L’Anima e gli Avi: si può guarire attraverso l’incontro con gli Avi?
Nel momento in cui ci Risvegliamo a noi stessi, ci sembra quasi di dover freneticamente recuperare il tempo perduto, quello in cui ci sembrava di non essere autentici o eravamo consapevoli che altre forze manovravano più o meno inconsciamente la nostra vita.
Quali sono queste forze? Possono essere condizionamenti, programmazioni ricevute fin dal momento del concepimento e nell’infanzia, nostre ferite emotive o traumi irrisolti, eventi impressi nella nostra memoria cellulare, registrate nel nostro DNA.
Cercare di risolvere solo con la mente, con il pensiero questo groviglio caotico di dubbi, sensi di colpa e paura del fallimento, crea solo ulteriore confusione: come si può con la logica spiegare l’Anima? L’Anima può essere solo percepita poiché appartiene al nostro mondo dell’Invisibile, lei sussurra poesie, canta filastrocche e canzoni di vita e di morte, si colora con le sfumature dell’Infinito e non accetta compromessi poiché la sua Missione è essere ciò che E’.
L’Anima è un Seme di universo che contiene il Mistero e vuole dispiegare le ali sulla terra, muovere i suoi piedi nel cielo saltando di stella in stella, conquistando firmamenti e galassie.
L’Anima prende tra le braccia il nostro Bambino Interiore che ha il suo stesso volto e lo fa volteggiare facendogli il solletico, affinché la risata di Dio dissolva nubi di dolore.
L’Anima siamo noi nel mondo invisibile, noi che siamo polvere di terra e polvere di stelle.
Come percepire l’Anima che vivifica la nostra persona?
L’Anima contiene anche la voce e le immagini tutt’ora viventi e vibranti dei nostri Avi: è necessario rivolgersi a loro ad un certo punto del cammino, per trasformare quelli che sono i pesi, i fardelli e gli incompiuti, in preziosa eredità che ci arricchisce in ogni ambito della nostra vita.
Come diceva Sant’ Agostino gli avi che hanno lasciato questo mondo “non sono assenti ma sono solo invisibili” e presenti in noi con i loro sogni, le loro aspettative, i ricordi e le occasioni fallite.
Diversi sono gli strumenti per portare guarigione al nostro albero genealogico: le costellazioni familiari si devono a Bert Hellinger, psicoterapeuta tedesco nato nel 1925 e secondo questo metodo fenomenologico ogni sistema familiare ha ordini strutturali fissi e finalizzati a garantire la sopravvivenza. Si tratta di un’ organizzazione che ordina le generazioni tra loro: come un sistema solare è organizzato secondo un ordine cosmico, così la famiglia si struttura secondo un ordine naturale.
La psicologia transgenerazionale o psico genealogia indaga nel sistema familiare dell’individuo per ricercarne la causa delle sue dinamiche e risolverne i conflitti.
Ma la guarigione rivolta non solo al singolo ma anche al suo albero genealogico, affonda le sue radici in tradizioni arcaiche di natura antropologica, sciamanico-religiosa.
Esempi di tradizione del culto degli Antenati:
“Il culto del culto degli antenati è stato ampiamente documentato nelle società dell’Africa Occidentale (i bantu e Shona), in Polinesia e della Melanesia (la Dobu e Manus), tra diversi popoli indoeuropei (gli scandinavi antico, i romani, e tedeschi), e in particolare in Cina e il Giappone. In generale, si ritiene che gli antenati esercitano grande autorità, con poteri speciali per influenzare il corso degli eventi o per controllare il benessere dei loro parenti viventi. La tutela della famiglia è una delle loro principali preoccupazioni. Sono considerati intermediari tra il dio supremo, o gli dèi, e il popolo, e in grado di comunicare con i vivi attraverso i sogni e col possesso. L’atteggiamento verso di loro è un misto di paura e riverenza. Se trascurati gli antenati possono causare malattie e altre disgrazie. Propiziazione, supplica, preghiera e il sacrificio sono vari modi in cui i vivi possono comunicare con i loro antenati.”
John A. Saliba
In Occidente:
Nella tradizione occidentale è importante ricordare la cosmologia Celtica in cui esisteva questo mondo, il mondo materiale e l’Altro Mondo, quello invisibile e i due mondi erano intimamente connessi e non separati da dimensioni diverse.
Il passaggio da questo mondo all’Altro Mondo poteva avvenire con una trasposizione di coscienza dello sciamano che, in uno stato di trance, era in grado di ‘viaggiare‘ nelle coscienze e nelle forme di altri esseri.
Per i Celti i templi non erano luoghi artificiali o chiese costruite dagli uomini, come invece facevano i Romani, bensì erano boschi, fonti, piante poiché la sacralità di un luogo era data dagli elementi naturali.
Oltre al culto della Natura i Celti avevano il culto degli Antenati: questi erano spiriti non trascesi verso altri Mondi, ma spiriti che rimanevano fortemente ancorati alla loro comunità e quindi in grado di colpire con i loro poteri chi era ancora vivente in questo mondo.
Nell’ area del Pacifico:
è invece un metodo di pulizia mentale e spirituale, una purificazione dalle paure e dalle preoccupazioni, dai modelli comportamentali distruttivi, dai vecchi dogmi e paradigmi che sono di ostacolo alla nostra evoluzione personale e spirituale. È la purificazione dei blocchi presenti nei nostri pensieri e nella nostra struttura cellulare, poiché ciò che pensiamo si manifesta nel nostro corpo.
Ho’Oponopono è un’antichissima tecnica di guarigione hawaiana e il termine letteralmente significa “correggere gli errori”: infatti secondo i saggi Kahuna, i problemi o gli errori sono frutto di pensieri inquinati da memorie dolorose o negative del passato. La pratica di Ho’Oponopono consente di disperdere l’energia di tali pensieri, per questo in molti traducono Ho’Oponopono con“mettere le cose al posto giusto”.
In origine si racconta che secondo la cultura Hawaiana quando una persona della comunità commetteva qualcosa che creava disordine stava esprimendo un’energia mal canalizzata. Si riuniva allora il Consiglio degli Anziani e ogni membro, a turno, praticava Ho’Oponopono di fronte alla persona responsabile del “disordine”, di fronte a tutta la comunità e richiamando in scena anche le influenze passate degli avi. A questo proposito esiste una preghiera specifica che evoca e risveglia le energie di guarigione e perdono richiamando gli antenati:
Preghiera Ho’oponopono
“Divino Creatore, padre, madre, figlio, tutti in uno…Se io, la mia famiglia, i miei parenti o antenati abbiamo offeso la tua famiglia, i tuoi parenti o antenati in pensieri, parole, fatti o azioni dall’inizio della nostra creazione fino ad ora,Io chiedo il tuo perdono… Lascia che questo perdono ripulisca, purifichi, liberi,tutte le memorie, i blocchi, le energie e le vibrazioni negative e tramuti queste energie indesiderate in pura luce… E così è.” Aunty Morrnah Nalamaku Simeona
Conclusioni: come guarire attraverso gli Avi?
Ho fatto solo una rapida rassegna di quelle che sono le origini antropologiche del culto degli Antenati, quello che come terapeuta mi preme evidenziare è che nelle nostre radici esistenziali, sia quelle fisiche sia quelle invisibili ma altrettanto reali, il culto degli Avi è un vero e proprio rituale di guarigione e liberazione.
Nel momento presente la nostra vibrazione è “informata” di tutto il vissuto che ci ha portato fin qui: nel nostro cammino di crescita e risveglio abbiamo la possibilità-responsabilità di sciogliere legami e lacci che ci impediscono di realizzare chi Siamo. Nel fare questo, poiché tutto è Uno, onoriamo e liberiamo il passato -presente -futuro nostro e dei nostri antenati che sono presenti in noi sia come forze invisibili, sia come vibrazioni, come memorie cellulari registrate nel Dna e nel nostro campo morfogenetico.
Come affermavo nella parte introduttiva, esistono strumenti che ci aiutano in questo processo di guarigione, tra queste ricordo le costellazioni familiari, la psico genealogia ad approccio immaginale ideata da Selene Calloni Williams, esperta in psicologia del fare anima ed ecologia profonda, allieva di James Hillman.
A livello personale ho sviluppato grazie alla sinergia nata dall’incontro con il mio compagno Marco Malgrati, un sistema di lavoro ispiratoci sia dalla nostra esperienza, sia dalle nostre guide interiori, che ha riunito in sé il lavoro Immaginale, la terapia angelica attraverso la Cabala Ebraica, la scrittura terapeutica e le Acque di Luce.
La persona che si rivolge a noi portandoci informazioni e dati sui propri avi, riceve un lavoro personalizzato dove ogni avo viene “osservato” e richiamato non nel suo ruolo umano, ma osservando il Mito, l’Archetipo che esso rappresenta.
Se si conoscono le date di nascita degli avi, è possibile conoscere le energie del loro angelo Custode ed utilizzare i mantra delle lettere ebraiche che vanno a guarire direttamente il nostro DNA. Se non si riesce a risalire alle date dei progenitori, chiediamo l’intervento degli Arcangeli e dei Signori del Karma per ottenere indicazioni sul lavoro da fare tramite il channelling o l’utilizzo delle carte angeliche o i Tarocchi di Aura-Soma®.
Vengono da noi create Acque di Luce Angeliche caricate appositamente per questo intento particolare, che lavorano sia sul richiedente, sia sul suo Albero Genealogico e poi… la parte finale, quella che personalmente mi ispira e mi fa gioire per la sua potenza: la scrittura.
Dopo aver “svelato” gli Archetipi, i Miti personali di tutti, insieme a Marco aiutiamo il richiedente a caratterizzare, con vizi e virtù, i personaggi del suo Albero come se fossero personaggi di una storia, di una Fiaba di Potere che, attraverso il mito e la poesia, trascendono le vicende umane trasformandole in vicende epiche e divine, affidandole così alle forze invisibili ed universali per portare guarigione e nuova linfa all’ Albero Genealogico che si trasforma così nel nostro Albero della Vita!
La persona in questo modo, riceve gli strumenti per scrivere un racconto di Potere di cui è protagonista che lo porta in uno spazio magico, in un luogo senza tempo, direttamente al punto di origine dove un determinato problema ha avuto inizio.
Attraverso il processo creativo della scrittura , compie un atto sciamanico mettendo in scena dinamiche e situazioni personali e familiari che possono trovare soluzione e guarigione.
Sono molti gli aspetti che possono essere portati alla luce ed affidati per essere guariti: le relazioni di coppia, l’amore, il lavoro, l’abbondanza, la ricchezza, la salute, la realizzazione personale, la protezione e molto altro ancora a seconda dell’esperienza di vita di ciascuno di noi.
“ Un individuo guarisce quando scopre il mito che sta mettendo in scena”
James Hillman
E’ un vero e proprio percorso sciamanico di guarigione del profondo ove l’Anima si racconta e si mette in scena interpretando le energie divine e universali.
Mi piace finire questo articolo con una frase che mi emoziona ogni volta che la leggo arrivando dritta al cuore:
“Gli Sciamani possiedono l’arte di dialogare con gli dei. Gli sciamani sono bardi, cantastorie, conoscono racconti capaci di portare in essere immagini, cioè possibilità…sono favole di potere”. Selene Calloni Williams da “Il profumo della luna”
E voi cosa ne pensate? Avete già affrontato un percorso personale che include l’Albero Genealogico?
E’ sempre bello e costruttivo confrontarsi con gli altri durante il cammino!
Intanto buona lettura a tutti voi e ringraziandovi per l’attenzione vi rimando alle nostre pagine Facebook: Loredana Gaeta scrittrice e naturopata e Loma Centro di Energia o contattateci alle mail: loredanagaeta33@gmail.com e malgratimarco@gmail.com
Grazie di cuore e buon cammino a tutti.
Con gioia.
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