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Il Giardino degli Specchi di Tullia Turazzi: Recensione libro + intervista con l’autrice

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Fu come nascere davvero, come svegliarmi da un Sonno durato vite e vite, da un pianeta ad un altro, da un nome e forma ad un nuovo corpo, oltre i nomi e le forme divine, dei e angeli, demoni e alieni, paradisi e inferni, tutto scomparso, tutto illusione. – Tullia Turazzi  da”Il Giardino degli Specchi”

il giardino degli specchiE’ uscito da qualche mese il libro d’esordio di Tullia Turazzi, ricercatrice del vero, anima in cammino al servizio della Luce, e tra le altre cose, nostra carissima autrice per Quantic Magazine, dal titolo “Il Giardino degli Specchi” (ediz. Youcanprint), una raccolta delle sue straordinarie esperienze spirituali, realmente e pienamente vissute.

Non è un racconto di fantasia“, spiega Tullia,  “anche se ad alcuni potrebbe sembrare!  Ho sempre cercato dentro di me le risposte alle tante domande che gli uomini della terra si pongono da sempre, perche’ sono qui? Veramente tutto quello che percepiamo con in nostri sensi limitati e’ tutto cio’ che esiste? Esiste Dio e cosa e’ Dio?”

A queste innumerevoli domande l’autrice ha ricevuto risposta, una personale e allo stesso tempo universale spiegazione, la più’ importante, il Dio che tanto cerchiamo all’ esterno o in qualche cielo stellato e lontano, vive dentro di noi, è noi, il nostro Se interiore profondo, quella goccia frattale divina che risvegliata ci riporta all’ Oceano di Beatitudine di cui siamo parte.

Questo libro parla di Dio, parla dell’e esperienze dell’autrice, parla dei mondi sovrasensibili, delle mille dimore del Padre, di Arcangeli fisici oltre che spirituali, di Maestri Ascesi e viventi, della vita e dell Amore, quello Vero, Eterno, Divino.

Brevi racconti di vita vera, un cammino straordinario, incredibile e infinita varieta’ e bellezza dei mondi spirituali, i messaggi di antica saggezza dei maestri e delle gerarchie celesti, racconta dell’estasi e del samadhi.

Un libro evocativo che trasmette una sua radianza e frequenza che va oltre le parole.

Una parte centrale della vita dell’autrice vissuta lungo le strade polverose e affascinanti dell’ India, e dell’ incontro l’ Avatar Sri Sathya Sai Baba, suo meraviglioso e insondabile Guru.

Insomma, un libro da leggere e rileggere con gli occhi dell’anima e del cuore, cercando tra le righe, oltre le righe, un libro da Sentire.

Proprio per questo abbiamo volute scambiare due parole con Tullia in merito a questo suo lavoro, che poi è anche la summa delle sue esperienze di vita, delle sue ricerche, delle sue esperienze.

D: Cara Tullia, che piacere parlarti oggi! Ci racconti come è nato il “Giardino degli Specchi”? A chi è rivolto? 

R: Il libro nasce da un idea che il Maestro Sai Baba risvegliò in me durante un incontro in sottile dove Lui mi disse “Tra qualche anno tu scriverai un libro”. In quel momento mi parve una cosa molto improbabile, ma sapevo che il Maestro avrebbe come sempre avuto ragione. E così è nato questo libro che raccoglie vari episodi realmente vissuti durante il mio soggiorno indiano durato 16 anni, e non solo. Il libro e’ rivolto a tutti coloro che cercano delle risposte ai tanti quesiti che la vita ci pone davanti ogni giorno, su chi siamo e perché siamo qui sulla terra, se esiste altro oltre la vita materiale e ciò’ che i sensi ordinari percepiscono, parla di Dio, dei Fratelli extraplanetari, del mio viaggio alla scoperta della vera me stessa.

D: Com’è iniziato il tuo percorso spirituale?

R: Il mio percorso spirituale ha un inizio fin da piccolissima, dove già entravo in contatto con mondi astrali, uscendo dal corpo e fondendomi nelle frequenze dei colori, vedevo guide celesti vicine a me che mi guidavano e dicevano sempre < Ricordati chi sei e perche’ sei scesa sulla terra >. Ovviamente essendo molto piccola non capivo il significato profondo di queste mie esperienze, le compresi molto più tardi, quando a ventinove anni entrai spontaneamente nello stato di nirvikalpa Samadhi, senza sapere cosa mi stesse accadendo non avendo ne un guru ne aver mai meditato, fu un nirvikalpa secondo Sri Nisargdatta detto con ritorno. Dico solo che avendolo vissuto di persona più volte e non solo letto sui libri dei grandi Maestri, in realtà’ da questa magnifica esperienza non si torna ne si può’ tornare mai alla coscienza ordinaria, seppur un sottile velo ci riporta nel mondo terreno. Dopo anni quasi 13, arrivo’ l’ incontro degli incontri, con SRI SATHYA SAI BABA, che mi chiamo’ in astrale in india da Lui. Rimasi in india per piu’ di 15 anni, fino al 2013, dopo che Swami lasciò il nostro piano dimensionale terrestre.

D: Che cosa hai provato quando hai messo piede per la prima volta in India?

R: La prima volta che arrivai allo scalo aereo di Bangalore nello stato del Karnataka nel sud dell’india, sentii subito e profondamente di essere tornata a Casa, si ero tornata a casa! Io desiderai baciare il terreno che calpestavo, restai stupita io stessa da questo impulso e dal grande sentimento di appartenenza a questa sacra terra di Barathia, antico nome sacro dell’ india. Fui colpita subito dagli odori intensi misti alle fragranze dei fiori magnifici, le persone così gentili, sorridenti e pacifiche, così diverse da noi occidentali, sempre di corsa e distratti. Un paese incredibile, magico, con tante energie contrastanti, ne fui affascinata ed atterrita allo stesso tempo, desiderai fuggire e restare sempre nello stesso tempo, ero stupefatta dai miei sentimenti, così intensi e opposti, ma questa e’ l’ India e me ne innamorai all’ istante.

D: Qual è stato l’incontro (fisico e/o spirituale) che più ti ha colpito,emozionato?

R: L’ incontro più esaltante sia in sottile che nel fisico e’ stato sicuramente quello con Sathya Sai Baba, un incontro che racconto molto bene nel libro. Non ci sono parole per descrivere una tale Sacra intensità e tale grazia celestiale e l’ incontro con l’ Amore Divino Assoluto che coinvolse ogni mia cellula e tutta l’ anima mia per sempre. Il Signore Krisnha stesso, era rinato in Baba ed io piccola anima in cammino, sedevo estasiata di fronte a quei Suoi occhi indimenticabili, gli occhi di un Dio. Nulla di paragonabile a questo, solo il Samadhi che avevo vissuto anni prima.

D: Qual è il primo passo che una persona dovrebbe fare per iniziare un cammino di guarigione e/o verso il proprio spirito?

R: Non esiste una regola che possa valere per tutti, pur essendo tutti frattali dell’unico Se o Dio Padre, siamo tutti diversi, alcuni sperimentano, come nel mio caso, risvegli spontanei, frutto di un buon karma passato e della Grazia, altri decidono di iniziare una disciplina spirituale, ad esempio la meditazione, altre discipline, il reiki ad esempio, o atre strade, ce ne sono tante, alcuni scelgono, o meglio sono chiamati dal loro Maestro in sottile o fisicamente e seguono il Suo insegnamento. Però l’ unica vera strada comune che ci unisce, e’ per me, la via del Cuore e del vero Amore; credo sia la strada Regale per raggiungere il nostro vero SE Divino Interiore. AmarSi ed Amare incondizionatamente tutto ciò’ che E’, E’ sempre stato e sempre sarà’.

(Grazie Tullia per le tue meravigliose parole e che il tuo libro possa essere uno dei mezzi per il Risveglio di tante, tante persone!)

Acquista il libro “Il Giardino degli Specchi” di Tullia Turazzi direttamente on line, in formato cartaceo o eBook cliccando sui link sotto:

Direttamente dalla casa editrice YoucanPrint

– su IBS libri

– su Mondadori on line Store

 su Libreria Universitaria

su Libreria Hoepli

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