La salute è possibile qui e ora: introduzione all’igienismo alimentare
La salute, una condizione che possiamo ristabilire e mantenere
La salute, si potrebbe dire in modo semplicistico, è quello stato o sistema in equilibrio nel quale l’organismo, declinando ai vari organi le singole funzioni, ci mantiene in una condizione tale da svolgere le nostre attività quotidiane con largo margine di energia utile e in una condizione di benessere.
Quasi sempre si pensa alla salute solo quando essa vacilla e non quando ne siamo provvisti. Questo ci porta a cercare rimedi che, normalmente, sono temporanei e, alle volte, poco utili se non addirittura dannosi. Se fossimo coscienti che la salute è per noi uno stato naturale e che a causa dei nostri comportamenti errati rischiamo di perderla, ci avvicineremmo di più all’obiettivo della nostra ricerca.
Eppure è cosi semplice restare in salute godendo del benessere che noi e chi ci è vicino può trarre dallo star bene.
Molto si parla di rimedi alle malattie ma poco di come restare in salute: si citano esperimenti, studi, e ogni anno ci sono uno o più prodotti che vengono lanciati sul mercato che promettono risultati rapidi, eccezionali e duraturi. Quando ci ammaliamo o non siamo in buona forma pensiamo che una dieta o un prodotto, non importa quale, possa risolvere questa mancanza di benessere. Allora proviamo rimedi di ogni tipo, filosofie, cure, diete, che per un periodo di tempo possono anche alleviare i disturbi e magari farceli dimenticare, poi però questi ritornano e, a volte, addirittura ci ritroviamo in condizioni peggiori.
Se riflettiamo sul fatto che per anni e forse decenni abbiamo perseverato in abitudini poco salutari, capiamo che in 15 giorni di dieta o con un solo prodotto non possiamo cancellare comportamenti poco consoni alla salute e mantenuti per un periodo di tempo così prolungato.
L’essere in salute è innato in noi, come in tutti gli esseri viventi, ma solo noi stessi possiamo decidere cosa è utile fare per mantenere questa condizione e non possiamo delegare ad altri questa funzione, chiunque essi siano. Chi meglio di noi può sapere e sentire i continui cambiamenti che si verificano nel nostro corpo nei vari momenti della giornata? La risposta è qui a nostra disposizione semplice come imparare ad andare in bicicletta.
L’igienismo, una pratica che ha origini antiche
La salute è un argomento assente nei programmi educativi, quindi il primo passo da fare è educare noi stessi e adottare un sistema duraturo che ci porti ad una condizione di salute fisica e mentale e forse, per alcuni, anche spirituale. Esiste un sistema, l’igienismo, di cui vi parlerò di seguito e nei prossimi articoli che ci può aiutare.
Leggendo alcuni antichi documenti si intuisce che una pratica molto simile all’igienismo veniva già utilizzata dagli Esseni, come pure da Pitagora e da molti altri saggi, ma è solo dal 1800 che è diventata una pratica condivisa da molti esperti e con centinaia di migliaia di praticanti. Negli anni, l’igienismo si è avvalso dei contributi di molti studiosi – tra cui anche medici – che lo praticavano anche su loro stessi. Oggi possiamo dire di avere una buona base di conoscenze per utilizzare questo sistema di vita, certamente migliorabile, ma già in grado di mantenere e riportare alla salute gli esseri umani che lo scelgono.
Un modo rapido e corretto per seguire questa strada salutistica è evitare di pensare al sintomo e fare attenzione al sistema intero del quale siamo parte: siamo organismi animali composti da organi e animati da idee, sentimenti e molto altro ancora e facciamo parte di un sistema familiare, il quale si trova in un complesso umano che vive in uno scenario naturale che abita questo pianeta. In sostanza, possiamo ritrovare la salute cambiando il nostro comportamento, in 5 parole: cambiare lo stile di vita. Solo questo, prima o poi, ci porterà una migliore salute, lo garantisco, sarà inevitabile.
I molti igienisti che oggi lo seguono dimostrano che si può fare e che è possibile praticare una via alla portata di tutti.
Che genere di animali siamo?
Cominciamo con il prendere in considerazione un primo aspetto che può aiutare e sostenere il nostro vero cambiamento: se osserviamo e confrontiamo il nostro organismo con quello di altri esseri viventi, ci rendiamo subito conto che siamo dotati a livello fisico e funzionale in modo da poter raccogliere e cibarci soprattutto di frutti, qualche verdura e noci.
Su quali basi fondiamo questa convinzione? Osserviamoci: noi non abbiamo artigli per catturare prede o denti adatti per strappare le carni e triturare le ossa, nemmeno il nostro apparato digerente è adatto alle carni per via di un intestino troppo lungo e una mancanza di enzimi per digerire quando la putrefazione delle carni entra in atto. Le uniche dotazioni enzimatiche per la digestione dei prodotti animali le possediamo alla nascita, o forse dalla prima poppata, e le conserviamo fino a quando assumiamo il latte di nostra madre e non quello di altri mammiferi. Passata questa età, non avendone più bisogno, perdiamo l´enzima. Pertanto, quando assumiamo latticini, altri enzimi, avendo perso quello della lattasi, si preoccupano di trasformare in parte questi prodotti, ma non essendo dedicati a questo scopo specifico paghiamo questa trasformazione con un dispendio molto alto di energie.
Non siamo nemmeno erbivori perché non abbiamo organi adatti per strappare erba o per morsicare foglie: disponiamo di un solo stomaco e non abbiamo rumine ed enzimi dedicati a digerire fibre per intero, e non siamo dotati di una dentatura così robusta per poter consumare molti vegetali e fibre come fanno gli erbivori.
Siamo quindi di un altro genere animale e cibandoci dei prodotti a noi adatti ci renderemo presto conto che non solo mangeremo meno, ma avremo uno stato mentale di maggior lucidità e un benessere generale molto più soddisfacente, con più coscienza nella nostra esistenza e maggiori energie a disposizione. Per non parlare della rivoluzione che questo può mettere in atto in famiglia, nella nostra comunità, nella società.
Vi invito a considerare con senso critico e a verificare di persona quello che leggete qui. Osservate la natura. Osservate la dentatura di gatti, cani, mucche, capre o pecore e traete le vostre conclusioni.
Cambiare lo stile di vita
Uno dei concetti chiave dell’igienismo è condurre uno stile di vita compatibile con il nostro corpo. Questo, a sua volta, si fonda sul principio di ricercare l’autonomia individuale per la conservazione della salute eliminando le deleghe ad altri.
Ma con tutte le cose che abbiamo da fare, gli impegni di lavoro, le responsabilità verso la famiglia e la società, come si fa a cambiare stile di vita? Se non riusciamo a fermarci il tempo sufficiente a riflettere con calma, distacco ed in piena libertà, come possiamo capire qual è la cosa giusta per noi? Se troviamo il tempo per cambiare al nostro interno, l’ambiente al di fuori di noi si adeguerà. La teoria dei sistemi afferma qualcosa di molto simile: si può trasformare un sistema cambiando uno degli elementi che interagiscono in esso. L’elemento che più costantemente e profondamente interagisce con il nostro sistema salute è il nutrimento.
Molti si sforzano di cambiare il mondo dedicando poco tempo o quasi niente a cambiare se stessi. Questo vale anche per i genitori nei confronti dei propri figli: spesso i loro sforzi non danno i frutti sperati perché non sanno dare il giusto esempio di comportamento. Io penso che si possa imparare solo attraverso l’esempio e non attraverso le parole.
Per tornare al tema in esame, se teniamo un comportamento sano per il nostro corpo, questo apprende e si educa alle buone abitudini. Se lo abbiamo sempre nutrito con il sale l’organismo si è abituato a questo prodotto così tossico per noi e lo cerca sempre. Se invece gli proponiamo alimenti naturalmente mineralizzati apprende che il sale aggiunto ai cibi non serve e quindi, con il tempo, non ne sente più il bisogno, e questo ci aiuta, insieme ad altre pratiche, a conquistare una migliore salute.
Per raggiungere la salute è necessario anche evitare le attività stressanti, sia fisiche che mentali. Mi riferisco anche a quelle eccitanti, come sforzarsi in palestra, correre, o tutte quelle attività che assorbono molta della nostra energia. Pensiamo alla natura: quand’è che gli animali corrono a perdifiato? Quando rincorrono le prede di cui vogliono cibarsi o quando fuggono da un pericolo come possibili vittime. In tutte le altre occasioni si muovono con risparmio di energia, senza esagerare nel dispendio del vigore. Tutte le esagerazioni portano a consumare la capacità delle nostre batterie energetiche e questo prima o poi ci deprime.
Tutti noi siamo impregnati di due energie: una ci viene consegnata dai nostri genitori in nome degli antenati al momento del concepimento e l’altra che attingiamo dal nostro stile di vita, ovvero dal nutrimento digerito, dal buon riposo, dall’attività fisica moderata e sufficiente, dall’aria pulita respirata, dalla luce del sole, da momenti felici.
Alimenti compatibili e corretta combinazione degli alimenti
Ecco un’altra domanda che possiamo porci per comprendere quali siano gli alimenti per noi compatibili. Quale cibo si può assumere a crudo senza intenerirlo riscaldandolo o cuocendolo? La risposta è: frutti, frutti essiccati, germogli, vegetali teneri e noci varie.
Per quanto riguarda la corretta combinazione degli alimenti, esistono delle leggi generali scritte da chi ha studiato i principi attraverso la pratica personale e a cui tutti siamo più o meno soggetti. Con il tempo e con la pratica dell’igienismo, ciascuno di noi sarà poi in grado adattarle a se stesso. La via dell’autonomia all’inizio potrà sembrare incerta, ma poi frequentandola si farà via via più chiara e la sensazione di benessere ci confermerà della buona strada intrapresa.
Fame e appetito
Osserviamo i bambini di due, tre anni che non sono stati ancora abituati a consumare alimenti artificiali, vedremo che alle volte non mangiano, rifiutano i cibi, e altre volte mangiano con gusto. Non seguono la regola di fare colazione appena alzati, di pranzare alle 13 e cenare alle 20, la loro fame dipende dal momento. Noi adulti dovremmo riappropriarci di questa capacità così fondamentale per la nostra salute: mangiare solo quando abbiamo fame e non solo per appetito. Come si fa a distinguere tra appetito e vera fame? Il primo è soprattutto di tipo culturale e si basa sull’eccitazione derivante dai cibi che vediamo e sentiamo, oppure sulla mancanza di qualche elemento che siamo abituati ad assumere. Inoltre, l´appetito può essere accompagnato da forme di nervosismo o di disturbo che sopiamo riempiendoci lo stomaco. Assumere molte varietà di cibo congiunte, soprattutto cotte, nello stesso pasto non ci è di nessuna utilità nutritiva. Anzi, così facendo, ci ritroviamo a mangiare di più eccitando l’appetito. L’appetito se lasciato a se stesso o accolto con un dito o due d’acqua, sparisce nel giro di 15/20 minuti. La fame invece rimane per un’ora o più e ci fa sentire bene, felici, pieni di energia, ci fa venire l’acquolina in bocca e la possiamo soddisfare anche con poca frutta.
Il riposo
Il riposo ha un ruolo importante perché è propedeutico a una buona assimilazione degli alimenti ingeriti, ci aiuta a disintossicarci e a ricaricare le batterie energetiche di cui abbiamo fatto uso durante il giorno. Il sonno ristoratore deve essere sufficientemente prolungato e senza sveglie imposte. Se dobbiamo alzarci presto per andare al lavoro, semplicemente dobbiamo coricarci prima alla sera, seguendo i ritmi della natura.
Quanto appena detto si accorda con uno studio sui ritmi circadiani giornalieri condotto da alcuni ricercatori svedesi. Questi affermano che la nostra giornata è suddivisa in 3 cicli di circa 8 ore ciascuno: il primo – dalle 12 alle 20 – è quello più indicato ad assumere nutrimento e a compiere sforzi fisici; il secondo – dalle 20 alle 4 del mattino – è quello in cui il nostro corpo vuole riposare e assimila il nutrimento assunto; il terzo – dalle 4 alle 12 – è quello in cui il corpo procede all’eliminazione e alla disintossicazione.
Dunque, per assecondare i ritmi circadiani, secondo me la prima e più importante cosa da fare per riconquistare la salute è evitare l’assunzione dei cibi fino alle ore 12 circa (4 ore circa dopo essersi alzati), attendere che arrivi la vera fame, fare il primo pasto di sola frutta meglio un tipo solo e aspettare un’oretta prima di mangiare altro. Se abbiamo bisogno di conforto o aiuto per qualche disturbo che incontriamo, assumiamo un poco di acqua e ci aiuterà a superare il momento traghettandoci all’appuntamento del pasto di frutta.
Nei prossimi articoli approfondirò alcuni concetti utili e qui citati per effettuare una corretta transizione verso l’igienismo. Parlerò della tossiemia e del perché è stata una scoperta così importante, porterò ragioni sul fatto che i cereali non sono un alimento adatto a noi, darò indicazioni pratiche su come cuocere, se proprio lo vogliamo, le verdure affinché mantengano il più possibile le loro proprietà nutritive.
Chiedendo un contributo ad altri abitanti della nostra casa, parleremo di agricoltura per l’autonomia.
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