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Published On: Lun, Dic 19th, 2016

Respiro Consapevole o Respiro dell’Anima: un gesto d’amore

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“Nei sacri spazi

ho respirato, con il cuore,

attimi di eterno”

La respirazione è un processo biochimico del metabolismo energetico dell’essere umano, che agendo in modo involontario permette all’intero organismo di nutrirsi mediante l’ossigenazione di tutte le cellule che lo compongono e, dunque, rappresenta una funzione primaria poiché gli permette di vivere; senza respirazione infatti non ci può essere vita.

La respirazione, oltre a consentire alle cellule di nutrirsi e rigenerarsi, apporta notevoli benefici al corpo fisico ed in particolar modo alle funzioni metaboliche, permettendo l’espulsione delle tossine, la purificazione del sangue ed aumentando le difese del sistema immunitario.

Durante la respirazione avviene l’assorbimento del Prana, cioè dell’energia della creazione emanata dall’Infinito che pervade l’Universo e si trova in tutti gli elementi, vivificando il nostro “involucro esterno”.

Il respiro ha un legame molto stretto con il nostro corpo fisico, ma assume anche un ruolo fondamentale nella comunicazione tra conscio ed inconscio, in particolare nelle manifestazioni dell’inconscio e della mente; infatti portando attenzione ai nostri momenti di turbamento possiamo facilmente verificare come questi accelerano e modificano il ritmo del nostro respiro, oltre alle ripercussioni a livello fisico quali: il battito del cuore più veloce, tremori, sudorazione, ecc. ecc.

Ogni manifestazione esterna a noi ha origine nella mente ed il respiro rappresenta una chiave per accedere al dominio dell’attività della mente. Per questo motivo, prendendo consapevolezza del rapporto che c’è tra respiro e mente, possiamo agire sul ritmo del respiro per modificare lo stato della mente e controllare gli stati emotivi che spesso ci causano blocchi energetici che, a loro volta, si ripercuotono principalmente a livello fisico.

La forma più antica di disciplina del respiro conosciuta è senza dubbio il Pranayama, uno degli aspetti dello Yoga. Pranayama è un termine composto di due parole in sanscrito: Prana, che indica la forza o energia vitale: l’essenza della vita stessa; Yama, dal termine “Ayama“, che ha il significato di “estensione”. Il significato è dunque “estensione dell’energia vitale”.

Per una migliore comprensione del concetto di “energia vitale”, la radice sanscrita del termine Pra-na-yama stà ad indicare “estensione di ciò che esisteva prima d’ogni vita atomica o cellulare“, che possiamo riassumere con: Dio!

Nello Yoga Kundalini, attraverso specifiche tecniche di Pranayama unite all’ascolto ed alla ripetizione di mantra, è possibile accedere alle energie inconsce, per ridurre la pressione dell’ego e liberare alcuni blocchi energetici, rendendo possibile il riequilibrio psico-fisico dell’ individuo.

Ma per usufruire del prana e quindi di tutti i suoi benefici occorre la cosciente presenza della mente; infatti l’assorbimento del prana avviene da un atto di volontà, ricordando che comunque il prana, in quanto energia divina, è superiore alla mente ed è l’uomo che deve adeguarsi all’Universo e non viceversa.

L’attenzione al respiro ci rende presenti e consapevoli dell’unico tempo che realmente abbiamo a disposizione: il presente e, bloccando l’attività disordinata della mente inferiore, abbiamo accesso alle dimensioni superiori.

Continuando a respirare consapevolmente si aumenta gradualmente il proprio livello di coscienza e ci si connette sempre di più alla Coscienza del Creatore.

Essere consapevoli del respiro sposta l’attenzione dai pensieri e crea spazio nella mente. In questo modo si genera consapevolezza.

 Essere consapevoli del nostro respiro ci costringe a stare nel momento presente, che è la chiave di tutte le trasformazioni interiori. Cerchiamo di essere dunque consapevoli del respiro. Facciamo attenzione alla sensazione del respiro; sentiamo l’aria che entra ed esce dal corpo.

Osserviamo come il torace e l’addome si espandono e si contraggono leggermente con l’inspirazione e l’espirazione. Un respiro consapevole è sufficiente a creare spazio laddove prima c’era un’ininterrotta successione di pensieri. Allo stesso modo, un respiro consapevole è un modo eccellente per portare spazio nella nostra vita.

Durante l’inspirazione avviene un moto di espansione, mentre durante l’espirazione tutto si contrae e ritorna allo stato iniziale. Tutto questo riproduce lo stesso movimento dell’Universo. In realtà noi rispecchiamo l’Universo in modo olografico.

Allo stesso modo quando meditiamo contemplando il respiro, ci rivolgiamo a noi stessi ritraendo l’Universo in noi (fase dell’inspirazione), mentre quando ci rivolgiamo all’esterno proiettiamo l’Universo fuori di noi (fase dell’espirazione), espandendo il nostro Sé e dando origine alle manifestazioni nella realtà terrena.

Il respiro consapevole allinea tutti i chakra e li armonizza con il corpo fisico aumentando il flusso di prana, che serve a costruire il corpo di luce.

La respirazione consapevole unita al puro intento potrebbe essere chiamata “respirazione dell’anima”, poiché consente di connettersi con il flusso di vita che ha origine nel Tutto e dal Tutto si manifesta fluendo dentro di noi, cambiando noi stessi ed il nostro mondo, cosicché il velo illusorio della dimensione terrena andrà via via dissolvendosi.

Attraverso il respiro riceviamo e trasmettiamo vibrazioni a frequenze armoniche secondo il nostro livello di coscienza. Mediante questa pratica impariamo ad attivare tutto l’Amore Sacro che possiamo contenere e quindi possiamo prendere consapevolezza di essere sia il “sognatore che il sogno” della nostra vita ed iniziare il percorso di ritorno verso l’Infinito, ricreando la nostra “Reale Identità”.

Respirare aiuta a far scorrere liberamente l’energia nel nostro sistema (fisico/etrico, emozionale, mentale) andando a sciogliere le disarmonie energetiche ed avviare quindi il processo di guarigione spirituale, aumentando la nostra capacità di esprimere amore, che rappresenta la nostra vera funzione.

Attraverso il respiro ci sintonizziamo con l’attimo presente, cioè il punto di incontro tra Dio e le Sue manifestazioni, alla base del quale c’è l’Amore che deriva dall’esperienza primaria della propria esistenza.

Per questo l’origine dell’attimo presente è l’Amore Primario stesso, cioè l’amore verso tutto ciò che si manifesta coscientemente nel tempo e nello spazio.

Dunque consapevolezza ed amore sono la stessa cosa, ma il contenuto della consapevolezza è l’esperienza di essere presenti a se stessi, ovvero di esistere nel qui ed ora; l’Amore invece è la pura esperienza di esserci, la nostra esperienza primaria. Ogni altra nostra esperienza (emozione, pensiero, avvenimento, oggetto…) esiste grazie alla nostra esperienza primaria di esserci, che è Amore allo stato puro.

L’Amore è l’esperienza vera dalla quale scaturisce l’esperienza-rapporto: più siamo vicini ad Amare più possiamo rendere vero il rapporto fra noi ed il mondo manifestato.

In altre parole, l’Amore è il Sé esperienziale, ciò che siamo in realtà e, per questo, non possiamo che Amare!

In ultima analisi possiamo affermare che respirare in modo consapevole è un gesto d’amore!

© 2016, Fabio Amici. All rights reserved.

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About the Author

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- Sono nato il 28 settembre del 1968, sono ricercatore della Verità e sperimentatore di tecniche meditative seguendo un personale metodo di autoconoscienza che indaga i processi mentali e gli stati emozionali, utilizzando il “sentire” per raggiungere un contatto diretto con il proprio Spirito. Mi sono formato nei monasteri Buddhisti della scuola Zen e Therevada, ho studiato e approfondito le conoscenze sulla fisica quantistica ed il suo utilizzo in relazione alla spiritualità; ho praticato lo Yoga Kundalini ed ho praticato la terapia della regressione nelle vite passate come percorso di autoconoscenza, conseguendo l’apprendimento di un metodo di indagine per correggere gli “errori” dovuti a traumi emozionali ed alle programmazioni mentali. Seguo i principi metafisici di “Un Corso in Miracoli”, ai quali mi ispiro nelle meditazioni e nella vita per facilitare il riconoscimento delle cause dei disagi umani, con lo scopo di raggiungere una via di riconciliazione e di armonizzazione con il mio Sé e con l’Universo.

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