Naturopatia ed Arte Creativa: I Mille Volti del Sentiero della Natura
L’atto del curarsi, del prendersi cura di sé, è una pratica antichissima, addirittura antecedente alla presenza dell’uomo. Infatti anche gli animali praticano una sorta di auto-cura cercando piante, minerali e cibo necessario al loro sostentamento selezionandolo tra i diversi prodotti della terra. L’immagine di un animale che insegna ai propri cuccioli ad esplorare il territorio, a riconoscere il cibo adatto e a muoversi nel mondo in modo indipendente, ben illustra come esista un istinto di conservazione alla vita innato nell’intelligenza animale. Persino molte piante possiedono l’intrinseca capacità di secernere sostanze “curative” per difendersi dall’invasione di parassiti nocivi.
E’ solo con l’uomo però che, l’atto curativo innato in tutte le specie viventi, diviene un’arte che, nei secoli, assume svariate forme di utilizzo e di conoscenze specifiche che vengono codificate in un corpus.
Nasce così la figura del guaritore, inteso come colui che non solo conosce l’arte del curare, ma è anche in grado di tramandare le sue conoscenze ed il suo sapere.
Nell’antichità il guaritore molto spesso è rivestito di un’aura di sacralità: lo sciamano, il sacerdote, lo stregone o l’uomo medicina sono coloro che si occupano della salute del popolo ponendosi inoltre come guide spirituali.
Il processo di guarigione in passato non era mai separato da un percorso di purificazione ed iniziazione spirituale ove, la connessione con i fenomeni della natura, il ben volere e la protezione degli dèi, divenivano la base portante dell’atto curativo.
Con il passare dei secoli le diverse concezioni della medicina, attraversano varie fasi e trovano nuove definizioni che, anche nell’epoca attuale, con le scoperte avanzate dalla fisica quantistica, sono in continua evoluzione.
Poichè il contributo di questo articolo non è di carattere medico ma divulgativo è importante sottolineare che, quando si parla di cura, non si intende una terapia medica che è appannaggio dei dottori, ma si intende un percorso di ben-essere inteso come il prendersi cura dell’essere umano, che impara a vivere in sintonia con se stesso e con l’ambiente in cui è inserito. La visione olistica, che è poi la chiave di lettura utilizzata dal naturopata, considera l’individuo come parte integrante del Tutto, regolato da un equilibrio cosmico che trova la sua corrispondenza nell’equilibrio individuale. Si teorizza in tal modo un sistema di corrispondenza tra uomo, stagioni, età, erbe, astri e geometria secondo il principio di analogia tra microcosmo e macrocosmo.
Tra i sostenitori di questa nuova cosmologia della salute ritroviamo Nicola Cusano (1401-1464) e Giordano Bruno ( 1584-1600) sostenitori della corrispondenza cosmo-uomo.
Il massimo esponente di questa teoria delle corrispondenze fu Paracelso (1493-1541) la cui visione si fonda sulla fisica dei corpi terrestri, sullo studio degli astri e della loro simbologia, e sullo studio dell’alchimia.
La concezione dell’uomo come un’universo in miniatura ha sempre proceduto di pari passo, opponendosi a volte , con la visione più meccanicistica e funzionale ove la malattia è vista come un mal funzionamento di organi, apparati o visceri e l’intervento correttivo, prevede di riportare alla normalità, specifici errori di funzionamento.
Tralasciare il punto di vista “non meccanico” dell’uomo e del suo malessere, significa rivolgere lo sguardo ai principi evolutivi della vita stessa ed alla coscienza di sé, secondo la concezione olistica.
“L’uomo è un universo in miniatura…in lui esistono tutte le materie di cui è formato l’universo…studiando l’uomo ci è possibile studiare l’universo intero, esattamente come, studiando il mondo, possiamo studiare l’uomo.” (Gurdjeff)
Sempre Gurdjeff sostiene: “Non esiste la possibilità di una evoluzione meccanica, l’evoluzione dell’uomo è l’evoluzione della sua coscienza, della sua volontà…nulla si evolve meccanicamente.”
La figura del naturopata si pone come “mediatore” di tutti questi processi evolutivi e modelli di interpretazione del mondo, adottando le conoscenze dell’arte del prendersi cura e, seguendo i principi dell’evoluzione stessa del genere umano in ogni aspetto: emotivo, mentale e spirituale.
Come in ogni ambito umano, anche la formazione di questi “antichi” e attuali operatori del benessere sarà un percorso di acquisizione di tecniche diverse ma soprattutto un lavoro di ascolto e cambiamento interiore che, solo in un secondo momento, potrà essere condiviso nel mondo ed utilizzato come strumento di trasformazione e guarigione interiore.
La Naturopatia quindi, tradizionalmente viene intesa sia nel suo significato letterale, “Sentiero della Natura”, sia come empatia e connessione con la Natura stessa.
L’immagine del sentiero ci porta ad immaginare un essere umano che inizia un percorso, si mette in cammino alla scoperta di sé e del suo sentirsi un Tutt’ uno con la Natura, la Terra e il Cielo.
Mi piace pensare a questo cammino, come se fosse una sorta di sentiero iniziatico e un po’ magico che ci porta, passo dopo passo, a guardare il mondo fuori e dentro di noi con gli occhi di un uomo Nuovo, che si risveglia a se stesso e alle sua potenzialità.
Sicuramente, come visto fino ad ora, la Naturopatia è l’insieme di tecniche e discipline olistiche che si prendono cura dell’ armonia e del ben-essere di corpo, emozione, mente e spirito, ma è in ogni istante possibile considerarla con occhi nuovi, cogliendone nuove sfumature.
Ho conosciuto il mondo affascinante della Naturopatia una quindicina di anni addietro, quasi per caso e seguendo un impulso del momento mi sono iscritta e formata presso l’Istituto Riza di Medicina Psicosomatica.
Alle domande : “Cosa è la Naturopatia? Cosa rappresenta la figura del Naturopata?” ,
sento di poter rispondere descrivendo ciò che la Naturopatia è stata ed è tuttora per me: un percorso interiore di ascolto e conoscenza del mio corpo, delle emozioni, dei pensieri consci e di quelli nascosti.
E’ un sentiero che si svela man mano che muoviamo i nostri passi, rispettando i nostri limiti ma anche le profonde potenzialità.
“Sentiero della Natura” abbiamo detto nella definizione etimologica, certamente è così, ma solo se pensiamo che questo sentiero ci porti a camminare negli angoli sconosciuti della nostra “natura interiore” in armonia e sintonia con i cicli di Madre Terra.
Osho, mistico e maestro spirituale indiano (1931-1990) disse: “La nascita …e solo un inizio…la vita si deve conseguire, ti viene data sottoforma di seme, di potenziale, è qualcosa che potrebbe essere…vivere significa realizzare il potenziale.”
Proprio in virtù dell’analogia tra cosmo-uomo, percorrere il sentiero della Naturopatia, significa connettersi con il nostro potenziale di vita, con quell’energia prima ed essenziale che conduce i processi della nostra vita e dell’evoluzione nostra e della Terra stessa.
Per me è stato così, condivido questo perché nei miei libri la figura di autrice ispirata e naturopata sono sempre intimamente connesse: la scuola, i diversi trattamenti olistici ricevuti e dati agli altri come operatrice, mi hanno ricondotto alla mia “natura artistica e un po’ visionaria”. E’ grazie allo sguardo interiore e presente del qui ed ora della naturopatia che hanno preso vita i libri: “Il Risveglio dell’Anima Bambina”, “La lirica dell’Uno” e “Il mangiar sano dell’Anima”, potenziali che hanno preso forma percorrendo il mio sentiero interiore.
Naturopatia ed Arte
L’arte è natura concentrata | Honorè de Balzac
L’arte non insegna niente, tranne il senso della vita. | Henry Miller
Queste frasi celebri chiaramente sintetizzano ciò che vorrei riuscire ad esprimere: l’arte è natura ed insegna il senso della vita.
Attraverso l’Arte e la Natura è possibile giungere alla rivelazione dell’uomo e del divino, riscoprendo nella bellezza, nell’armonia e nella creatività, il senso della vita.
Il titolo dell’articolo introduceva ai mille volti della Naturopatia, nell’ambito del mio lavoro tra i diversi strumenti che mi accompagnano nel percorso, la scrittura e l’arte, in ogni sua forma, sono utilizzate per sondare i misteri del mondo interiore.
La definizione di “Naturopatia dell’Arte Creativa” è quindi intesa come la capacità dell’uomo di guardare a se stesso come se fosse un opera d’arte: l’uomo diviene artista e creatore, capace di sondare i misteri del suo Universo e creare la sua vita con gioia e pienezza .
Scrittura, immagini, musica, arte pittorica divengono preziosi alleati del nostro benessere e per la conoscenza del nostro sé.
Ho riscoperto la mia creatività, creduto in potenzialità che nemmeno pensavo mi appartenessero: il desiderio di scrivere è divenuta una necessità della mia anima e del mio spirito e non ho più voluto e potuto contenerlo.
“Vivere significa realizzare il potenziale” e il percorso della Naturopatia dell’Arte creativa mi aiuta e sostiene in questo processo.
Massaggi, cranio-sacrale, oli essenziali, cristalli, colori di Aura-Soma, essenze, tisane e molto altro ancora, sono divenuti strumenti preziosi per conoscermi ed accompagnarmi nel continuo proseguire di questo sentiero.
Il percorso di conoscenza interiore avanza di pari passi con la scoperta del mondo e del resto dell’Universo che è infinito, così come è infinita la nostra ricchezza interiore.
I trattamenti di Naturopatia che propongo, i corsi e i libri che scrivo, si occupano del ben essere psico-fisico dell’uomo, secondo la concezione olistica e si propongono la finalità di accompagnare ciascuno in questo viaggio di conoscenza e riscoperta della propria Natura interiore, di doti, talenti e potenziali che sono in noi come piccoli semini che attendono un terreno fertile in cui poter germogliare per offrire il meglio di Sè…
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