Psicomedicina Quantistica® | Intervista alla Dr.ssa Lorena Di Modugno
Ho il piacere di incontrare e conoscere la Dott.ssa Lorena Di Modugno, ideatrice, fondatrice e divulgatrice, attraverso la sua associazione Dharma Italia Organization, della Psicomedicina Quantistica®, in particolar modo attraverso gli annuali Congressi Internazionali, quest’anno alla terza edizione, che si terrà a Milano il 19 e 20 Novembre.
La Psicomedicina Quantistica® si propone quale nuovo paradigma epistemologico, in cui Psicologia del Profondo, Medicina Olistica, e Ricerche Quantistiche di matrice Vedica si incontrano e si arricchiscono reciprocamente di efficaci spunti terapeutici per raggiungere l’agognata meta della guarigione e del benessere.
In questo senso la Psicomedicina Quantistica® rappresenta attualmente un innovativo sestante della rotta terapeutica, affinché sia possibile restituire la possibilità di recuperare la propria pace e la propria gioia di vivere a tutti quelli che la ricercano con coerenza e sincerità.
D: Lorena, hai portato la Psicomedicina Quantistica® al grande pubblico: parlaci un po’ di te. Chi è Lorena Di Modugno?
R: (sorride) Sono una psicologa, psicoterapeuta, pianista musico terapeuta e ipnositerapeuta che ama scrivere libri e divulgare la Conoscenza. Inizialmente la mia formazione è stata prevalentemente musicale (il mio insegnante di pianoforte era un allievo del grande Arturo Benedetti Michelangelo) ma poi è diventata psicoterapeutico– transpersonale. Dopo una formazione prima di tipo freudiano e successivamente junghiano ad orientamento simbolista, ho fatto numerosi viaggi in India e mi sono accorta che quello che mancava, nel back ground della maggior parte degli psicoterapeuti era la dimensione spirituale che andava assolutamente integrata. Ho fatto quindi tutta una serie di ricerche e di approfondimenti su come inserire la spiritualità nella pratica terapeutica. Nella mia vita c’era già… ma era necessario integrarla a livello professionale. Negli anni mi sono inoltre resa conto che nella pratica clinica, i medici dovrebbero essere più psicologi (molti colleghi medici non hanno infatti risolto le proprie problematiche interne), e che molti psicoterapeuti avrebbero bisogno di imparare qualcosa di più di anatomia, di fisiologia umana, perché ormai molti pazienti vanno dallo psicologo a curare la gastrite o vanno dall’oncologo a parlare del loro dolore… Ci ho pensato a lungo ed alla fine mi sono attivata per dare luogo ad un programma formativo di alto livello che integri le due parti, ed includa anche le ricerche della fisica quantistica che è una disciplina essenzialmente spirituale. I Maestri Vedici lavorano sul “quantum” da sempre e la fisica quantistica che oggi è misurata con delle macchine, in realtà era gestita in termini energetici ed immediati attraverso processi a-temporali e a-spaziali già da millenni. Negli ultimi anni grazie alla diffusione di internet, di tutte le tecnologie e di tutti i libri che sono stati pubblicati, molte più persone si sono rese conto che questa è una realtà.
D: Che scopo hanno questi Congressi di Psicomedicina Quantistica®?
R: Arrivati al terzo anno, i Congressi hanno avuto una grande risonanza. E’ permettere ad un numero sempre maggiore di persone di sperimentare, di fare esperienza sul come l’energia lavora in di noi. Dobbiamo fare l’esperienza prima su noi stessi. Osservare il come l’energia lavora, dentro e attorno a noi, passando una giornata di entusiasmo e di gioia. Vedi, in questo momento in sala ci sono tante persone contente, serene… Questa esperienza vissuta ci permette di saperlo sulla nostra pelle che si può guarire, indipendentemente da ciò che ci dice la mente razionale. Capisco che sto guarendo non perché ci credo ma perché so che è così. Questi Congressi si propongono di offrire alle persone la possibilità di fare un’esperienza viva relativamente all’energia che guarisce. Questo è il terzo ciclo di una lunga storia appena iniziata, che ha come scopo divulgare la consapevolezza che la guarigione è possibile e che non sempre implica esclusivamente l’utilizzo di farmaci. Io stessa utilizzo integratori naturali, ma opero sopratutto per aiutare le persone a lavorare con il proprio inconscio, risanando le ferite del passato di cui non sono consapevoli.
D: Certo, che però, ci sono…?
R: Le ferite ci sono, spesso sono numerose ed emettono delle frequenze vibratorie che vanno a interfacciare con l’Energia Cosmica, il Campo Quantico che pervade l’universo e creano benessere, salute o gravi situazioni di malattia, oppure incidenti e difficoltà economiche. Dobbiamo diventare consapevoli che noi attiriamo quello che entra in risonanza con le vibrazioni quantistiche emesse dalle nostre ferite… anche se non ne siamo consapevoli.
D: Poco fa ti ho sentito dire una frase importante “La Scienza è Spiritualità”. Quali sono le resistenze che la scienza, la medicina tradizionale, ha verso la spiritualità?
R: Il punto è che ci sono degli ostacoli di tipo economico, ma sopratutto ci sono ostacoli di tipo mentale. La nostra mente egoica ha ancora il sopravvento su quella spirituale e questo avviene a livello planetario. Il bisogno dell’ego è quello di controllare, avere, possedere e ciò alimenta la paura di perdere, di non essere all’altezza, di dover prevaricare sugli altri per garantirsi i propri bisogni di sopravvivenza. L’ego è la matrice della paura e la paura determina stati di inquietudine a vari livelli che impediscono l’apertura emotiva del cuore che è l’anticamera dello spirito, del Sé della nostra parte animica, che è in contatto con il campo quantico delle infinite possibilità.
D: Quindi una persona che ha una malattia “x” è possibile che per paura si rivolga alla medicina tradizionale?
R: In molti casi è giusto e saggio che una persona faccia delle analisi cliniche convenzionali e che intraprenda delle terapie allopatiche. La Psicomedicina Quantistica® non si oppone a quella classica. Ma le cure classiche spesso non bastano. Le persone hanno sempre più bisogno di riscoprire la consapevolezza del perché la malattia è insorta e del suo significato profondo, prima a livello emotivo e poi successivamente a livello spirituale. L’errore che molti counselor e terapauti generici fanno è quello di illudersi che un intervento esclusivamente energetico o pedagogico-spirituale possa risolvere il problema di fondo. Purtroppo molto spesso queste figure intermedie pur operando in buona fede sono portatrici di propri conflitti inconsci di cui non sono consapevoli e tentano di curare se stessi attraverso l’altro. Questo è molto pericoloso. A livello energetico è un danno sia per se stessi che per gli altri. Noi stiamo lavorando proprio per fare in modo che le figure terapeutiche imparino ad essere più oneste e coerentemente coscienti a livello profondo, di ciò che abita in loro. L’ego e la mente possono avere interessi e motivazioni spirituali benevole. Ma se l’inconscio ha delle ferite non sanate l’Ego Spirituale ha il sopravvento sull’amore. L’ego spirituale è un grossissimo problema, diffusissimo…è un macigno, è come un mostro quasi invisibile, che fa dei danni incalcolabili.
D: Uno dei principi della fisica quantistica è “l’osservatore crea”. In che modo ad esempio possiamo visualizzare la guarigione farla impattare nella nostra realtà?
R: (sorride) La tua domanda è una domanda mentale…dobbiamo spostarci sul livello sovramentale. Una persona che sta cercando di attivare la connessione con il campo quantico deve per prima cosa Ascoltarsi. Tutto parte dalla percezione di se stessi. Dalla percezione di ciò che abbiamo dentro come dolore non risolto. Alcune forme di autoterapia prevedono la costituzione di immagini mentali, la possibilità di disegnare, di cantare o di scrivere le sensazioni connesse al dolore o disagio che uno prova. Più spesso di quanto si creda è fondamentale avere un interfaccia neutra il rispecchiamento di un terapeuta che abbia già risolto davvero i propri conflitti interiori. Il grande problema terapeutico attuale è proprio quello di non poter contare su un numero sufficientemente elevato di medici e psicoterapeuti che siano davvero “puliti“.
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D: E come può fare un utente? C’è un elenco di professionisti “Quantici”?
R: Non esiste ancora. Noi stiamo lavorando alacremente per ri-formare il maggior numero possibile di medici, psicologi, biologi, farmacisti etc. in questo senso. Siamo solo all’inizio… L’utente dal canto suo può cominciare ad approcciare varie discipline olistiche ascoltandosi esercitandosi a percepire intuitivamente quale intervento sia più adatto alla propria frequenza quantistica. Il problema è che spesso la mente interviene e confonde e quello che pensiamo di sentire in realtà è quello che pensiamo… o crediamo essere ok. Dobbiamo invece smettere di credere… dobbiamo imparare a percepire. Quando ci si ferma a percepire è possibile sentire un gran dolore, dal quale spesso si scappa utilizzando il pensare come difesa. Bisogna invece stare sul dolore, sulla propria ferita per poterla sanare. Bisogna stare su ciò che ci fa male, bisogna andare a stanare il pus che inquina il nostro benessere. Le figure terapeutiche DOC esistono proprio per aiutare a trovare ciò che da solo non riesci a cogliere
D: Qual è il tuo pubblico, utenti, medici, psicologici, scettici? A chi vorresti arrivare tu di più?
R: L’obiettivo specifico della Psicomedicina Quantistica® è di raggiungere medici, psicoterapeuti, farmacisti, biologi, che hanno la competenza e il ruolo per poter lavorare in modo terapeutico. Per questo invito, come relatori, medici e psicoterapeuti che, in modi differenti, siano in grado di solleticare la coscienza di altri colleghi ad operare in modo olistico e quantistico serio. Il nostro pubblico è comunque composto anche da partecipanti di varia estrazione: fisioterapisti, veterinari biologi, persone che lavorano rapportandosi con il malato, ma anche studiosi, insegnanti, pazienti e persone comuni sensibili ai temi trattati. Inoltra intendo lanciare un appello a tutti gli operatori del benessere olistico e convenzionale: “Siate cauti, non passate sopra in modo superficiale agli elementi base che contraddistinguono la vostra personalità e sappiate che molto si può fare con il paziente, proprio partendo dal lavoro su di sé”.
D: L’ultima domanda: Che cosa consiglieresti ad una persona malata, fisicamente o psicologicamente, per fare il primo passo verso un cammino di guarigione?
R: Non darei consigli, darei semplicemente un’indicazione: “Non pensare troppo. Ascolta la tua parte profonda. Nulla finisce mai. La Luce è ovunque. Non lasciare che la mente ostacoli il contatto tra il tuo Sè ed il Campo Quantico. Non mollare e qualsiasi cosa ti accada accoglila come un insegnamento.”
Grazie molte a Lorena Di Modugno per tutto il suo lavoro di divulgazione, per la passione e la compassione.
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Ecco alcune interviste degli oratori delle scorse edizioni.
Leggi qui l’intervista al Cardiologo Dr. Alberto Lomuscio.
Leggi qui l’intervista al Dr. Nader Butto e al Dr. Michelangelo Catalano.
Leggi qui l’intervista a Daniel Maurois (Givaudan)
Leggi qui l’intervista alla Dr.Luciana Benini
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