorio le zone più vocate sono quelle del Meridione, e in particolare la Puglia, dove insiste una delle cooperative più grandi d’Europa (a Grottaglie) che produce varietà pregiate che risultano superiori in termini di pigmentazione e di resa a quelle straniere.
Gli usi in cucina.
Se l’attenzione al benessere e i benefici di questo frutto sono stati il motivo scatenante dell’interesse dei consumatori, a decretare il successo della melagrana è stata anche la sua versatilità negli impieghi in cucina. Oltre infatti al “semplice” consumo dei chicchi freschi, gustosi e saporiti, negli ultimi tempi si stanno diffondendo sempre più ricette che sfruttano le potenzialità di questo pomo particolare, unendo i risvolti positivi per l’organismo a gusto ed effetto scenico garantito dal colore tipico granata.
Esistono anche i grani di melograno essiccati a crudo, che mantengono tutte le proprietà nutrizionali grazie alla lavorazione sotto i 42 gradi (è quasi come mangiare il chicco fresco): comodi da portare in giro, come snack pomeridiano, da aggiungere al muesli o allo yogurt, adatti anche ai bambini al posto delle caramelle! E comodi in cucina per preparare degli sfiziosi piatti.
Le ricette con le melegrane. È il caso, ad esempio, dell’aggiunta dei semi freschi di melagrana a macedonie di frutta e yogurt, ma chi vuole “osare” può sperimentare anche l’abbinamento a secondi piatti e piatti salati. Una delle preparazioni più diffuse e conosciute è il succo di melagrana, che è facilmente eseguibile anche in casa centrifugando i semi dei frutti freschi dopo aver eliminato le parti bianche (che sono quelle che conferiscono il retrogusto amaro al chicco). Oltre alla bevanda fresca – da consumare subito per evitare una immediata ossidazione dei suoi principi attivi con l’esposizione a luce e aria – il succo può servire anche come condimento per insalate o piatti salati, magari in sostituzione di soia o limone.
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