Rito ed Estetica Spirituale – Parte II
(di Milena Campanella)
Caratteristiche e componenti estetiche del rito
Indipendentemente dal tipo di celebrazione che viene svolta, vi sono solitamente degli elementi simbolici ed estetici che sono sempre presenti in ogni rito quali, ad esempio, candele, incensi, coppe e fiori; essi vanno opportunamente disposti su un apposito tappeto o telo da stendere a terra o su un tavolo. La fiamma della candela rappresenta l’elemento fuoco e simboleggia la luce interiore della nostra anima che si unisce alla Luce Divina; l’incenso rappresenta l’elemento aria, in grado di purificare la nostra mente e i nostri pensieri; la coppa contiene il liquido che rappresenta l’elemento acqua, capace di rinnovare e trasformare le nostre emozioni e sentimenti, per renderli sempre più in sintonia con l’Amore Divino; il fiore, o una piantina in vaso, simboleggia l’elemento terra, cioè il nostro corpo fisico, la parte complementare dello spirito, che ci ricorda la duplice natura umana e divina. L’elemento terra può anche essere rappresentato dalla presenza di cristalli o di cibo solido da gustare durante la cerimonia, come nel caso dell’ostia nella celebrazione eucaristica.
Se decidiamo di celebrare un piccolo rito per festeggiare un evento o per raccoglierci in preghiera possiamo aggiungere, oltre ai quattro elementi naturali, aria terra acqua e fuoco, anche elementi artistici quali immagini, sculture, abiti e gioielli, sottofondi musicali… Gli stessi incensieri, i portacandele, i calici, o i portavasi, sono solitamente oggetti artistici di pregio e di buona fattura. Essi andrebbero scelti tutti con cura, lasciandoci guidare dalla bellezza delle loro forme e dall’armonia degli accostamenti dei vari elementi nel loro insieme.
I colori utilizzati dovrebbero sottolineare l’intento che sottende alla celebrazione del rito. Ad esempio, si avrà una predominanza di bianco nel caso si tratti di un rito di purificazione; di blu o di viola per i riti volti a favorire la meditazione; di rosso quando si vuole stimolare l’energia vitale o proteggere dalle malattie…
Il profumo degli incensi, come i colori, varia a seconda del rito: la lavanda, ad esempio, infonde pace e scioglie i blocchi emotivi; la menta, invece, favorisce l’apertura mentale e la concentrazione; il pino dona fiducia e forza interiore, mentre la rosa predispone all’amore e all’amicizia….
La musica e le immagini, ugualmente, verranno scelte per rafforzare l’intento che sta alla base della celebrazione del rito stesso.
L’esperienza estetica consente al nostro intelletto di riscoprire idee e concetti spirituali dimenticati. Attraverso i sensi, infatti, il pensiero viene stimolato e guidato verso la verità, passando gradualmente dal buio dell’ignoranza alla Luce della Conoscenza.
I riti hanno intenzionalmente un effetto suggestivo sui partecipanti: devono colpire l’immaginario, coinvolgere i sensi e risvegliare i sentimenti dell’essere umano; ma, dietro all’atto esteriore, ai gesti, alle parole o agli ornamenti, si cela sempre l’intento di facilitare la preghiera e la meditazione, di avvicinare l’uomo al divino.
L’arte e la bellezza sensibile, infatti, non sono altro che il riflesso della Bellezza del mondo soprasensibile, la dimensione spirituale da cui tutto proviene e scaturisce.
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